Santy813

Benvenuta Santina sul nostro Forum ... che da adesso è anche il tuo Spazio Web :-))) .... parlaci di te ... mi piacerebbe pure ci parlassi del luogo dove vivi, Barrafranca in provincia di Enna ... sono sicura che è un centro ricco di arte storia e fascino .... puoi ragalarci anche qualche immagine?

Ti aspettiamo! ....

Grazie a voi tutti per il caloroso benvenuto . Sarò lieta di condividere con voi le mie esperienze culturali e non solo. Il paese in cui abito è Barrafranca, un piccolo centro in provincia di Enna dove si vive grazie al commercio e all'agricoltura, si parla ancora quasi sempre in dialetto e si vive in maniera semplice. A presto!

Auguri per tuo Compleanno. Pippo

Grazie a tutti per gli auguri

Ahimè mi sono accorta solo adesso che non navigo in questo bellissimo forum da molto tempo... presa da troppi impegni di vario genere, dal lavoro ai pannolini

Ho dato un'occhiata in giro, è tutto molto interessante, soprattutto le sezioni nelle quali è possibile inserire le proprie opere per sottoporle ai commenti dei forumisti e le sezioni dedicate al dibattito sulla nostra bella lingua siciliana.

Io posso parlarvi della mia città, o meglio del mio paesino, Barrafranca in provincia di Enna. E' un paese in crescita, negli ultimi anni la popolazione è aumentata anche grazie al rientro di molti emigrati. E' una località tranquilla, a pochi chilometri dalla Villa Romana di Piazza Armerina e dagli scavi di Morgantina.
Si parla prevalentemente in siciliano, anche in situazioni quasi "formali": durante l'omelia, in classe, dal medico, negli uffici. Tra amici e familiari, poi, è raro trovare qualcuno che parli sono in italiano. E' una varietà di siciliano per molti aspetti diversa dagli altri, leggendo alcune poesie di autori messinesi, catanesi, trapanesi riscontro molte differenze nel lessico e nella morfologia.

A presto, è un po' tardi...

Santina

santy813 ha scritto:.. presa da troppi impegni di vario genere, dal lavoro ai pannolini

Si parla prevalentemente in siciliano, anche in situazioni quasi "formali": durante l'omelia, in classe, dal medico, negli uffici. Tra amici e familiari, poi, è raro trovare qualcuno che parli sono in italiano. E' una varietà di siciliano per molti aspetti diversa dagli altri, .

Santina

Ma veramente ?!? ... Ma l'omelia è in italiano ?!?!

Parli di pannolini... sei già mamma così giovane? ... Maschietto o femminuccia? :-))

La messa è in italiano e ufficialmente lo è anche l'omelia, ma mentre il parroco predica usa più espressioni in siciliano che in italiano, per essere più diretto con i fedeli, sicuramente tutti capirebbero anche l'italiano ma con l'espressione in siciliano è come se si entrasse più in confidenza, come se si parlasse ad un amico... quindi durante l'omelia spesso i preti parlano in siciliano.
Molte tradizioni, inoltre, vengono indicate con il nome originario in siciliano. Per esempio "U trunu" cioè la processione del Crocifisso la sera del Venerdì Santo. Il termine indica "il trono" di Cristo, infatti la croce è montata su un sfera (che rappresenta il mondo) ricoperta di "scocche" (coccarde) donate dai devoti.
C'è una lunga storia dietro a questa processione: la statua lingea del crocifisso venne rinvenuta per caso nel XVII secolo da un contadino che arava il proprio terreno. Quando l'aratro s'inceppo egli notò un anello di ferro conficcato nel terreno e scavando trovò la statua del crocifisso che oggi veneriamo con attorno dei ceri miracolosamente accesi!!! Il S.S. Crocifisso è molto venerato, tutto il paese è molto devoto e la baldoria che spesso si crea durante la processione è indice di tale impeto religioso, anche se spesso viene fraintesa e mal giudicata. Vi lascio qualche foto :-)

Grazie Santina, ti aspettiamo ancora per altre notizie