Poesia HAIKU

Mi sono avvicinata alla lettura dell'haiku, con il libro di Vittoria Arena:

Perde il volo
la piccola rondine
risuona grido

Innamorati
siamo fatti per stare
sempre insieme

l'Haiku è composto da tre versi rispettivamente di 5,7,5 sillabe

approfondiamo meglio :

http://www.poesia-creativa.it/comporre_haiku.htm

Nelle poesie Haiku, le sillabe si contano come in grammatica o si considerano come per la metrica dei versi?

A Flavia , ca ci ‘nteressa l’haiku, ci dedico un tanka, ca è parente stretto e maggiore dell’haiku (metricamente, un 5.7.5./ 7.7) nel quale le due parti dovrebbero essere in qualche modo contrastanti (io ci provo e nei primi tre versi dico che la metrica è un fastidio ed un impiccio, e nei rimanenti affermo che il metro è nettare dell’anima).
Un tanka poi, come un haiku, dovrebbe contenere sempre (regola giapponese fu) un riferimento alla natura (e iu ci ‘ntrummai la naturalizza di na testa di mulu).
Poi, c’è puru ca più tanka messi insieme, così come più haiku, costituiscono un renga.
Ma questa è un’altra storia.
E questo è il tanka che parla di metrica.
Senza titolo.
.
Metrica gnugna
tosta testa di mulu
ca mi ncutugna
.
spaparanzata a metru
vettuvaglia dill'arma

io mi chiedevo se nelle poesie Haiku, le sillabe si contano come in grammatica o se si considerano come per la metrica dei versi?

E' la metrica, a comandare, e non la grammatica.
E come nel regale endecasillabo, gli accenti sono variabili ma mai arbitrari.
Ed è indispensabile che l'ultimo accento cada sempre sulla penultina sillaba, o sull'ultima (la decima) se tronca.
E ce stanno le elisioni che accorpano e le dieresi c'allongano il numero delle sillabe.
Ma questo è tema delle lezioni di metrica e me sa che se continuo me dovrai rispostare dellà.

ma dei versi su trascritti che mi dici? Li trovi giusti? Corretti?

Non sono un mètre a penser della metrica ennemmanco il tenutario della contabilità sillàbica, ma ho delle convinzioni che mi derivano da una frequentazione attiva e passiva di molte tipologie di metro.
E allora ti posso dire che, secondo la metrica, il verso "non è detto ciò" è fisicamente di cinque sillabe, ma metricamente di sei (idealmente, il verso continua dopo l'ultimo accento, come stu versu martogliano "è tantu grossa ca lu premiu è tò" è un endecasillabo che alle dieci sillabe grammaticali ne aggiunge idealmente una undicesima, metrica).
Questa è regola-metrica-fondamentale-sinequanon!
Senza la quale non si può parlare di metrica, ma solo di individuale sentire.
Uno degli haiku più famosi
Nel vecchio stagno
una rana si tuffa
rumore d'acqua
conferma che anche per gli haiku vale questa regola.
Poi, posso affermare con sicurezza di non aver mai letto un libro di regole metriche giapponesi ecchepperciò ciò che vale per padre Dante potrebbe non aver valore al sol levante.

Confermo quanto asserisce l'amico Giò: le sillabe si contano seguendo le regole metriche, non quelle grammaticali. Un link che spiega bene quest'antica forma artistica l'ho dato sopra .