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FORUM - SEMINARIO di ARTE e POESIA - LINGUA SICILIANA :: LINGUA SICILIANA :: Grammatica della Lingua siciliana
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Re: Chi o ca ?
e cioè questo:
Antonino Magrì ha scritto:-Chi dissi chi dissi chidda?
-Dissi...
-Chiddu chi dissi?
-Chiddu chi dissi? Dissi chiddu...
-Chi dissi chidda?
Leggila ora così e dimmi se ti è più chiara:
-Chi dissi ca dissi chidda?
-Dissi...
-Chiddu chi dissi?
-Chiddu chi dissi? Dissi chiddu...
-Ca dissi chidda?
Il chi è sempre corretto, ma può dare adito a fraintendimenti che sono evitabili con il ca. Sarebbe bene scrivere chi per che cosa e ca per che:
-Che cosa ti ha detto?
-Quello che mi ha detto non fa per te.
-Chi ti dissi?
-Chiddu ca mi dissi non fa pi tia.
Re: Chi o ca ?
Chi voi; chi fai; chi manci; chi penzi; chi pigghi; chi duni; chi porti; chi lassi; chi proji; ecc. ecc. ecc....
Chiddu ca vogghiu; chiddu ca manciu; chiddu ca penzu; chiddu ca pigghiu; chiddu ca dugnu; chiddu ca portu; chiddu ca lassu; chiddu ca proju; ecc. ecc. ecc...
Chiddu ca vogghiu; chiddu ca manciu; chiddu ca penzu; chiddu ca pigghiu; chiddu ca dugnu; chiddu ca portu; chiddu ca lassu; chiddu ca proju; ecc. ecc. ecc...
Re: Chi o ca ?
Antonino Magrì ha scritto:Chi voi; chi fai; chi manci; chi penzi; chi pigghi; chi duni; chi porti; chi lassi; chi proji; ecc. ecc. ecc....
Chiddu ca vogghiu; chiddu ca manciu; chiddu ca penzu; chiddu ca pigghiu; chiddu ca dugnu; chiddu ca portu; chiddu ca lassu; chiddu ca proju; ecc. ecc. ecc...
Ohhh ohi ohi..oh si ok ok...nn ci pensavo :-(
Re: Chi o ca ?
Secondo me la confusione con la particella pronominale ci non sussiste perchè non è necessario elidere; poichè l'elisione in lingua siciliana dovrebbe essere usata il meno possibile ... pertanto non si creerebbe la confusione con Ci o Ca ...
così come appunto scritto per esteso nella spiegazione
ci havi a pinsari Ninu
ci allarga lu cori
ci havi li capiddi
ecc ecc ecc ...
così come appunto scritto per esteso nella spiegazione
ci havi a pinsari Ninu
ci allarga lu cori
ci havi li capiddi
ecc ecc ecc ...
Chi oppure ca?
La lingua siciliana, per fortuna, è diversa da ogni altra lingua, nel senso che è così ricca di lemmi e di possibilità di aggancio tra un termine e l'altro che sarebbe stupido scegliere ad esempio in modo definitivo il "chi" anziché del "ca", quando, di fatto, devono essere usati entrambi quando il suono del l’uno o dell’altro lo richiede.
Faccio un esempio:
Chi voli diri vossia, ca è megghiu lassari perdiri? (possibilità numero uno)
Chi voli diri vossia, chi è megghiu lassari perdiri? (caso numero 2).
Ora è davanti agli occhi di tutti, ma sopratutto innanzi alle orecchie di tutti, che:
“Chi voli diri vossia, chi…” è più confusionario e poco armonico del: “Chi voli diri vossia, ca…”.
Altro esempio: Chi certu! - contrapposto a “Ca certu! - Inseriamoli adesso in una frase:
M’ami tu? Chi certu!
M’ami tu? Ca certu!
Basta ascoltare il suono che emette il “chi” per capire che stona ed è meno musicale del “ca” che invece risulta più armonico.
Detto questo adesso faccio un esempio ove invece il “chi” supera di gran lunga il “ca” che sembra risultare più povero incastonato in questa frase:
Nzamai ci pari a chissu chi cascai di la naca?
Nzamai ci pari a chissu ca cascai di la naca?
Chi ca… è più armonioso di Ca ca… In conclusione il chi ed il ca sono cugini e stanno bene insieme nella famiglia del nostro prezioso e antico linguaggio. Sarebbe uno scempio eliminare l’uno a favore dell’altro. Questo è il mio personale parere. Un cordiale saluto. Grazie!
Faccio un esempio:
Chi voli diri vossia, ca è megghiu lassari perdiri? (possibilità numero uno)
Chi voli diri vossia, chi è megghiu lassari perdiri? (caso numero 2).
Ora è davanti agli occhi di tutti, ma sopratutto innanzi alle orecchie di tutti, che:
“Chi voli diri vossia, chi…” è più confusionario e poco armonico del: “Chi voli diri vossia, ca…”.
Altro esempio: Chi certu! - contrapposto a “Ca certu! - Inseriamoli adesso in una frase:
M’ami tu? Chi certu!
M’ami tu? Ca certu!
Basta ascoltare il suono che emette il “chi” per capire che stona ed è meno musicale del “ca” che invece risulta più armonico.
Detto questo adesso faccio un esempio ove invece il “chi” supera di gran lunga il “ca” che sembra risultare più povero incastonato in questa frase:
Nzamai ci pari a chissu chi cascai di la naca?
Nzamai ci pari a chissu ca cascai di la naca?
Chi ca… è più armonioso di Ca ca… In conclusione il chi ed il ca sono cugini e stanno bene insieme nella famiglia del nostro prezioso e antico linguaggio. Sarebbe uno scempio eliminare l’uno a favore dell’altro. Questo è il mio personale parere. Un cordiale saluto. Grazie!
Re: Chi o ca ?
Mi pare giusto cercare di semplificare le varianti linguistiche che caratterizzano i singoli dialetti locali allo scopo di creare una koinè unica... Questo, però, non vuol dire che per restringere la complessa e articolata lingua siciliana a 4 regole elementari dobbiamo eliminare tutto ciò che a primo impatto sembra generare confusione... In italiano, sì è vero, abbiamo solo il che polivalente ma abbiamo sempre sostenuto e con orgoglio che la lingua siciliana è più ricca dell'italiano e allora perché, proprio noi siciliani, dobbiamo impoverirla?
Il CHI va benissimo, penso si potrebbe utilizzare come forma prevalente, da evitare nelle forme in cui l'accostamento con altri vocaboli dà luogo a cacofonia. In fondo si deve creare una lingua destinata all'uso colto, letterario e non al parlato quotidiano, dunque non si può prescindere, a mio avviso, dall'elemento fonico.
In italiano è corretto dire:
Che prendi? Quello che prendi tu.
In siciliano possiamo tradurre:
Chi pigghi? Chiddu chi pigghi tu
oppure
Chi pigghi? Chiddu ca pigghi tu
Se la lingua siciliana che si vuol creare deve essere destinata alla poesia... direi che il secondo esempio è proprio il più adatto.
Dunque, anche per me potrebbero continuare a convivere non come varianti diatopiche ma come varianti diafasiche della lingua siciliana. La scelta sarebbe legata solo a ragioni d'eufonia e non di provenienza geografica dello scrivente.
Il CHI va benissimo, penso si potrebbe utilizzare come forma prevalente, da evitare nelle forme in cui l'accostamento con altri vocaboli dà luogo a cacofonia. In fondo si deve creare una lingua destinata all'uso colto, letterario e non al parlato quotidiano, dunque non si può prescindere, a mio avviso, dall'elemento fonico.
In italiano è corretto dire:
Che prendi? Quello che prendi tu.
In siciliano possiamo tradurre:
Chi pigghi? Chiddu chi pigghi tu
oppure
Chi pigghi? Chiddu ca pigghi tu
Se la lingua siciliana che si vuol creare deve essere destinata alla poesia... direi che il secondo esempio è proprio il più adatto.
Dunque, anche per me potrebbero continuare a convivere non come varianti diatopiche ma come varianti diafasiche della lingua siciliana. La scelta sarebbe legata solo a ragioni d'eufonia e non di provenienza geografica dello scrivente.
Chi o Ca?
Sto appena leggendo il dilemma nel dialetto scritto, espresso dagli egregi Peppe Gerbino e Nino Barone, in merito all'uso delle congiunzioni che sostituiscono il pronome relativo CHI e del CA.
Giusto come asseriscono Gerbino e Barone, bisogna evitare nelle espressioni informative o di altro genere di incorrere nelle "cacofonie", come loro mettono bene in evidenza nel caso in cui si dovesse scrivere: VIDI CA CADI. La forma più corretta, per non creare disguidi interpretativi, è: VIDI CHI CADI, nel senso di avvisare l'interessato che sta per cadere. Come pure: C'HAVI A PINSARI NINU? Questa espressione "così come viene scritta" in effetti lascia molti dubbi all'interpretazione, ma c'è anche da tenere presente che bisogna considerare in quale contesto (o discorso) e con quale enfasi eufonica viene pronunciata, pertanto a secondo i casi non bisogna fare confusione con la particella pronominale CI in quanto, giusto come dice Flavia Vizzari l'elisione in Lingua siciliana si dovrebbe evitare di usarla e quindi quel C'HAVI è come se davanti ad HAVI ci fosse la CI che sta ad indicare come se stesse dicendo: E' Nino che ci deve pensare?
Lo stesso discorso vale per quanto asserito da Alessio Patti in quanto la Lingua Siciliana, nata dalla fusione tra quella autoctona, Elimi, Sicani, Siculi e con le diverse lingue dei popoli che nei vari secoli si sono succeduti come dominatori, è veramente molto diversa da tutte le altre, in quanto ricca di premesse che servono d'introduzione e chiarimento per quello che si dirà in seguito, quindi bisogna sempre considerare che il CHI ed il CA devono essere usati a secondo del suono armonico dell'uno e dell'altro, così come da Lui già evidenziato con degli esempi.
Mi è gradito l'incontro e porgo cordiali saluti.
Giusto come asseriscono Gerbino e Barone, bisogna evitare nelle espressioni informative o di altro genere di incorrere nelle "cacofonie", come loro mettono bene in evidenza nel caso in cui si dovesse scrivere: VIDI CA CADI. La forma più corretta, per non creare disguidi interpretativi, è: VIDI CHI CADI, nel senso di avvisare l'interessato che sta per cadere. Come pure: C'HAVI A PINSARI NINU? Questa espressione "così come viene scritta" in effetti lascia molti dubbi all'interpretazione, ma c'è anche da tenere presente che bisogna considerare in quale contesto (o discorso) e con quale enfasi eufonica viene pronunciata, pertanto a secondo i casi non bisogna fare confusione con la particella pronominale CI in quanto, giusto come dice Flavia Vizzari l'elisione in Lingua siciliana si dovrebbe evitare di usarla e quindi quel C'HAVI è come se davanti ad HAVI ci fosse la CI che sta ad indicare come se stesse dicendo: E' Nino che ci deve pensare?
Lo stesso discorso vale per quanto asserito da Alessio Patti in quanto la Lingua Siciliana, nata dalla fusione tra quella autoctona, Elimi, Sicani, Siculi e con le diverse lingue dei popoli che nei vari secoli si sono succeduti come dominatori, è veramente molto diversa da tutte le altre, in quanto ricca di premesse che servono d'introduzione e chiarimento per quello che si dirà in seguito, quindi bisogna sempre considerare che il CHI ed il CA devono essere usati a secondo del suono armonico dell'uno e dell'altro, così come da Lui già evidenziato con degli esempi.
Mi è gradito l'incontro e porgo cordiali saluti.
fscolareci- frischeru
Re: Chi o ca ?
Sono d'accordo, anche se sono ambedue corrette, credo che sia automatico per chi scrive utilizzare l'una o l'altra in riferimento al "suono"; alla "musicalità" (parlo del Poeta) che si vuole dare al verso. Per quel che mi riguarda, nei miei componimenti ho evitato quasi sempre il suono cacofonico.
Un caro abbraccio, Pino.
Giuseppe Sammartano- bazzicaturi
Re: Chi o ca ?
-Chi dissi chi dissi chidda?
-Dissi...
-Chiddu chi dissi?
-Chiddu chi dissi? Dissi chiddu...
-Chi dissi chidda?
Leggila ora così e dimmi se ti è più chiara:
-Chi dissi ca dissi chidda?
-Dissi...
-Chiddu chi dissi?
-Chiddu chi dissi? Dissi chiddu...
-Ca dissi chidda?
Il chi è sempre corretto, ma può dare adito a fraintendimenti che sono evitabili con il ca. Sarebbe bene scrivere chi per che cosa e ca per che:
-Che cosa ti ha detto?
-Quello che mi ha detto non fa per te.
-Chi ti dissi?
-Chiddu ca mi dissi non fa pi tia.
la ci non si apocopa mai: si scrive ci hai
-Dissi...
-Chiddu chi dissi?
-Chiddu chi dissi? Dissi chiddu...
-Chi dissi chidda?
Leggila ora così e dimmi se ti è più chiara:
-Chi dissi ca dissi chidda?
-Dissi...
-Chiddu chi dissi?
-Chiddu chi dissi? Dissi chiddu...
-Ca dissi chidda?
Il chi è sempre corretto, ma può dare adito a fraintendimenti che sono evitabili con il ca. Sarebbe bene scrivere chi per che cosa e ca per che:
-Che cosa ti ha detto?
-Quello che mi ha detto non fa per te.
-Chi ti dissi?
-Chiddu ca mi dissi non fa pi tia.
la ci non si apocopa mai: si scrive ci hai
Re: Chi o ca ?
Vulissi agghiunciri çerti me cunziddirazioni:
* Si scrivi 'Ca' kuannu è usata comu cunciunzioni:
* Kuannu mmeçi si trhatta di prunomi relativu si scrivi 'Chi'
* U pronomi nterrogativu si scrivi 'Chi'
* 'Nno' e 'Nto' sunnu dui priposizioni articulati diffirenti
* Arriguardu a Iu, Ju, Jo, Eu, Jeu, comu puru pi tanti desinenzi verbali (Accabbau, accabò), fussi cosa r'unn pigghgiari pusizioni pir ora e lassari a ognunu di scriviri comu parra.
* Pi distinghuiri ì rui, jo usu 'Ca' cunciunzioni, e 'Kà' avverbiu.
* A Alessio Patti ci vulissi riri ca u 'Ca' chi diçi iddhu unn è u stessu ri soccu stamu trhattannu, ma è n interiezioni tipica siçiliana: Unka!
* Si scrivi 'Ca' kuannu è usata comu cunciunzioni:
- Allesstiti, ca mi nni staiu jiennu a trhavagghiari.
- Rimmillu arrè, ca è diffiçili di capiri.
- C'è tantu suli ca mi ni vulissi jiri a mari.
- Megghiu trhavagghiari ca jiri babbasuniannu com'a ttia.
Nna certi banni ra Siçilia veni usatu puru u 'Chi': - Megghiu trhavagghiari ki ghiri babbasuniannu com'a ttia.
Ma è megghiu stabbiliri u 'Ca'
* Kuannu mmeçi si trhatta di prunomi relativu si scrivi 'Chi'
- I ficu chi mi rasti già fineru.
- Raccillu a tto frati chi sapi soccu farini
* U pronomi nterrogativu si scrivi 'Chi'
- Chi vinisti a fari?
- E ki boi?
* 'Nno' e 'Nto' sunnu dui priposizioni articulati diffirenti
- 'Nno' voli riri 'supra', 'viçinu': - mettilu nno taulu; çercalu nno cassciuni.
- 'Nto' voli riri 'rintrha': - mettilu nto casciuni; abbia l'armali nto bagghiu.
* Arriguardu a Iu, Ju, Jo, Eu, Jeu, comu puru pi tanti desinenzi verbali (Accabbau, accabò), fussi cosa r'unn pigghgiari pusizioni pir ora e lassari a ognunu di scriviri comu parra.
* Pi distinghuiri ì rui, jo usu 'Ca' cunciunzioni, e 'Kà' avverbiu.
- Veni kà unn t'alluntanari.
- Veni ca ni nni jiemu.
* A Alessio Patti ci vulissi riri ca u 'Ca' chi diçi iddhu unn è u stessu ri soccu stamu trhattannu, ma è n interiezioni tipica siçiliana: Unka!
- M'ami tu? Unka çertu!
- M'ami tu? 'nka çertu!
mi pari.
Re: Chi o ca ?
Andrea tu usi la k che altri non usano più ... perchè?
Magari c'è da aprire un topic a parte
Magari c'è da aprire un topic a parte
Re: Chi o ca ?
Antonino Magrì ha scritto:-Chi dissi chi dissi chidda?
-Dissi...
-Chiddu chi dissi?
-Chiddu chi dissi? Dissi chiddu...
-Chi dissi chidda?
Leggila ora così e dimmi se ti è più chiara:
-Chi dissi ca dissi chidda?
-Dissi...
-Chiddu chi dissi?
-Chiddu chi dissi? Dissi chiddu...
-Ca dissi chidda?
Il chi è sempre corretto, ma può dare adito a fraintendimenti che sono evitabili con il ca. Sarebbe bene scrivere chi per che cosa e ca per che:
-Che cosa ti ha detto?
-Quello che mi ha detto non fa per te.
-Chi ti dissi?
-Chiddu ca mi dissi non fa pi tia.
la ci non si apocopa mai: si scrive ci hai
Ninni, ma tu l'hai mai scritta una grammatica di Lingua siciliana?
Re: Chi o ca ?
è passato del tempo... oggi m'imbatto in Giovanni Alcozer " A l'Abati Don Giuvanni Meli " :
verso 3 : <chi in un linguaggiu...> ; verso 8 : <chi 'un caniscinu...> ; verso 34 : <chi 'ntra la puisia...>
verso 77: <cha l'esistenza di ...> ; verso 84 : <cha ciumara non fu, ...> ; verso 96 : <cha siti vui... > , ecc. ecc.
pertanto vengono a cadere le motivazione del Duo Ge.Ba. visto che il CA deriva dal CHA ... :-)))
verso 3 : <chi in un linguaggiu...> ; verso 8 : <chi 'un caniscinu...> ; verso 34 : <chi 'ntra la puisia...>
verso 77: <cha l'esistenza di ...> ; verso 84 : <cha ciumara non fu, ...> ; verso 96 : <cha siti vui... > , ecc. ecc.
pertanto vengono a cadere le motivazione del Duo Ge.Ba. visto che il CA deriva dal CHA ... :-)))
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