Turiddu Bella

Sono socia ANPOSDI e come tale
Ti faccio pervenire ciò che mi ha scritto la Poetessa Flora Restivo presente al Convegno di primavera ANPOSDI l'ultima sera, mi farebbe piacere avere sull'argomento altri pareri da poeti partecipanti


Ieri sera, in una sala gremita e interessata, il prof. Di Marco ha fatto una attenta, affettuosa, incisiva e commovente indagine sulla figura letteraria e umana del tuo caro papà Turiddu Bella, evidenziandone ogni peculiarità che ne riguardasse la poetica, il suo amore per ciò che faceva, il suo essere persona di grande spessore umano e morale cui la poesia si posava con ali d'oro a completamento di una unicità di cui si avverte la mancanza.
In tutti noi, che acoltavamo, si è trasmessa una grande emozione e un forte sentimento di vicinanza ad un artista che molti, come me,non hanno mai avuto l'onore di conoscere se non di fama. L'appassionato e mirato intervento è stato concluso, dopo che l'uditorio aveva ascoltato in un consapevole e interessato silenzio, con la lettura di una bellissima e delicata poesia,offerta alla sua sposa,e tua mamma, ricca di accenti tenerissimi e di intime atmosfere che ci hanno coinvolto e spinti a coronare con un lungo e partecipe applauso un intervento sentito, pieno di affetto e molto accurato.

Io non l'ho conosciuto, ma altri nostri forumisti, credo di si ...

Io l'ho conosciuto, tanti anni fa, nel Centro Culturale Antonino Bulla di Catania che aveva sede a Canalicchio. Mi ricordo che una sera, insieme ad altri poeti, abbiamo fatto una passeggiata , mi pare a Trecastagni. Era persona affabile e piacevolissima, ci parlava, fra l'altro, di una sua casa a Fontanebianche, mi pare ci fosse anche la moglie quella sera. Smisurato il suo amore per la poesia e la Sicilia.
Un caro saluto.

Manco io l’ho conosciuto, cara Maria, e non ero nemmeno al convegno primaverile e non sono nemmeno socio Anposdi (e forse non era nemmeno quella volta lì).
Ma ho letto diversi suoi componimenti e poemetti e versi, ed ho ascoltato i suoi duetti (dalla voce di Turiddu il poeta e di Orazio il cantastorie, nelle edizioni musicali, o nelle rappresentazioni, troppo poche, che qualche tv siciliana ne fa).
Epperò, da semplice lettore ed estimatore, ho sempre particolarmente apprezzato la teatralità e l’allegria che sbummica da molte di quelle opere allegracori.
Allegria che genera allegria e che mi ha condotto ad amarlo ed imitarlo.
E, certo che ne sorrida anche lui, ho voluto ringraziarlo così.
Un abbraccio.


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Turiddu Bella ed Orazio Strano.
Poeti e cantastorie di una Sicilia che fu e che ancora sarà.
Perché un popolo senza memoria non ha futuro.
A Turiddu Bella ed Orazio Strano,siciliani, e ad ogni altro siciliano di cui la Sicilia è fiera.
A ciò che siamo stati ed a ciò che, grazie a tutti loro, saremo.

Paradisìculi
I
Madonna Santa, e dove accapitai!
Ma veru morti siamo? E comu fu!
Ma tu chi dici, 'mpari, e quannu mai,
ora mi sveglio e nun ci penzu cchiù.
Talìa quanti cristiani… e che sorriso…
ma dove siamo, vero in Paradiso?
II
"Che siate i benvenuti, oh voi che entrate."
Sintisti? L'angiuliddo ci parlò.
Però, chi beddu postu, pare estate
e invece delle spiagge coi popò
qui la filicità si fa puisia
e ti solleva d'ogni camurrìa.
III
Scusasse, signor Angelo, appermette,
che sono morto per la prima volta
e non mi arrendo conto, ma alle sette
ciavèvo appuntamento di raccolta.
Visto che sono ormai defunto fu
chi ffà, ci dicu ca nun scinnu cchiù?
IV
Nun c'è necessità, certu, evidente,
che l'aldiquà non è como allo stretto,
un ferribbotto e acchiani in continente.
Cumpari, ddà l'avìvimu di 'mpetto
ma qua, fermi 'nta ll'aria e chiddi sutta,
pi scìnniri ci voli cu n'ammutta.
V
Caminamu, cumpari, in quel corticchio
c'è genti ca mi appare assai cuntenta
tutta 'nfuddata sotto al piripicchio.
Talìa, cumpari, chi mi rappresenta?
Turiddu Bella con Orazio Strano?
Ma quello è il Paradiso siciliano!
VI
Curri, cumpari, curri, sono loro
grandi poeti e cantastori edotti
talìa, cu l'angiuliddi tutti in coro
càntanu e s'assicutanu a strambotti…
lo so, sestine sono, si, lo so,
e fu Turiddu che le assestinò.
VII
Ma penza tu, ca fanu ancora scena…
Orazio Strano cu Turiddu Bella…
me l'assa affigurato appena appena,
e Oraziu senza cchiù la carruzzella…
chi ssu cuntenti, ci attraspare tutta,
pirchì 'nsocchi si mancia poi s'arrutta.
VIII
"Chi cosa è la donna", t'arricordi?
"Turi Giulianu", "Lu siparatista",
tutti i duetti, si, di quei premordi
ca pi tantanni funu in bellavista…
Turiddu Bella con Orazio Strano
e il caro, antico "munnu" siciliano,
IX
di quannu la tivvù mancu arrunzava
ed il pueta assieme al cantastorie
firriava di continuu e la cuntava
attramandando i fatti e le memorie
cu 'na tilivisioni fatta a mano…
Turiddu Bella con Orazio Strano.
X
Genti cu l'attribbuti allittirati,
caru cumpari, allegra cori e menti,
genti ca piddovunque funno stati
ancora strati strati si nni senti.
Avirni, di ssa 'ntisa, appena appena,
ascùtali, cumpà, talìa ssa scena.
XI
Turiddu appunta supra un calapino
e in un nìvulo tunno s'arrinsacca,
Oraziu, tanticchiedda cchiù a pinnino,
afferra l'arpa a n'angiuliddu e attacca,
Turiddu parti cu na fantasìa
e Diu ca s'arricrìa.

Ringrazio Rosetta e Giò per il ricordo di mio padre, affettuoso, anche se diverso, quasi nostalgico l'uno, Allegro e scanzonato l'altro, e mi conforta il pensiero che sia ancora riconosciuto il valore artistico ma soratutto umano di Turiddu, ricordo che ho tenuto vivo fin dalla sua morte con il Trofeo di poesia popolare Turiddu bella giunto al 19° anno e l'istituzione del Centro Studi Di tradizioni popolari Turiddu Bella che opera a Siracusa e in rete con il sito www.cstb.it , che invito a visitare; anzi chiedo a Giò di mandare al blog del sito la sua bellissima poesia dedicata al binomio Bella Strano, scritta nello stile e con la sottile ironia simile alle composizioni di Bella.
Ringrazio anche Flavia che ci ospita nel suo blog ma so che partecipa anche nel blog del cstb.

Cara Maria, come ben sai ho conosciuto tuo padre nelle notti poetiche di MANGHISI, anzi per qualche anno di fila siamo stati seduti uno accanto all'altro compresa te ,a scambiarci impressioni e giudizi e alla fine ,una cena a base di olive, vino e schiaccatelle di casa ,nella tenuta estiva del poeta MALERBA e negli anni precedenti nella villa del preside Corrado Papa. Ho avuto il piacere di vederlo insieme al grande Ignazio Buttitta amici per la pelle. In quella occasione Buttitta mi premiò, era di giuria assieme al tuo illustre padre a Catania presso il Palazzo Biscari. Direi un ricordo di entrambi indimenticabile. Pippo

caro Pippo conosco le tue dimostrazioni di amicizia nei confronti miei e di mio padre; purtroppo mi dispiace che per i tuoi molteplici impegni non puoi esserci vicino nelle nostre attività pur essendo pur essendo nella stessa citrtà. un abbraccio

CARA MARIA, sto coronando spero un mio sogno e realizzando anche un progetto importante. Dopo, tornerò con voi tutti. Un abbraccio Pippo