L'EPIFANIA

**Alfonso Chiaromonte** Ven 2 Gen 2009 - 16:31

L'Epifania, dal greco epifànea, significa manifestazione. Non conoscendosi la data della nascita di Gesù, era sta scelta quella del suo battesimo nel Giordano, che, essendo la prima manifestazioine divina, diede nome alla festa.
L'Epifania è una festa d'inizio d'anno ed è collegata con il Natale. Nell'ambito della religione mitriaca, il 6 gennaio si festeggia la venuta dei Magi, sacerdoti persiani, e la Chiesa di Roma conclude in questo modo il ciclo natalizio, dedicando questo giorno all'adorazione dei Re Magi.
L'usanza dei doni è tipica di tale festa e da essa prende vita la personificazione della Befana.
Questo personaggio ci viene proprio dalla mentalità del popolo che simboleggia la festa con i suoi riti e i suoi significati creandone il relativo personaggio: così è avvenuto anche per Babbo Natale, Carnevale, La quaresima, etc.
La Befana è una specie di fata o strega e quindi benefica, ma talvolta anche malefica. Ai bambini buoni porta dolci e giocattoli... e a quelli cattivi solo carboni. Che fosse immaginata come uin essere del mondo infero è provato dalle incisioni del Pinelli, che ce la presentano sempre con il volto coperto da una maschera nera o con un fazzolettone nero legato sulla testa. Per i bambini essa è dispensatrice di regali di cui essi svegliandosi, troveranno piena la calza esposta la notte, a tale scopo. Ai doni alludono sempre le pasquelle, cioè le canzoni che nelel Marche e in Abruzzo gruppi di giovani sogliono ripetere davanti alle case, la notte dell'Epifania, incominciando con la rievocazione della venuta dei Magi e finendo con la richiesta dei doni tradizionali (uova, salsicce etc...): "Siamo gente non ritrosa - prenderemo anche un'agnella".oppure: "Ssci mme date anche n' pregiutto - ci ho un compagno tanto ghiotto, - pure l'osso se rosiccheria - viva Pasqua e Befania".
Anche in Toscana hanno avuto notevole importanza le befanate, divisibili in due specie: le befanate sacre che hanno per argomento l'adorazione dei Magi e le befanate profane, che oltre agli auguri e alla richiesta delle mance, fanno una descrizione grottesca della Befana.
L'Epifania segna anche l'inizio del Carnevale: in Sicilia corre il proverbio: Per i tre Re - tutti olè.nche a carattere carnevalesco: una gazarra indiavolata di giovani, nella notte della vigilia, con fischietti ed altri strumenti con scherzi piuttosto arditi, ammessi soltonto perché "di carnevale ogni scherzo vale".