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Cosa ne pensate del Manifesto Blanco ?
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FORUM - SEMINARIO di ARTE e POESIA - LINGUA SICILIANA :: SEMINARIO ARTE e POESIA :: Idee e Opinioni sull'Arte e la Poesia
Pagina 1 di 1
Cosa ne pensate del Manifesto Blanco ?
IL MANIFESTO BLANCO ( 1946 )
Il Manifiesto Blanco, scritto nel 1946 a Buenos Aires, da un gruppo di giovani artisti ed intellettuali sotto la guida di Lucio Fontana, può essere considerato il più interessante dei manifesti dello Spazialismo, anche perché gli altri scritti ripropongono i concetti già espressi in questo. Il Manifiesto esalta un rinnovamento totale ed intende rivolgersi non solo all’arte, ma in qualche modo, anche alla società dell’Argentina di quegli anni; un paese fondato su una civiltà agricola e tradizionale. Il Manifiesto espone gli aspetti fondamentali del pensiero di Fontana, caratterizzati da un atteggiamento positivo nei confronti del futuro della società, e fiduciosi nella scienza. All’interno del Manifiesto, vengono presi in esame alcuni periodi artistici del passato: si parte dal XIII° secolo, “nel quale comincia la rappresentazione dello spazio”, ed arriva fino all’era contemporanea. Alcuni momenti storici vengono privilegiati più di altri: primo fra tutti il Barocco, nel quale gli artisti “aggiungono alla plastica la nozione di tempo” e per ciò si adatta meglio allo “spirito nuovo”; la musica del Settecento e dell’Ottocento, riescono a portare avanti la necessità di dinamismo, che invece, assente nella pittura e nella scultura di questi secoli, diventa “palude nella storia dell’arte” con il Neoclassicismo; le arti figurative riprendono poi il loro corso di rinnovamento, grazie all’Impressionismo, al Cubismo, al Futurismo e all’Astrattismo. Già dal 1910 Boccioni aveva proposto la necessità di un’arte dinamica, adatta alla civiltà meccanica del momento che era in continuo movimento, e nel manifesto futurista del 1912, richiedeva una scultura “nuova”, libera dai vecchi materiali, parlava dell’unità di spazio – tempo, della quarta dimensione e del moto universale. Questi presupposti sono condivisi da Fontana, ma la base teorica è diversa; quella di Boccioni era fondata sulla mente, sulla ragione, mentre in quella di Fontana è presente la componente irrazionale del Surrealismo, che esalta l’inconscio, il subcosciente: “Il subcosciente, magnifico ricettacolo dove alloggiano tutte le immagini che l’intelligenza percepisce […] modella l’individuo, lo integra, lo trasforma”. L’importanza del subcosciente infatti, secondo il Manifiesto Blanco, prevale su quella della ragione, perché “la ragione non crea”. Altro aspetto fondamentale è la proposta, da parte degli artisti spaziali, di una nuova spontaneità nel rapporto con gli elementi primari, soprattutto con la materia in movimento, e il recupero di una “condizione originale dell’uomo”.“La materia, il colore e il suono in movimento, sono i fenomeni il cui svolgimento simultaneo costituisce la nuova arte”
http://www.eliteshopping.tv/Fontana-Lucio-1899-1968_2206410.html
Il Manifiesto Blanco, scritto nel 1946 a Buenos Aires, da un gruppo di giovani artisti ed intellettuali sotto la guida di Lucio Fontana, può essere considerato il più interessante dei manifesti dello Spazialismo, anche perché gli altri scritti ripropongono i concetti già espressi in questo. Il Manifiesto esalta un rinnovamento totale ed intende rivolgersi non solo all’arte, ma in qualche modo, anche alla società dell’Argentina di quegli anni; un paese fondato su una civiltà agricola e tradizionale. Il Manifiesto espone gli aspetti fondamentali del pensiero di Fontana, caratterizzati da un atteggiamento positivo nei confronti del futuro della società, e fiduciosi nella scienza. All’interno del Manifiesto, vengono presi in esame alcuni periodi artistici del passato: si parte dal XIII° secolo, “nel quale comincia la rappresentazione dello spazio”, ed arriva fino all’era contemporanea. Alcuni momenti storici vengono privilegiati più di altri: primo fra tutti il Barocco, nel quale gli artisti “aggiungono alla plastica la nozione di tempo” e per ciò si adatta meglio allo “spirito nuovo”; la musica del Settecento e dell’Ottocento, riescono a portare avanti la necessità di dinamismo, che invece, assente nella pittura e nella scultura di questi secoli, diventa “palude nella storia dell’arte” con il Neoclassicismo; le arti figurative riprendono poi il loro corso di rinnovamento, grazie all’Impressionismo, al Cubismo, al Futurismo e all’Astrattismo. Già dal 1910 Boccioni aveva proposto la necessità di un’arte dinamica, adatta alla civiltà meccanica del momento che era in continuo movimento, e nel manifesto futurista del 1912, richiedeva una scultura “nuova”, libera dai vecchi materiali, parlava dell’unità di spazio – tempo, della quarta dimensione e del moto universale. Questi presupposti sono condivisi da Fontana, ma la base teorica è diversa; quella di Boccioni era fondata sulla mente, sulla ragione, mentre in quella di Fontana è presente la componente irrazionale del Surrealismo, che esalta l’inconscio, il subcosciente: “Il subcosciente, magnifico ricettacolo dove alloggiano tutte le immagini che l’intelligenza percepisce […] modella l’individuo, lo integra, lo trasforma”. L’importanza del subcosciente infatti, secondo il Manifiesto Blanco, prevale su quella della ragione, perché “la ragione non crea”. Altro aspetto fondamentale è la proposta, da parte degli artisti spaziali, di una nuova spontaneità nel rapporto con gli elementi primari, soprattutto con la materia in movimento, e il recupero di una “condizione originale dell’uomo”.“La materia, il colore e il suono in movimento, sono i fenomeni il cui svolgimento simultaneo costituisce la nuova arte”
http://www.eliteshopping.tv/Fontana-Lucio-1899-1968_2206410.html
Re: Cosa ne pensate del Manifesto Blanco ?
Manifesto Blanco (1946)
ll manifesto fu formato in Argentina e sottoscritto anche da Lucio Fontana che in quel periodo si trovava a Buenos Aires. Rientrato in Italia, esponeva insieme a Dova e Crippa, dando vita allo "spazialismo". Del manifesto riportiamo alcuni tratti (in realtà è molto più articolato):
L'arte si trova in un periodo latente. C'è una forza che l'uomo non può manifestare... .
omissis
Oggi la conoscenza sperimentale sostituisce la conoscenza immaginativa. Abbiamo coscienza di un mondo che esiste e si esprime da se stesso e che non può esser modificato dalle nostre idee. Necessitiamo di un'arte valida per se stessa. Nella quale non intervenga l'idea che di essa ci siamo fatti.
Il materialismo stabilito in tutte le coscienze esige un'arte in possesso di valori propri, lontana dalle rappresentazioni che oggi costituiscono una farsa. Noi, uomini di questo secolo, forgiati da questo materialismo siamo divenuti insensibili dinanzi alla rappresentazione delle forme conosciute e all'esposizione di esperienze costantemente ripetute.
Si concepì l'astrazione alla quale si arrivò progressivamente attraverso la deformazione. Però questo nuovo stato di cose non corrisponde alle esigenze dell'uomo attuale.
Si richiede un cambiamento nell'essenza e nella forma. Si richiede il superamento della pittura, della scultura, della poesia e della musica. È necessaria un'arte maggiore in accordo con le esigenze dello spirito nuovo.
omissis
L'uomo è esausto di forme pittoriche e scultoree. Le sue esperienze, le sue opprimenti ripetizioni attestano che queste arti permangono stagnanti in valori estranei alla nostra civiltà, senza possibilità di svilupparsi nel futuro.
La vita tranquilla è scomparsa. La nozione del rapido è costante nella vita dell'uomo. L'era artistica dei colori e delle forme paralitiche è sorpassata. L'uomo si fa sempre più insensibile alle immagini inchiodate senza indizi di vitalità. Le antiche immagini immobili non soddisfano più le esigenze dell'uomo nuovo
omissis
L'arte nuova prende i suoi elementi dalla natura. L'esistenza, la natura e la materia sono una perfetta unità. Si sviluppano nel tempo e nello spazio. Il cambiamento è la condizione essenziale dell'esistenza. Il movimento, la proprietà di evolversi e svilupparsi è la condizione base della materia. Questa esiste in movimento e in nessun'altra maniera. Il suo sviluppo è eterno. Il colore e il suono si trovano nella natura legati alla materia.
omissis
Non rappresentiamo né l'uomo né gli altri animali né le altre forme. Queste sono manifestazioni della natura, mutevoli nel tempo, che cambiano e scompaiono secondo la successione dei fenomeni. Le loro condizioni fisiche sono soggette alla materia ed alla sua evoluzione.
omissis
L'amore per la natura ci spinge a copiarla. Il sentimento di bellezza che ci dà la forma di una pianta o di un passero o il sentimento sessuale che ci procura il corpo di una donna, si svolge ed opera nell'uomo secondo la sua sensibilità. Rinneghiamo le emozioni particolari che ci producono determinate forme. La nostra intenzione è di riunire tutte le esperienze dell'uomo in una sintesi, che unita alla funzione delle loro condizioni naturali costituisca una manifestazione propria dell'essere. Prendiamo come principio le prime esperienze artistiche.
omissis
La posizione degli artisti razionalisti è falsa. Nel loro sforzo per sovrapporre la ragione e negare la funzione del subcosciente ottengono solamente che la sua presenza sia meno visibile
La ragione non crea. Nella creazione delle forme, la sua funzione è subordinata a quella del subcosciente. In tutte le attività l'uomo funziona con la totalità delle sue facoltà. Il libero sviluppo di tutte queste è una condizione fondamentale nella creazione e nell'interpretazione della nuova arte.
omissis
Concepiamo la sintesi come una somma di elementi fisici: colore, suono, movimento, tempo, spazio, la quale integri una unità fisico-psichica. Colore, l'elemento dello spazio, suono, l'elemento del tempo, il movimento che si sviluppa nel tempo e nello spazio, sono le forme fondamentali dell'arte nuova, che contiene le quattro dimensioni dell'esistenza.
Tempo e spazio.
La nuova arte richiede la funzione di tutte le energie dell'uomo, nella creazione e nell'interpretazione. L'essere si manifesta integralmente, con la pienezza della sua vitalità. Colore Suono Movimento.
http://www.arte-argomenti.org/manifesti/blanco.htm
ll manifesto fu formato in Argentina e sottoscritto anche da Lucio Fontana che in quel periodo si trovava a Buenos Aires. Rientrato in Italia, esponeva insieme a Dova e Crippa, dando vita allo "spazialismo". Del manifesto riportiamo alcuni tratti (in realtà è molto più articolato):
L'arte si trova in un periodo latente. C'è una forza che l'uomo non può manifestare... .
omissis
Oggi la conoscenza sperimentale sostituisce la conoscenza immaginativa. Abbiamo coscienza di un mondo che esiste e si esprime da se stesso e che non può esser modificato dalle nostre idee. Necessitiamo di un'arte valida per se stessa. Nella quale non intervenga l'idea che di essa ci siamo fatti.
Il materialismo stabilito in tutte le coscienze esige un'arte in possesso di valori propri, lontana dalle rappresentazioni che oggi costituiscono una farsa. Noi, uomini di questo secolo, forgiati da questo materialismo siamo divenuti insensibili dinanzi alla rappresentazione delle forme conosciute e all'esposizione di esperienze costantemente ripetute.
Si concepì l'astrazione alla quale si arrivò progressivamente attraverso la deformazione. Però questo nuovo stato di cose non corrisponde alle esigenze dell'uomo attuale.
Si richiede un cambiamento nell'essenza e nella forma. Si richiede il superamento della pittura, della scultura, della poesia e della musica. È necessaria un'arte maggiore in accordo con le esigenze dello spirito nuovo.
omissis
L'uomo è esausto di forme pittoriche e scultoree. Le sue esperienze, le sue opprimenti ripetizioni attestano che queste arti permangono stagnanti in valori estranei alla nostra civiltà, senza possibilità di svilupparsi nel futuro.
La vita tranquilla è scomparsa. La nozione del rapido è costante nella vita dell'uomo. L'era artistica dei colori e delle forme paralitiche è sorpassata. L'uomo si fa sempre più insensibile alle immagini inchiodate senza indizi di vitalità. Le antiche immagini immobili non soddisfano più le esigenze dell'uomo nuovo
omissis
L'arte nuova prende i suoi elementi dalla natura. L'esistenza, la natura e la materia sono una perfetta unità. Si sviluppano nel tempo e nello spazio. Il cambiamento è la condizione essenziale dell'esistenza. Il movimento, la proprietà di evolversi e svilupparsi è la condizione base della materia. Questa esiste in movimento e in nessun'altra maniera. Il suo sviluppo è eterno. Il colore e il suono si trovano nella natura legati alla materia.
omissis
Non rappresentiamo né l'uomo né gli altri animali né le altre forme. Queste sono manifestazioni della natura, mutevoli nel tempo, che cambiano e scompaiono secondo la successione dei fenomeni. Le loro condizioni fisiche sono soggette alla materia ed alla sua evoluzione.
omissis
L'amore per la natura ci spinge a copiarla. Il sentimento di bellezza che ci dà la forma di una pianta o di un passero o il sentimento sessuale che ci procura il corpo di una donna, si svolge ed opera nell'uomo secondo la sua sensibilità. Rinneghiamo le emozioni particolari che ci producono determinate forme. La nostra intenzione è di riunire tutte le esperienze dell'uomo in una sintesi, che unita alla funzione delle loro condizioni naturali costituisca una manifestazione propria dell'essere. Prendiamo come principio le prime esperienze artistiche.
omissis
La posizione degli artisti razionalisti è falsa. Nel loro sforzo per sovrapporre la ragione e negare la funzione del subcosciente ottengono solamente che la sua presenza sia meno visibile
La ragione non crea. Nella creazione delle forme, la sua funzione è subordinata a quella del subcosciente. In tutte le attività l'uomo funziona con la totalità delle sue facoltà. Il libero sviluppo di tutte queste è una condizione fondamentale nella creazione e nell'interpretazione della nuova arte.
omissis
Concepiamo la sintesi come una somma di elementi fisici: colore, suono, movimento, tempo, spazio, la quale integri una unità fisico-psichica. Colore, l'elemento dello spazio, suono, l'elemento del tempo, il movimento che si sviluppa nel tempo e nello spazio, sono le forme fondamentali dell'arte nuova, che contiene le quattro dimensioni dell'esistenza.
Tempo e spazio.
La nuova arte richiede la funzione di tutte le energie dell'uomo, nella creazione e nell'interpretazione. L'essere si manifesta integralmente, con la pienezza della sua vitalità. Colore Suono Movimento.
http://www.arte-argomenti.org/manifesti/blanco.htm
Re: Cosa ne pensate del Manifesto Blanco ?
In una sintesi: non mi piace nemmeno un po'.
L'ennesimo "pappone" teorico, messo su con vari ingredienti, che critica qualcosa, per proporne un'altra, come alternativa.
Un po' come degli operai che vedendo un lavoro, criticano i colleghi che hanno operato prima di loro, e poi, è davvero da dimostrare che siano capaci di fare di meglio.
E' l'opera, e non le chiacchiere, che parla dell'artista e dell'operaio.
L'ennesimo "pappone" teorico, messo su con vari ingredienti, che critica qualcosa, per proporne un'altra, come alternativa.
Un po' come degli operai che vedendo un lavoro, criticano i colleghi che hanno operato prima di loro, e poi, è davvero da dimostrare che siano capaci di fare di meglio.
E' l'opera, e non le chiacchiere, che parla dell'artista e dell'operaio.
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