Alessandro Quasimodo e Giuseppe La Delfa a Modica

Ci perviene dalla redazione del quotidiano " La Sicilia" Cronaca di Ragusa un articolo inerente la visita del figlio del Nobel Salvatore Quasimodo ,Alessandro insieme al nostro Giuseppe La Delfa a Modica, città natale del grande poeta .



“… E qui ripeto a te / il mio assurdo contrappunto / di dolcezze e di furori, / un lamento d’amore senza amore”. La chiusa di “Lamento per il Sud”, facente parte della raccolta “La vita non è sogno” del grande Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la Letteratura, sembrano trovare eco nelle emozioni di Alessandro Quasimodo, figlio del poeta, che nei giorni scorsi ha fatto capolino a Modica, città in cui nel 1901 nacque il padre. Alessandro non tornava a Modica da qualche tempo, perché è deluso, è amareggiato da un andamento culturale che non ritiene andare come si era auspicato quando si impegnò notevolmente per la realizzazione del Parco letterario intitolato al padre e nel disbrigo delle varie vicissitudini burocratiche terminate felicemente con l’apertura della casa natia quasimodiana di via Posterla al pubblico. Passeggiando per il centro storico, mettendo in risalto i grandi sforzi letterari fatti dal Parco letterario con cui collabora stabilmente a Roccalumera, cittadina nella quale è nata e sepolta la famiglia Quasimodo, ad eccezione del grande poeta, che riposa, invece, nel Famedio, il cuore del cimitero monumentale di Milano, accanto ad Alessandro Manzoni ed altre personalità di spicco del panorama culturale italiano, scrollando la testa ripete più volte che il padre nacque a Modica per caso, trascorrendovi solo qualche mese di vita, trasferito poi per via del mestiere di suo padre Gaetano, che era capostazione delle Ferrovie dello Stato, in vari paesini siciliani, come Gela, Cumitini, Licata, fino a giungere a Messina, dove, dopo il terremoto del 1908, Gaetano fu chiamato a riorganizzare la stazione. E furono proprio gli anni messinesi della sua formazione paradossalmente non umanistica a iniziarlo alla poesia grazie alla frequentazione di ambienti legati alla cultura. Alessandro, attore e regista, che, dopo una fase entusiastica che presupponeva l’avvio di una stretta collaborazione con Modica, ha un rapporto, come detto, contrastante con la città, è venuto a Modica per un progetto intitolato al padre. Ad invitarlo Massimo Cicero, imprenditore modicano e già assessore del comune di Modica, che intitolerà il ristorante del suo Palace Hotel, al grande poeta. Il progetto, che sarà caratterizzato dalla riscoperta della tradizione enogastronomica modicana di tanto in tanto reinterpretata in chiave moderna, con l’aggiunta di qualche ingrediente o di una presentazione artistica dei piatti, è curato da Cicero con la collaborazione del giornalista e scrittore siracusano Giuseppe La Delfa, con l’intenzione di programmare una serie di eventi culturali legati al cibo. “Sono sempre aperto a nuove idee e progetti - ha detto Quasimodo -. È la staticità in quello che si è ottenuto che non condivido. In questi giorni ho incontrato il Club Amici di Salvatore Quasimodo di Modica per un bilancio del videoconcorso “Versi di luce” appena concluso, che ritengo interessante e buone le intenzioni di divulgazione dell’opera di mio padre”.


Valentina Raffa

Che eventi culturali legati al cibo avete realizzato?