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Re: S.S. Natale
Buone Festività, Antonio.
E sii sereno.
Dio esiste e pure l'Eternità dell'anima.
Distraiti con l'Arte, fai scorrere il tempo, nell'Arte e nel Cristo ritroverai ogni cosa.
Ciao.
E sii sereno.
Dio esiste e pure l'Eternità dell'anima.
Distraiti con l'Arte, fai scorrere il tempo, nell'Arte e nel Cristo ritroverai ogni cosa.
Ciao.
Re: S.S. Natale
Un messaggio di Nicoletta Berliri per il Santo Natale :
Carissimi,
ogni anno il Natale mi sorprende creando un'oasi di panico nella mia esistenza.
E' tempo di bilancio, dico a me stessa, e mi trovo a misurare l'entità delle sconfitte al mio orgoglio, patite durante l'anno, che sono di gran lunga maggiori rispetto alle vittorie.
Poi mi siedo a riflettere sui miei guai, veri o presunti, e mi rammento di chi ho conosciuto che pratica i miei stessi interessi ed ha la medesima passione per la scrittura.
A poco, a poco, sento crescere intorno a me una catena d'amore i cui anelli sono costituiti dalle idee, dai pensieri, dagli aforismi, dalle poesie, dai racconti di queste persone e dal pathos che ciascuno infonde nel proprio lavoro.
Riscopro il sereno scorgendo il vero obiettivo.
Il mio grazie e il mio piccolo dono va a chi come te mi ha sostenuto, sebbene inconsapevolmente, durante i trascorsi 365 giorni.
Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo 2008
Nicoletta
www.budur.it/
Carissimi,
ogni anno il Natale mi sorprende creando un'oasi di panico nella mia esistenza.
E' tempo di bilancio, dico a me stessa, e mi trovo a misurare l'entità delle sconfitte al mio orgoglio, patite durante l'anno, che sono di gran lunga maggiori rispetto alle vittorie.
Poi mi siedo a riflettere sui miei guai, veri o presunti, e mi rammento di chi ho conosciuto che pratica i miei stessi interessi ed ha la medesima passione per la scrittura.
A poco, a poco, sento crescere intorno a me una catena d'amore i cui anelli sono costituiti dalle idee, dai pensieri, dagli aforismi, dalle poesie, dai racconti di queste persone e dal pathos che ciascuno infonde nel proprio lavoro.
Riscopro il sereno scorgendo il vero obiettivo.
Il mio grazie e il mio piccolo dono va a chi come te mi ha sostenuto, sebbene inconsapevolmente, durante i trascorsi 365 giorni.
Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo 2008
Nicoletta
www.budur.it/
Re: S.S. Natale
Dal Natale dovrebbe sgorgare una Rinascita appunto ed è il mio Augurio che faccio a tutti voi per un Felice 2008....
S.NATALE 2008
Come passerete le prossime festività ?... Avete addobbato casa? Preferite l'albero o il presepe?....
Re: S.S. Natale
Perchè scegliere tra albero e presepe se si possono avere entrambi?
Il mio augurio a tutti gli amici del forum è quello di far nascere il Bambino Gesù nella nostra vita e di fare del nostro cuore una capanna per accoglierlo.
Il mio augurio a tutti gli amici del forum è quello di far nascere il Bambino Gesù nella nostra vita e di fare del nostro cuore una capanna per accoglierlo.
Rosetta Di Bella- affamatu
Re: S.S. Natale
Rosetta Di Bella ha scritto:Perchè scegliere tra albero e presepe se si possono avere entrambi?
Il mio augurio a tutti gli amici del forum è quello di far nascere il Bambino Gesù nella nostra vita e di fare del nostro cuore una capanna per accoglierlo.
Si possono fare entrambi, ma avere ugualmente delle preferenze, degli attaccamenti più verso l'uno che l'altro...
in effetti l'albero è una tradizione prettamente pagana, il presepe è più vicino ai sentimenti cristiani; ma ci possono essere preferenze dettate soltanto dall'estetica, dal senso del bello, dai ricordi...ecc ecc...
auuguriiii
Un augurio di Buon Natale...un cenacolo poetico lo immagino ricolmo di amore per il nostro prossimo, dove la poesia possa riempire i cuori, se declamiamo con enfasi o meno non importa, ma, ciò che conta è se lo facciamo con amore, donando noi stessi...
GIANSERE- bazzicaturi
Re: S.S. Natale
BUON NATALE E BUON ANNO DA ONLUS MECENATE E LABIRINTISMO
E’ DI NUOVO NATALE
E di luci s’accende l’albero
di Natale
Gioia, attesa
Nello zig zag colorato dello scintillare
E di speranza si riempie
l’abete del mio cuore
Nel lento e santo nevicare
Gesù e Maria
Nel presepe immagino trepidare
E’ di nuovo Natale
Che il lento e santo nevicare
Riscaldi il cuore
Del fratello innocente
Dal sangue
Inerme, povero e morente
Agnello sacrificale
E’ di nuovo Natale
MASSIMILIANO BADIALI - AREZZO
E’ DI NUOVO NATALE
E di luci s’accende l’albero
di Natale
Gioia, attesa
Nello zig zag colorato dello scintillare
E di speranza si riempie
l’abete del mio cuore
Nel lento e santo nevicare
Gesù e Maria
Nel presepe immagino trepidare
E’ di nuovo Natale
Che il lento e santo nevicare
Riscaldi il cuore
Del fratello innocente
Dal sangue
Inerme, povero e morente
Agnello sacrificale
E’ di nuovo Natale
MASSIMILIANO BADIALI - AREZZO
Re: S.S. Natale
LA VERA STORIA DI BABBO NATALE
Babbo Natale, ovvero Santa Claus, ovvero San Nicola, è certamente il santo più amato e più atteso dai bambini di tutto il mondo. In questi giorni la sua effige è dovunque, sui giornali alle tivù, nei manifesti, sui gadget, ecc. Per non parlare poi delle persone travestite da Babbo Natale, che incontriamo per strada e nei negozi. Il Babbo Natale come lo vediamo noi, con l’aspetto da anziano signore bonario, sempre vestito in rosso e pericolosamente soprappeso, è una “ricostruzione” abbastanza recente e porta la data dell’inverno del 1931. Come l’attuale era un periodo di recessione e nell’America Settentrionale, per la precisione ad Atlanta, nella stanza dei bottoni di un palazzone di centoventi piani, lo stato maggiore della Coca-Cola s’interrogava su come rilanciare il consumo della mitica bevanda che anch’essa stava subendo gli effetti della recessione, per la prima volta dopo la sua nascita. La scelta su quello che noi oggi chiameremmo un creativo, cadde sul disegnatore americano Haddon Sundblom, di origini svedesi e noto come forte bevitore. A lui fu affidata la missione di creare una campagna pubblicitaria per rialzare le vendite che stavano cadendo in picchiata. Haddon Sundblom era un genio delle trovate pubblicitarie, e così si mise alla ricerca di un testimonial. La sua palese incoscienza, anche alcolica, lo portò ad una scelta quanto meno azzardata: niente meno che San Nicola, l’ex vescovo di Myra, vecchio di quasi mille anni che aveva la nomea di portar doni ai bambini. San Nicola era già stato messo in versi da Dante nel Purgatorio (XX 31-33) ed era noto agli storici perché le sue ossa furono trafugate dalla Turchia da un manipolo di marinai per poter offrire alla città di Bari un patrono che a lei mancava. La nomea di gran donatore che l’accompagnava da sempre aveva anche colpito il Nord Europa ove il nostro San Nicola vestiva per l’occasione i panni d’un folletto, ovviamente gran dispensatore di doni ai bambini. Tutto ciò non poteva non colpire la fantasia – i maligni sostengono alcolica – di Haddon Sundblom che pensò di utilizzare il grande spacciatore di doni molto prosaicamente, per risollevare le vendite e le finanze della Coca-Cola. Però lo rese quasi irriconoscibile. Lo fece scendere immediatamente dagli altari per spianargli la via ad altri più sostanziosi altari, quelli del consumismo. Poi via l’aureola, via gli abiti curiali, e via anche i verdi abiti dei folletti. Dal reparto costumi di un grande magazzino di Atlanta scovò uno strano costume bianco e rosso che sarebbe piaciuto sicuramente alla Marvel, o che forse era stato proprio disegnato su ispirazione Marvel. Ingrassò il personaggio e così conciato lo presentò allo staff dell’azienda e, l’idea piacque, sì che partì immediatamente una forte campagna pubblicitaria con l’incongruo testimonial. Anche il nome di Babbo Natale fu coniato dal nostro Haddon Sundblom.
Da allora Babbo Natale è entrato nell’immaginario collettivo, talvolta è rientrato pure nelle chiese, è sopravvissuto alla seconda guerra mondiale e a quella fredda, alla Corea, al Viet-Nam, alle due del Golfo, al terrorismo islamico e allo tsunami. È comparso da allora in tutti i calendari della Coca-Cola, ha visto pin up su Play Men (s)vestirsi dei suoi panni, nelle immagini è sempre circondato da bambini come un nonno generoso, oppure come un vecchio pedofilo. E la sua icona è divenuta troppo ingombrante, s’è sganciata dalla Coca-Cola per apparire in una miriade di film holliwoodiani, o agli angoli della strada come uomo sandwich, sì che molteplici individui gratificando la propria pulsione al travestitismo, con la scusa di far sorridere figli e nipoti, cedono alla tentazione di presentarsi come Babbo Natale portatore di doni. Ma oggi tutti i miti traballano e Babbo Natale rischia di essere travolto dall’atmosfera horror di Stephen King che già ha travolto i clown – vedi It – e di assumere un’atmosfera inquietante con l’alito puzzolente di whisky quasi a far trapelare le sue origini alcoliche ereditate da Haddon Sundblom.
Vittorio Baccelli
Babbo Natale, ovvero Santa Claus, ovvero San Nicola, è certamente il santo più amato e più atteso dai bambini di tutto il mondo. In questi giorni la sua effige è dovunque, sui giornali alle tivù, nei manifesti, sui gadget, ecc. Per non parlare poi delle persone travestite da Babbo Natale, che incontriamo per strada e nei negozi. Il Babbo Natale come lo vediamo noi, con l’aspetto da anziano signore bonario, sempre vestito in rosso e pericolosamente soprappeso, è una “ricostruzione” abbastanza recente e porta la data dell’inverno del 1931. Come l’attuale era un periodo di recessione e nell’America Settentrionale, per la precisione ad Atlanta, nella stanza dei bottoni di un palazzone di centoventi piani, lo stato maggiore della Coca-Cola s’interrogava su come rilanciare il consumo della mitica bevanda che anch’essa stava subendo gli effetti della recessione, per la prima volta dopo la sua nascita. La scelta su quello che noi oggi chiameremmo un creativo, cadde sul disegnatore americano Haddon Sundblom, di origini svedesi e noto come forte bevitore. A lui fu affidata la missione di creare una campagna pubblicitaria per rialzare le vendite che stavano cadendo in picchiata. Haddon Sundblom era un genio delle trovate pubblicitarie, e così si mise alla ricerca di un testimonial. La sua palese incoscienza, anche alcolica, lo portò ad una scelta quanto meno azzardata: niente meno che San Nicola, l’ex vescovo di Myra, vecchio di quasi mille anni che aveva la nomea di portar doni ai bambini. San Nicola era già stato messo in versi da Dante nel Purgatorio (XX 31-33) ed era noto agli storici perché le sue ossa furono trafugate dalla Turchia da un manipolo di marinai per poter offrire alla città di Bari un patrono che a lei mancava. La nomea di gran donatore che l’accompagnava da sempre aveva anche colpito il Nord Europa ove il nostro San Nicola vestiva per l’occasione i panni d’un folletto, ovviamente gran dispensatore di doni ai bambini. Tutto ciò non poteva non colpire la fantasia – i maligni sostengono alcolica – di Haddon Sundblom che pensò di utilizzare il grande spacciatore di doni molto prosaicamente, per risollevare le vendite e le finanze della Coca-Cola. Però lo rese quasi irriconoscibile. Lo fece scendere immediatamente dagli altari per spianargli la via ad altri più sostanziosi altari, quelli del consumismo. Poi via l’aureola, via gli abiti curiali, e via anche i verdi abiti dei folletti. Dal reparto costumi di un grande magazzino di Atlanta scovò uno strano costume bianco e rosso che sarebbe piaciuto sicuramente alla Marvel, o che forse era stato proprio disegnato su ispirazione Marvel. Ingrassò il personaggio e così conciato lo presentò allo staff dell’azienda e, l’idea piacque, sì che partì immediatamente una forte campagna pubblicitaria con l’incongruo testimonial. Anche il nome di Babbo Natale fu coniato dal nostro Haddon Sundblom.
Da allora Babbo Natale è entrato nell’immaginario collettivo, talvolta è rientrato pure nelle chiese, è sopravvissuto alla seconda guerra mondiale e a quella fredda, alla Corea, al Viet-Nam, alle due del Golfo, al terrorismo islamico e allo tsunami. È comparso da allora in tutti i calendari della Coca-Cola, ha visto pin up su Play Men (s)vestirsi dei suoi panni, nelle immagini è sempre circondato da bambini come un nonno generoso, oppure come un vecchio pedofilo. E la sua icona è divenuta troppo ingombrante, s’è sganciata dalla Coca-Cola per apparire in una miriade di film holliwoodiani, o agli angoli della strada come uomo sandwich, sì che molteplici individui gratificando la propria pulsione al travestitismo, con la scusa di far sorridere figli e nipoti, cedono alla tentazione di presentarsi come Babbo Natale portatore di doni. Ma oggi tutti i miti traballano e Babbo Natale rischia di essere travolto dall’atmosfera horror di Stephen King che già ha travolto i clown – vedi It – e di assumere un’atmosfera inquietante con l’alito puzzolente di whisky quasi a far trapelare le sue origini alcoliche ereditate da Haddon Sundblom.
Vittorio Baccelli
RICORDU DI NATALI
Oggi è quasi tutto business: vetrine illuminate, regali sotto l'albero, festa, panettone, spumante, auguri, gioco di carte e tanto vuoto; ma una volta, quando tutto questo non c'era, il Natale era vissuto diversamente, con spirito cristiano di preghiera, con la cancellazione dei vecchi rancori in nome del Bambinello che stava nascendo, al freddo, in una stalla, su una mangiatoia, povero, per regalarci, nella sua umiltà, l'amore di Dio e il suo perdono. Era un grande messaggio di fede che veniva tramandato da generazione in generazione. Quella notte tutto avveniva in trepidante attesa nella consapevolezza che si stava avverando un evento prodigioso, e ci si preparava a quell'evento per giorni, perché...
'Nta 'n tempu assai luntanu 'na stidda brillò 'n celu
stinnennu 'nta la Terra lu so' argintatu velu,
pusò supra 'na stadda la so' lucenti testa,
poi, cu la cuda a l'aria, purtò 'na leta festa;
infatti idda fu granni pi l'omini chiù puri,
pirch'intra di 'dda stadda nasceva lu Signuri...
Merumaru lu ciaramiddaru
lassa lu munti, lu so' riparu;
pi ci sunari li noti soi,
cerca la 'rutta , lu sceccu, lu voi;
pi ci sunari 'n sonu divinu,
cerca Giuseppi, Maria, lu Bamminu...
E di luntanu a l'aria si spanneva
lu sonu duci di li ciarameddi,
e 'n frufruliari di nichitti beddi
pareva l'ecu ca ci arrispunneva.
Tuttu era 'n festa vaneddi vaneddi,
ogni casuzza di luci luceva,
ogni rancuri 'dda notti mureva,
li cori aprevunu li so' canceddi.
Si fistiggiava lu Santu Natali
cu 'n trimulizzu e 'na frevi d'amuri,
mentri la paci rignava suvrana:
dintra a 'sta magica notti spiciali
stava nascennu lu nostru Signuri!
'N'avò di mamma s'isava luntana.
Buon Natale e Buon Anno a tutti gli anposdini e a tutti gli amici del forum!
'Nta 'n tempu assai luntanu 'na stidda brillò 'n celu
stinnennu 'nta la Terra lu so' argintatu velu,
pusò supra 'na stadda la so' lucenti testa,
poi, cu la cuda a l'aria, purtò 'na leta festa;
infatti idda fu granni pi l'omini chiù puri,
pirch'intra di 'dda stadda nasceva lu Signuri...
Merumaru lu ciaramiddaru
lassa lu munti, lu so' riparu;
pi ci sunari li noti soi,
cerca la 'rutta , lu sceccu, lu voi;
pi ci sunari 'n sonu divinu,
cerca Giuseppi, Maria, lu Bamminu...
E di luntanu a l'aria si spanneva
lu sonu duci di li ciarameddi,
e 'n frufruliari di nichitti beddi
pareva l'ecu ca ci arrispunneva.
Tuttu era 'n festa vaneddi vaneddi,
ogni casuzza di luci luceva,
ogni rancuri 'dda notti mureva,
li cori aprevunu li so' canceddi.
Si fistiggiava lu Santu Natali
cu 'n trimulizzu e 'na frevi d'amuri,
mentri la paci rignava suvrana:
dintra a 'sta magica notti spiciali
stava nascennu lu nostru Signuri!
'N'avò di mamma s'isava luntana.
Buon Natale e Buon Anno a tutti gli anposdini e a tutti gli amici del forum!
Buone Feste
Ricordando il sacro speco a Subiaco, meta del pellegrinaggio degli Anposdini, 80 anni dopo quello di Giuseppe Ungaretti, che con la pace, trovò anche la conversione, Auguro a Tutti Buon Natale e un prospero 2009.
Pippo
Pippo
pippo di noto- frischeru
Re: S.S. Natale
A voi tutti e ai vostri cari, il mio più sincero augurio di un armonioso e sereno Santo Natale.
Con affetto e stima.
Gero Miceli
::
Con affetto e stima.
Gero Miceli
::
Re: S.S. Natale
OFFICIAL WEB SITE PAOLO VISCONTI
Natale… Mistero di un Dio che si fa ultimo…
perché nessun ultimo si senta più solo!
AUGURI DI UN SANTO NATALE
www.paolovisconti.it www.paolovisconti.eu
Natale… Mistero di un Dio che si fa ultimo…
perché nessun ultimo si senta più solo!
AUGURI DI UN SANTO NATALE
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SANTO NATALE
L'avvento che abbiamo trascorso in queste quattro settimane è servito a prepararci nella meditazione,nella preghiera e nel silenzio del nostro intimo ad un'evento eccezionale : La venuta del Messia Gesu' Salvatore del Mondo, nostro Padre Misericordioso , amico e fratello , che CI AMA PROFONDAMENTE e desidera la salvezza della nostra anima. Siamo preparati ad accoglierlo ? Direi di no visto che siamo peccatori ed il mondo ha perso tutti suoi valori, tutti siamo disorientati, ma sono sicuro che lo Spirito Santo interverrà ad accrescere la nostra fede e inviare nuovi apostoli in questo terzo millennio : Auguri di un Santo Natale et Felice Anno 2009 da parte di Pippo La Delfa
Vi dedico, PARZIALMENTE una poesia dei secoli scorsi.
Arrisbigghiati Pasturi
tu ca dormi à la campia
or ch'e natu lu missia.
ritornello
Ora pasturi nun durmiri cchiù
0ra ch'e natu 'u Banmminu Gesù.
Vi dedico, PARZIALMENTE una poesia dei secoli scorsi.
Arrisbigghiati Pasturi
tu ca dormi à la campia
or ch'e natu lu missia.
ritornello
Ora pasturi nun durmiri cchiù
0ra ch'e natu 'u Banmminu Gesù.
Re: S.S. Natale
Antonino Magrì ha scritto: con la cancellazione dei vecchi rancori in nome del Bambinello che stava nascendo, al freddo, in una stalla, su una mangiatoia, povero, per regalarci, nella sua umiltà, l'amore di Dio e il suo perdono. Era un grande messaggio di fede che veniva tramandato da generazione in generazione.
Giuseppe La Delfa ha scritto:Siamo preparati ad accoglierlo ? Direi di no visto che siamo peccatori ed il mondo ha perso tutti suoi valori, tutti siamo disorientati, ma sono sicuro che lo Spirito Santo interverrà ad accrescere la nostra fede e inviare nuovi apostoli in questo terzo millennio : Auguri di un Santo Natale et Felice Anno 2009 da parte di Pippo La Delfa
Prendo spunto dagli Auguri dei nostri rappresentanti regionali, per esprimere il mio pensiero augurale!
Dice giusto Pippo, che nel mondo di oggi non si è tutti pronti ad accogliere la luce di Cristo; ciò risulta evidente dalla perdita dei valori come dice e ovviamente guardiamo in generale a tutta l'umanità... ;
giusto anche a mio avviso vivere il Natale, ancor più che nel quotidiano, con la cancellazione di vecchi rancori ... o nuove e inattese gelosie, e ben lungi dunque dal rimarcare eventuali mancanze od offese subite, addirittura spingendoci ad evidenziare, che poco comprendiamo il messaggio di Gesù.
Il Natale è accogliere la nuova Luce di Gesù che rinasce per noi ... cerchiamo di essere luce noi stessi porgendo solo parole che illuminino ognuno di noi... il resto è tutto effimero!
BUON NATALE
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