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Pippo da Alda Merini
Cari amici ANPOSDINI , è arrivato il momento di recarmi a Milano dalla nostra amata Alda Merini. Porterò dei regali , le tessere di socio onorario, diplomi e omaggi di vari autori ed estimatori.
Al ritorno relazionerò dettagliatamente arricchite di foto della nostra vate dei navigli .Un caloroso saluto a tutti voi il vostro Pippo- La Delfa
Al ritorno relazionerò dettagliatamente arricchite di foto della nostra vate dei navigli .Un caloroso saluto a tutti voi il vostro Pippo- La Delfa
Re: Alda Merini
Caro Pippo ricordati di farmi autografare dalla Merini la copia di "Corpo d'amore".
Un abbraccio di stima e simpatia.
Un abbraccio di stima e simpatia.
Alda Merini
Cari amici Anposdini , come promesso sono stato ospite dalla nostra cara Alda Merini: Questa volta è stata più dolce del previsto. Ha accettato i regali pervenuti dalle varie parti d'Italia, i riconoscimenti, le tessere di socio Onaorario dell'Aposdi, del MarranzAtomo, i vari diplomi e i libri di tanti autori siciliani e della penisola. Con tanta grazia e gratitudine ha ringraziato e ha inviato saluti affettuosi a tutta la nostra famiglia letteraria siciliana e a tutti quelli che la vogliono bene. Un caloroso abbraccio a Ninni Magrì Presidente del MarranAtomo, a Mimmo Staltari presidente Anposdi, a Flavia Vizzari, conosciuta a Messina, a Maria Luisa Vanacore e a Gero Miceli mio figlioccio del Cisom . PIPPO LA DELFA
MESSAGGIO ALDA MERINI
Vi ringrazio ancora per la vostra ulteriore generosità unita al bellisisimo ricordo di Siracusa e al calorosissimo applauso dovuto all'intervento telefonico del giornalista Giuseppe La Delfa.
Vogliatemi tenere sempre presente nel vostro cuore e ambisco di riv edere la vostra bellissioma terra. Con affetto ALDA MERINI
Vogliatemi tenere sempre presente nel vostro cuore e ambisco di riv edere la vostra bellissioma terra. Con affetto ALDA MERINI
P. Pitagora, "Magnificat" di A. Merini (SR)
Nella Cattedrale di Siracusa, venerdì 8 agosto 2008, ha avuto luogo l’attesissimo primo incontro della rassegna “Donnadiscena”, quello con l’attrice Paola PITAGORA. protagonista del “Magnificat”, monologo della grande poetessa Alda MERINI, con l’accompagnamento musicale dal vivo di Enrico Venturini.
Centonove - 29 Agosto 2008
Centonove - 29 Agosto 2008
Alda Merini
Cari amici Anposdini, vi comunico che appena possibile ritornerò da Alda Merini ,se vi fa piacere comprate il suo ultimo libro per una dedica ed io vi accontenterò , inviatemelo assieme a libri di vostra produzione e li porterò in omaggio
coadiuvate alle paste di mandorla, ai cannoli siciliani e alla pasta reale che mi ha chiesto recentemente;la grande poetessa, vate dei navigli adora le nostre leccornie.
Al ritorno riavrete per posta i vostri libri. Il mio indirizzo: viale Scala Greca 411 96100 Siracusa Un abbraccio Pippo
coadiuvate alle paste di mandorla, ai cannoli siciliani e alla pasta reale che mi ha chiesto recentemente;la grande poetessa, vate dei navigli adora le nostre leccornie.
Al ritorno riavrete per posta i vostri libri. Il mio indirizzo: viale Scala Greca 411 96100 Siracusa Un abbraccio Pippo
Giuseppe La Delfa e Rita Dugo, ospiti della Merini
Giuseppe La Delfa e Rita Dugo sono stati nei giorni 21 e 22 Marzo 2009, ospiti della poetessa di fama mondiale Alda Merini, a Milano, in occasione del suo 78° compleanno. Giuseppe e Rita hanno offerto doni personali e numerosi libri e poesie inviati in dono alla vate dei navigli, loro tramite, dai tanti poeti di Sicilia. Nei tre incontri susseguitisi, dei nostri amici Pippo e Rita, con la grande poetessa milanese, tutti all'insegna della cordialità con vivacizzate battute da parte dell’importante festeggiata, Pippo La Delfa ha sviluppato parte della sua tesi di laurea sul personaggio letterario Alda, acquisendo ulteriori conoscenze e si ritiene soddisfatto dell’incontro con questa straordinaria autrice del nostro secondo novecento. Nel prossimo Terzo millennio la Merini è destinata ad ottenere l’ambito premio prestigioso del Nobel per la Letteratura, obiettivo per la nostra Nazione da sollecitare da parte di istituzioni e organi competenti.
notizie
Cari amici del forum , è indescrivibile raccontare l'emozione che si prova a trovarsi davanti alla straordinaria poetessa Alda Merini . Vi lascio immaginare la tensione, in ognuno di noi , ma superato l'attimo fuggente, la saggezza, la dolcezza della poetessa che con la sua estemporaneità ha rasserenato gli animi. Tutto è filato liscio come l'olio e abbiamo trascorso ore di gioia e attimi intensi di felicità. Pippo
:g1: :g1:
:g1: :g1:
PIPPO ,SANTINA LA DELFA E ALDA MERINI
Pippo la Delfa e la figlia in visita presso Alda Merini:
Milano 21 Marzo 2009.
alda merini
In estate tornerò a Milano da Alda Merini con un professore universitario per
concretizzare la tesi e dare un contributo notevole per coinvolgere il mondo accademico italiano alla futura nomina della poetessa milanese al Nobel per la letteratura. Pippo
concretizzare la tesi e dare un contributo notevole per coinvolgere il mondo accademico italiano alla futura nomina della poetessa milanese al Nobel per la letteratura. Pippo
Re: Alda Merini
Quanto ti invidio..............
Alda è la più grande in assoluto.
Ma cosa aspettano a darle il Nobel?
Alda è la più grande in assoluto.
Ma cosa aspettano a darle il Nobel?
NOBEL ALDA MERINI
Cari forumisti ,l'anno scorso ebbi L'ONORE DI PARLARE telefonicamente con il Nobel DARIO FO' di ALDA MERINI PER AIUTARLA NEL SOSTEGNO PER L'AMBITO RICONOSCIMENTO del NOBEL PER LA LETTERATURA PER LA VATE DEI NAVIGLI. Fu gentilissimo e disponibilissimo ma era di fretta per via di un invito a cena.
Oggi con sommo piacere vedo su internet che il Grande Dario Fò , ha preso a cuore l'istanza di tanti estimatori ed estimatrici della poetessa milanese: di seguito leggerete l'articolo del 14-07-07 della collega Dessì.
La poetessa Alda Merini (Ansa) CronacaUn comitato e gruppi su Facebook per il Nobel ad Alda Merini, poetessa che canta la vitadi I.Dessì14 luglio 2009. Da tempo se ne parla, forse perché è impossibile non farlo, forse perché è un sentito auspicio. Le liriche di Alda Merini, amata da Montale, Quasimodo, Pasolini, Raboni e riconosciuta dalla critica come uno dei più limpidi talenti poetici europei, sono apprezzate moltissimo in Italia, perfino (elemento significativo) da un pubblico vastissimo di non addetti ai lavori. Così l’idea che la grande poetessa milanese meriti il Nobel per la letteratura si è fatta strada, in modo naturale, nel cuore di tanti. Il Nobel del ’97 Dario Fo, enfatizzando un parere ampiamente condiviso, ha dichiarato di considerare Merini la più grande poetessa italiana vivente. Forse un "exemplum mitico da amare follemente - come ha scritto Francesca in uno dei tanti blog a lei dedicati - una dea selvaggia, una madre che tutti abbraccia e una donna che tutti contiene". Nulla di strano che, per sostenere la causa, sia nato un comitato, il ProNoMe (Pro Nobel Merini), al quale hanno già aderito esponenti del mondo della cultura, dello spettacolo, del giornalismo e della politica, come (appunto) Fo, monsignor Ravasi, Lucio Dalla, Arnaldo Pomodoro, Paolo Mieli, Vincenzo Mollica, Andrea Giordana e tanti altri. E su Facebook sia attivo un gruppo per sostenere l'iniziativa."Credo fermamente che meriti il riconoscimento – afferma Dario Fo in una intervista ad Affari Italiani - l’amicizia che mi lega a lei viene dopo". Il Premio Nobel per la letteratura spiega come abbia la possibilità di suggerire alcuni nomi ai giurati di Stoccolma, ma anche l’obbligo morale di non rivelare pubblicamente le sue proposte. "Certo - aggiunge - spero che Alda venga presa in considerazione, ma non chiedetemi se l’ho suggerita”. Facile immaginare la risposta, comunque. A muoversi in favore del Nobel alla Merini non c'è tuttavia solo il regista-attore-drammaturgo. In tanti si sono attivati per chiedere il riconoscimento, dalla scrittrice Carmen Togni al giornalista Giuseppe La Delfa, da tanti altri uomini e donne di cultura e spettacolo a tantissimi cittadini innamorati della poesia della signora dei Navigli. “Prima di noi ci avevano provato l’Accademie Française nel 1996 e poi il Pen Club di Milano nel 2001 – spiega la Togni su Noidonne.org – speriamo che la raccolta di firme serva a far capire alla cara Merini quanto la gente le vuol bene”. Peccato che la poetessa sia poco tradotta all’estero, cosa che “la sua poesia lineare e cristallina, quanto tormentata e sofferta nei temi e negli accenti, che esprime con uguale intensità l’amore per la vita e il dolore della perdita e della malattia”, meriterebbe. Alla giuria di Stoccolma, comunque, come precisa Dario Fo, “arrivano le traduzioni di tutti gli autori segnalati, anche dei meno conosciuti, e loro svolgono un lavoro immenso”. C'è quindi da sperare.Il comitato ProNoMe (informazioni su Aldamerini.com) si propone di spingere anche su questo fronte. “Siamo consapevoli che in Italia le sue liriche sono molto note – scrive su Affari Maurizio Bonassina presidente del comitato – e nelle librerie le raccolte delle sue poesie sono le più vendute tra quelle dei poeti italiani contemporanei, ma all’estero non è così. Noi ci stiamo impegnando però a diffondere anche fuori dal nostro Paese la sua opera. I primi risultati sono già arrivati e cominciano a circolare varie traduzioni”. Il movimento pro-Merini è partito e non si fermerà facilmente, visto il clamore che sta suscitando e il gran numero di estimatori mobilitati. Pensare che tutto ha avuto inizio solo qualche mese fa. Un grande successo per l’iniziativa a favore della sublime poetessa italiana, "piccola ape furibonda", a cui "piace cambiare di colore e di misura", come lei stessa afferma, ribadendolo in "Rasoi di seta", uno degli ultimi meravigliosi lavori, spettacolo di poesia in musica che corona la lunga e intensa collaborazione col musicista Giovanni Nuti . Un modo di affrontare l'esistenza tra gioia e dolore (fornendo un esempio per la "resurrezione del corpo e dell’anima") il suo che consente di dire alla 78enne signora dei Navigli: "Più bella della poesia è stata la mia vita (altra notevole opera in cofanetto con videocassetta pubblicata da Einaudi)". Segnala sudel.icio.us ok-notizie digg google facebook Vota: InviaStampa I vostri commenti (30)Scrivi un commento30. massimo16-07-2009 - 10:45poesia..
Oggi con sommo piacere vedo su internet che il Grande Dario Fò , ha preso a cuore l'istanza di tanti estimatori ed estimatrici della poetessa milanese: di seguito leggerete l'articolo del 14-07-07 della collega Dessì.
La poetessa Alda Merini (Ansa) CronacaUn comitato e gruppi su Facebook per il Nobel ad Alda Merini, poetessa che canta la vitadi I.Dessì14 luglio 2009. Da tempo se ne parla, forse perché è impossibile non farlo, forse perché è un sentito auspicio. Le liriche di Alda Merini, amata da Montale, Quasimodo, Pasolini, Raboni e riconosciuta dalla critica come uno dei più limpidi talenti poetici europei, sono apprezzate moltissimo in Italia, perfino (elemento significativo) da un pubblico vastissimo di non addetti ai lavori. Così l’idea che la grande poetessa milanese meriti il Nobel per la letteratura si è fatta strada, in modo naturale, nel cuore di tanti. Il Nobel del ’97 Dario Fo, enfatizzando un parere ampiamente condiviso, ha dichiarato di considerare Merini la più grande poetessa italiana vivente. Forse un "exemplum mitico da amare follemente - come ha scritto Francesca in uno dei tanti blog a lei dedicati - una dea selvaggia, una madre che tutti abbraccia e una donna che tutti contiene". Nulla di strano che, per sostenere la causa, sia nato un comitato, il ProNoMe (Pro Nobel Merini), al quale hanno già aderito esponenti del mondo della cultura, dello spettacolo, del giornalismo e della politica, come (appunto) Fo, monsignor Ravasi, Lucio Dalla, Arnaldo Pomodoro, Paolo Mieli, Vincenzo Mollica, Andrea Giordana e tanti altri. E su Facebook sia attivo un gruppo per sostenere l'iniziativa."Credo fermamente che meriti il riconoscimento – afferma Dario Fo in una intervista ad Affari Italiani - l’amicizia che mi lega a lei viene dopo". Il Premio Nobel per la letteratura spiega come abbia la possibilità di suggerire alcuni nomi ai giurati di Stoccolma, ma anche l’obbligo morale di non rivelare pubblicamente le sue proposte. "Certo - aggiunge - spero che Alda venga presa in considerazione, ma non chiedetemi se l’ho suggerita”. Facile immaginare la risposta, comunque. A muoversi in favore del Nobel alla Merini non c'è tuttavia solo il regista-attore-drammaturgo. In tanti si sono attivati per chiedere il riconoscimento, dalla scrittrice Carmen Togni al giornalista Giuseppe La Delfa, da tanti altri uomini e donne di cultura e spettacolo a tantissimi cittadini innamorati della poesia della signora dei Navigli. “Prima di noi ci avevano provato l’Accademie Française nel 1996 e poi il Pen Club di Milano nel 2001 – spiega la Togni su Noidonne.org – speriamo che la raccolta di firme serva a far capire alla cara Merini quanto la gente le vuol bene”. Peccato che la poetessa sia poco tradotta all’estero, cosa che “la sua poesia lineare e cristallina, quanto tormentata e sofferta nei temi e negli accenti, che esprime con uguale intensità l’amore per la vita e il dolore della perdita e della malattia”, meriterebbe. Alla giuria di Stoccolma, comunque, come precisa Dario Fo, “arrivano le traduzioni di tutti gli autori segnalati, anche dei meno conosciuti, e loro svolgono un lavoro immenso”. C'è quindi da sperare.Il comitato ProNoMe (informazioni su Aldamerini.com) si propone di spingere anche su questo fronte. “Siamo consapevoli che in Italia le sue liriche sono molto note – scrive su Affari Maurizio Bonassina presidente del comitato – e nelle librerie le raccolte delle sue poesie sono le più vendute tra quelle dei poeti italiani contemporanei, ma all’estero non è così. Noi ci stiamo impegnando però a diffondere anche fuori dal nostro Paese la sua opera. I primi risultati sono già arrivati e cominciano a circolare varie traduzioni”. Il movimento pro-Merini è partito e non si fermerà facilmente, visto il clamore che sta suscitando e il gran numero di estimatori mobilitati. Pensare che tutto ha avuto inizio solo qualche mese fa. Un grande successo per l’iniziativa a favore della sublime poetessa italiana, "piccola ape furibonda", a cui "piace cambiare di colore e di misura", come lei stessa afferma, ribadendolo in "Rasoi di seta", uno degli ultimi meravigliosi lavori, spettacolo di poesia in musica che corona la lunga e intensa collaborazione col musicista Giovanni Nuti . Un modo di affrontare l'esistenza tra gioia e dolore (fornendo un esempio per la "resurrezione del corpo e dell’anima") il suo che consente di dire alla 78enne signora dei Navigli: "Più bella della poesia è stata la mia vita (altra notevole opera in cofanetto con videocassetta pubblicata da Einaudi)". Segnala sudel.icio.us ok-notizie digg google facebook Vota: InviaStampa I vostri commenti (30)Scrivi un commento30. massimo16-07-2009 - 10:45poesia..
Re: Alda Merini
Caro Pippo credo che stavolta ci siamo, la grande poetessa dei Navigli è veramente degna di Nobel, una voce poetica valida tra le più appassionanti del panorama mondiale.
Un caro saluto
Re: Alda Merini
Caro Gero , come vedi qualosa si muove in Italia per Alda Merini
leggi questa intervista prelevata da noidonne.org ieri sera con annessa poesia di Alda : SALUTI PIPPO
Intervista a Carmen Togni
Un Nobel per Alda Merini
La sfida della poetessa e scrittrice Carmen Togni e del giornalista Giuseppe La Delfa per la candidatura al prestigioso riconoscimento per l’artista milanese
Luca Benassi
Nel panorama della poesia italiana contemporanea Alda Merini è una delle voci poetiche più autorevoli e forse meglio conosciute da un pubblico di non addetti ai lavori. La sua poesia lineare e cristallina nel linguaggio, quanto tormentata e sofferta nei temi e negli accenti, riesce ad esprimere con uguale intensità l’amore per la vita e il dolore della perdita e della malattia. La poetessa e scrittrice di Reggio Emilia, Carmen Togni, insieme al giornalista siracusano Giuseppe La Delfa, si sono fatti promotori di una raccolta di firme per attribuire alla Merini il giusto riconoscimento da parte delle istituzioni del mondo intellettuale: la candidatura al Nobel. Sentiamo dalle parole di Carmen Togni come si è svolta l’iniziativa.
Come vi è venuta in mente l’idea di una raccolta di firme per la candidatura al Nobel di Alda Merini?
Innanzitutto il grande amore che ho per lei. Prima di noi ci avevano provato l’Accademie Française nel 1996 e poi il Pen Club di Milano nel 2001. Insieme a Giuseppe La Delfa, abbiamo trascorso alcuni giorni a Milano nel settembre del 2006. È stata un po’ come la storia dell’uovo e della gallina: Giuseppe ha posto in luce questa idea che già da tempo premeva sulla punta della mia lingua. Siamo così partiti per questa operazione non tanto facile, anche perché non è stata sostenuta in alcun modo dalle Istituzioni. La raccolta l’abbiamo condotta ognuno per conto proprio, io a Reggio Emilia e Giuseppe La Delfa in Sicilia. Abbiamo però avuto la sorpresa di avere l’appoggio di molti intellettuali delle nostre città e della gente comune, innamorata e illuminata dai versi della Merini.
Come si è svolta la raccolta e quante firme siete riusciti ad ottenere? La petizione per la candidatura è già stata proposta agli organi competenti?
La raccolta si è svolta in varie biblioteche o luoghi d’incontro culturali, nelle strade e nelle piazze, nei salotti privati e tra amici. Abbiamo avuto adesioni da quasi tutta Italia, dalla Sardegna, dalla Sicilia, dal Veneto, dalla Calabria, da italiani residenti all’estero, da cittadini ungheresi della città di Dunakeszi, dalla Romania. Abbiamo consegnato una copia con oltre 2000 firme al sindaco di Roma Walter Veltroni, un’altra copia è stata fatta arrivare al Ministro della Cultura, Francesco Rutelli per proporre la candidatura per il 2008.
Il premio Nobel 2007 è stato assegnato ad una donna, Doris Lessing. A leggere gli elenchi dei premiati tuttavia, non vi è dubbio come l’Accademia di Svezia prediliga gli uomini. Su sei Nobel assegnati ad italiani, ad esempio, è presente una sola donna, Grazia Deledda che vinse nel 1926, e tale proporzione non muta se si guarda ai vincitori di altre nazionalità. Come mai? In questo contesto cosa significa candidare Alda Merini?
La poesia e la letteratura intese come patrimonio dell’Umanità penso non abbiano sesso. La donna, però, credo sia maggiormente detentrice di poesia, in quanto generalmente la vive già nella vita di tutti i giorni, come madre, nella cura sia mentale che fisica della prole, nell’assistenza con amore di persone anziane e di persone disabili. La sua opera è già poesia fatta materia, è un esempio per le generazioni future, sul quale si è fondata finora la vita nel corso dei secoli. Per me la poesia è tutto questo. Alda Merini rappresenta nei suoi libri questa poesia della vita, che non è solo gioia ma anche sofferenza. Quando ho cominciato questa operazione non mi sono illusa di raggiungere lo scopo. L’ho fatto principalmente per comunicare alla Merini tutto l’amore che la gente ha per lei, la gioia che possono dare le sue poesie, anche se intrise di dolore, in quanto trasmettono sempre l’amore per la vita, essenziale oggi più che mai per tutti noi.
I testi pubblicati in questo numero sono di Alda Merini.
TESTI
Mi sono innamorata
delle mie stesse ali d'angelo,
delle mie nari che succhiano la notte,
mi sono innamorata di me
e dei miei tormenti.
Un erpice che scava dentro le cose,
o forse fatta donzella
ho perso le mie sembianze.
Come sei nudo, amore,
nudo e senza difesa:
alda MERINI
leggi questa intervista prelevata da noidonne.org ieri sera con annessa poesia di Alda : SALUTI PIPPO
Intervista a Carmen Togni
Un Nobel per Alda Merini
La sfida della poetessa e scrittrice Carmen Togni e del giornalista Giuseppe La Delfa per la candidatura al prestigioso riconoscimento per l’artista milanese
Luca Benassi
Nel panorama della poesia italiana contemporanea Alda Merini è una delle voci poetiche più autorevoli e forse meglio conosciute da un pubblico di non addetti ai lavori. La sua poesia lineare e cristallina nel linguaggio, quanto tormentata e sofferta nei temi e negli accenti, riesce ad esprimere con uguale intensità l’amore per la vita e il dolore della perdita e della malattia. La poetessa e scrittrice di Reggio Emilia, Carmen Togni, insieme al giornalista siracusano Giuseppe La Delfa, si sono fatti promotori di una raccolta di firme per attribuire alla Merini il giusto riconoscimento da parte delle istituzioni del mondo intellettuale: la candidatura al Nobel. Sentiamo dalle parole di Carmen Togni come si è svolta l’iniziativa.
Come vi è venuta in mente l’idea di una raccolta di firme per la candidatura al Nobel di Alda Merini?
Innanzitutto il grande amore che ho per lei. Prima di noi ci avevano provato l’Accademie Française nel 1996 e poi il Pen Club di Milano nel 2001. Insieme a Giuseppe La Delfa, abbiamo trascorso alcuni giorni a Milano nel settembre del 2006. È stata un po’ come la storia dell’uovo e della gallina: Giuseppe ha posto in luce questa idea che già da tempo premeva sulla punta della mia lingua. Siamo così partiti per questa operazione non tanto facile, anche perché non è stata sostenuta in alcun modo dalle Istituzioni. La raccolta l’abbiamo condotta ognuno per conto proprio, io a Reggio Emilia e Giuseppe La Delfa in Sicilia. Abbiamo però avuto la sorpresa di avere l’appoggio di molti intellettuali delle nostre città e della gente comune, innamorata e illuminata dai versi della Merini.
Come si è svolta la raccolta e quante firme siete riusciti ad ottenere? La petizione per la candidatura è già stata proposta agli organi competenti?
La raccolta si è svolta in varie biblioteche o luoghi d’incontro culturali, nelle strade e nelle piazze, nei salotti privati e tra amici. Abbiamo avuto adesioni da quasi tutta Italia, dalla Sardegna, dalla Sicilia, dal Veneto, dalla Calabria, da italiani residenti all’estero, da cittadini ungheresi della città di Dunakeszi, dalla Romania. Abbiamo consegnato una copia con oltre 2000 firme al sindaco di Roma Walter Veltroni, un’altra copia è stata fatta arrivare al Ministro della Cultura, Francesco Rutelli per proporre la candidatura per il 2008.
Il premio Nobel 2007 è stato assegnato ad una donna, Doris Lessing. A leggere gli elenchi dei premiati tuttavia, non vi è dubbio come l’Accademia di Svezia prediliga gli uomini. Su sei Nobel assegnati ad italiani, ad esempio, è presente una sola donna, Grazia Deledda che vinse nel 1926, e tale proporzione non muta se si guarda ai vincitori di altre nazionalità. Come mai? In questo contesto cosa significa candidare Alda Merini?
La poesia e la letteratura intese come patrimonio dell’Umanità penso non abbiano sesso. La donna, però, credo sia maggiormente detentrice di poesia, in quanto generalmente la vive già nella vita di tutti i giorni, come madre, nella cura sia mentale che fisica della prole, nell’assistenza con amore di persone anziane e di persone disabili. La sua opera è già poesia fatta materia, è un esempio per le generazioni future, sul quale si è fondata finora la vita nel corso dei secoli. Per me la poesia è tutto questo. Alda Merini rappresenta nei suoi libri questa poesia della vita, che non è solo gioia ma anche sofferenza. Quando ho cominciato questa operazione non mi sono illusa di raggiungere lo scopo. L’ho fatto principalmente per comunicare alla Merini tutto l’amore che la gente ha per lei, la gioia che possono dare le sue poesie, anche se intrise di dolore, in quanto trasmettono sempre l’amore per la vita, essenziale oggi più che mai per tutti noi.
I testi pubblicati in questo numero sono di Alda Merini.
TESTI
Mi sono innamorata
delle mie stesse ali d'angelo,
delle mie nari che succhiano la notte,
mi sono innamorata di me
e dei miei tormenti.
Un erpice che scava dentro le cose,
o forse fatta donzella
ho perso le mie sembianze.
Come sei nudo, amore,
nudo e senza difesa:
alda MERINI
Re: Alda Merini
Complimenti alla grande poetessa Alda ed anche a tutti coloro (tra cui il nostro instancabile Pippo) che forti del proprio bagaglio conoscitivo e di esperienze si prodigano attivamente per tali raggiungimenti di meritati onori.
NOBEL ALDA MERINI
A furia di sentire parlare in tutta Italia di Alda Merini e anche a casa mia ,sto incominciando ad apprezzare una poetessa bravissima, che merita sicuralmente il Nobel. Fabio :g1: :g1: :g1: :g1:
Fabio LA DELFA- frischeru
NOBEL ALDA MERINI
Cari forumisti, ieri sera ho appreso dal suo manager , che Alda è ricoverata in ospedale a Milano. Pochi minuti fa, ho saputo ulteriori sviluppi della sua degenza . Ricordiamola con affetto nei nostri pensieri e augurariamoci un suo pronto rientro a casa. pippo :g1: :g1: :g1:
Da Messina : Ricordando Alda Merini poetessa milanese
RACCONTO BREVE Da Messina; ricordando Alda
A quasi un anno della Sua rapida ed inaspettata scomparsa , mi piace ricordare il nostro singolare incontro a Messina , in occasione della Sua Laurea Magistrale “Honoris Causa “ , conferita dall’ Università della città dello stretto.
Promotori dell’iniziativa il Preside prof. Antonino Pennini della facoltà Universitaria di Scienze della Formazione, il prof. Andrea Velardi, con il contributo del Sindaco di Venezia , Massimo Cacciari su mia esplicita richiesta ,facendo la mia parte.
Ricordo perfettamente le perplessità di Alda in merito alla partenza... , ne fece un dramma.
Infatti ,era molto legata alla Sua Milano e alla Sua dimora , di Ripa di Porta ticinese 47 sui Navigli.
Era angustiata nel sentire di doversi allontanare dal suo nido poetico e raggiungere la Sicilia di punto in bianco, aspettava il docente di Filosofia Cognitiva Andrea Velardi ed era ansiosa a causa del suo ritardo ; per la prima volta mi telefonò a Siracusa disperata per il mancato arrivo del professore messinese , ma io la tranquillizzai .
La convinsi ,a scendere serenamente nella nostra terra per questo riconoscimento prestigioso che poi era quello identico del sommo poeta Salvatore Quasimodo Nobel per la letteratura già Suo precedente maestro e pigmalione .
Una volta tanto , le mie parole furono persuasive e determinanti quelle di Velardi e Grittini .
Mi affrettai a rintracciare telefonicamente Velardi per l’incontro in casa della Vate dei Navigli e prepararLa alla partenza per la Sicilia con un volo Alitalia .
La permanenza a Milano del professore durò tre giorni prima dell’imbarco a Linate .
Ad attenderLa a Messina tanti fan siracusani capeggiati dal sottoscritto .
All’arrivo saluti di circostanza e di seguito , una commovente cerimonia di conferimento della Laurea Specialistica “ Honoris Causa” alla poetessa milanese con il saluto del Magnifico Rettore prof. Tomasello. Di seguito, la lettura della motivazione e il “Laudatio” a cura del Preside prof. Pennisi .
Alla fine del piacevole evento, Alda mi prese a braccio e ci avviammo al buffé per consumare un caffè e un dolce .
A causa della salute precaria fu costretta a sedersi in un divano appositamente predisposto per Lei e distribuì autografi , dediche e sorrisi ai tanti estimatori comprese le foto di gruppo effettuate per la circostanza.
Dopo la pausa pranzo, fu attivata la conferenza presieduta dal Prof. Velardi con i fratelli Mancuso musicisti, per l’incontro e il dibattito con i giovani universitari della facoltà .
La Merini in quella occasione fu apprezzata per la sua schiettezza, per la verve umoristica e l’ironia che l’ha sempre distinta.
A conclusione dei quella giornata memorabile nel lasciarci dissi a d Alda :
da domani mi scriverò a questa facoltà per prendere la tua stessa Laurea , lei sorrise e annuì.
A distanza di tre anni da quel giorno ho mantenuto la promessa e realizzato un sogno .
La sua dipartita non ha consentito di accomunarLa alla mia gioia , ma per rimediare, giorni fa sono andato al cimitero monumentale di Milano a renderLe omaggio.
Lei dal cielo ha approvato e sicuramente sorriso . Le persone che l’abbiamo amato ci sentiamo orfani del suo carisma e soprattutto del conforto di una vera amica e poetessa universale, che tutto il mondo ci invidia.
Giuseppe La Delfa da Siracusa
Siracusa 4-10-2010
A quasi un anno della Sua rapida ed inaspettata scomparsa , mi piace ricordare il nostro singolare incontro a Messina , in occasione della Sua Laurea Magistrale “Honoris Causa “ , conferita dall’ Università della città dello stretto.
Promotori dell’iniziativa il Preside prof. Antonino Pennini della facoltà Universitaria di Scienze della Formazione, il prof. Andrea Velardi, con il contributo del Sindaco di Venezia , Massimo Cacciari su mia esplicita richiesta ,facendo la mia parte.
Ricordo perfettamente le perplessità di Alda in merito alla partenza... , ne fece un dramma.
Infatti ,era molto legata alla Sua Milano e alla Sua dimora , di Ripa di Porta ticinese 47 sui Navigli.
Era angustiata nel sentire di doversi allontanare dal suo nido poetico e raggiungere la Sicilia di punto in bianco, aspettava il docente di Filosofia Cognitiva Andrea Velardi ed era ansiosa a causa del suo ritardo ; per la prima volta mi telefonò a Siracusa disperata per il mancato arrivo del professore messinese , ma io la tranquillizzai .
La convinsi ,a scendere serenamente nella nostra terra per questo riconoscimento prestigioso che poi era quello identico del sommo poeta Salvatore Quasimodo Nobel per la letteratura già Suo precedente maestro e pigmalione .
Una volta tanto , le mie parole furono persuasive e determinanti quelle di Velardi e Grittini .
Mi affrettai a rintracciare telefonicamente Velardi per l’incontro in casa della Vate dei Navigli e prepararLa alla partenza per la Sicilia con un volo Alitalia .
La permanenza a Milano del professore durò tre giorni prima dell’imbarco a Linate .
Ad attenderLa a Messina tanti fan siracusani capeggiati dal sottoscritto .
All’arrivo saluti di circostanza e di seguito , una commovente cerimonia di conferimento della Laurea Specialistica “ Honoris Causa” alla poetessa milanese con il saluto del Magnifico Rettore prof. Tomasello. Di seguito, la lettura della motivazione e il “Laudatio” a cura del Preside prof. Pennisi .
Alla fine del piacevole evento, Alda mi prese a braccio e ci avviammo al buffé per consumare un caffè e un dolce .
A causa della salute precaria fu costretta a sedersi in un divano appositamente predisposto per Lei e distribuì autografi , dediche e sorrisi ai tanti estimatori comprese le foto di gruppo effettuate per la circostanza.
Dopo la pausa pranzo, fu attivata la conferenza presieduta dal Prof. Velardi con i fratelli Mancuso musicisti, per l’incontro e il dibattito con i giovani universitari della facoltà .
La Merini in quella occasione fu apprezzata per la sua schiettezza, per la verve umoristica e l’ironia che l’ha sempre distinta.
A conclusione dei quella giornata memorabile nel lasciarci dissi a d Alda :
da domani mi scriverò a questa facoltà per prendere la tua stessa Laurea , lei sorrise e annuì.
A distanza di tre anni da quel giorno ho mantenuto la promessa e realizzato un sogno .
La sua dipartita non ha consentito di accomunarLa alla mia gioia , ma per rimediare, giorni fa sono andato al cimitero monumentale di Milano a renderLe omaggio.
Lei dal cielo ha approvato e sicuramente sorriso . Le persone che l’abbiamo amato ci sentiamo orfani del suo carisma e soprattutto del conforto di una vera amica e poetessa universale, che tutto il mondo ci invidia.
Giuseppe La Delfa da Siracusa
Siracusa 4-10-2010
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