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SOQQUADRO - Pagina 2 Empty Soqquadro Factory

Messaggio  marina zatta Mar 25 Mag 2010 - 23:07

Sabato 5 giugno 2010 si inaugura alle ore 17.30 presso la galleria Metamorfosi in Piazza Antonio Fontanesi 5/A a Reggio Emilia, la mostra Soqquadro Factory degli artisti Simone Boscolo, Francesco Granelli, Mana Greco, Irene Guerra, Valentina Majer, Giovanni Mangiacapra, Andrea Mercedes Melocco, Cristina Messora, Patrizia Rampazzo, Andrea Scacciotti, Manuela Scannavini, Gloria Tranchida. La mostra esplora un percorso sull’arte astratta ed informale, stilemi artistici a cui l’associazione Soqquadro è fortemente legata.

Soqquadro
Presenta
Soqquadro Factory

Mostra collettiva
DURATA: dal 5 al 26 giugno 2010
INAUGURAZIONE: sabato 5 giugno ore 17.30
ORARI: martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 10.00/13.00 e 16.00/20.00
LUOGO: galleria Metamorfosi
INDIRIZZO: Piazza Antonio Fontanesi 5/A – Reggio Emilia
CURATRICE: MARINA ZATTA
INFO: tel. 0522.1710432, cell. 333.7330045
@mail: soqquadro@interfree.itinfo@galleriametamorfosi.it
www.soqquadro.euwww.artemetamorfosi.it

Nel dizionario Zingaretti alla parola Soqquadro leggiamo: Confusione, scompiglio, grande disordine. La nostra associazione non è stata chiamata così a caso; effettivamente noi vogliamo non seguire le regole del mercato dell’arte, ma aprire i nostri spazi ad esposizioni di artisti nuovi ed innovativi, mescolare arte, cultura e sociale, annullare i confini tra le diverse arti ed i diversi linguaggi del pensiero. Vogliamo mettere a Soqquadro le regole dogmatiche che disciplinano la cultura chiudendola negli spazi a volte angusti che si formano nelle accademie, nelle università, nel mercato, nelle fiere d’arte, nei musei. Gli artisti di Soqquadro hanno spesso affrontato sfide espressive che esulavano dal loro campo ed invadevano quello del confronto sociale.
In questa mostra, realizzata con la collaborazione della galleria Metamorfosi, Soqquadro espone dodici tra i suoi artisti più rappresentativi, diversi tra loro per tecnica e impronta artistica, ma tutti uniti dalla ricerca stilistica ispirata all’arte astratta ed informale. L’astratto e l’informale sono le tecniche che maggiormente possono rappresentare una visione del mondo “sovversiva”, desiderosa di cambiare le regole per immaginare un mondo nuovo.

Di Simone Boscolo il critico Davide Corsetti ci dice: “Nelle opere di Boscolo soggiace quel significato altro proprio delle opere d’arte percepito attraverso efficaci figure simboliche che dialogano tra loro integrandosi alla fotografia, alla parola scritta, al segno ed al di-segno. Attraverso le più recenti opere di Boscolo veniamo trascinati in una suggestiva parata di fantasmi, in un reportage di un mondo di memorie estinte, la cui traccia è visibile quasi solamente nei musei etnografici o nelle collezioni di qualche appassionato di cultura contadina.”

Francesco Granelli affronta diversi stili, tutti rivolti alla rappresentazione formale dell’immagine e dell’immaginario; disegni, caricature, sculture e soprattutto oli su tela; in questi ultimi prevalgono i colori caldi del rosso e del giallo miscelati direttamente sulla tela opportunamente preparata con una miscela personale; i colori sono disposti con pennellate brevi ma violente; l’incontro fra i colori – così diversi tra loro in senso cromatico – deve rappresentare l’incrocio tra le diversità e le conoscenze; ogni opera si deve risolvere in brevissimo tempo (action painting) altrimenti perde il contatto con l’estro conduttore perché, come diceva Kris, “l’artista non rappresenta la natura, né la imita, ma la crea di nuovo”

Del suo lavoro Mana Greco ci dice: Arte ed Arte cognitiva convivono e si alternano nella mia ricerca influenzandosi e contaminando l'una il risultato dell'altra. Credo molto nella condivisione e nella trasmissione dell'espressione artistica, per questo insegno quello che so di sapere, e continuo a stupirmi ammirando il lavoro dei maestri e degli studenti. Questa mia curiosità mi porta ad estendere il raggio d'azione e mi aiuta a non omologarmi,tutto ciò rende il mio lavoro la mia vita. La Pittura, la Grafica e la Fotografia sono le direzioni in cui mi muovo, tre aree visive che spesso convivono nella realizzazione di un progetto. Tutto ciò che è atto alla divulgazione dell'arte e al valore estetico che questa aggiunge alla vita, mi riguarda.

Irene Guerra presenta il lavoro Aytos opsis e così lo descive: “guardare se stessi con i propri occhi. conoscere il corpo, un desiderio ambivalente che oscilla tra la curiosità e l’inquietudine, la repulsione. Questo è il tema che mi sono proposta di affrontare, partendo da immagini di reperti anatomici, attraverso i mezzi grafici ed il disegno la materia organica viene trasfigurata fino a diventare sostanza impalpabile”.

Del suo lavoro Valentina Majer ci dice: “Ho sempre avuto attrazione e fascino per il mondo urbanizzato; per il senso di solitudine come di alienazione e soffocamento delle grandi città e per il sentimento malinconico frutto di una ricerca di identità proprio dei luoghi di periferia. Scoprendo il fenomeno dei graffitisti degli anni '80, quale Basquiat, ho realizzato numerosi disegni dove il graffito viene "legittimamente" trasportato su carta e posto così all'attenzione del pubblico. La mia serie di tele sentono senz'altro l'influenza di Rotella, ma mantengono viva l'esigenza di una superficie pittorica, "piacevole" allo sguardo, una ricerca di fondere immagine, lettera e colore quasi per trovare un ordine e una nuova categoria di bellezza.

La pittura di Giovanni Mangiacapra è materia viva, pulsante, organica: il corpo fluido della pittura che scorre sulla tela, sospinta da una passione incontenibile, ritrova la sua anima nella luce che penetra nei pigmenti e svela profondità inaspettate. L’artista aggredisce la tela con impulsività, stende il colore con robuste pennellate che lasciano la superficie ruvida, fitta di concavità e sporgenze come il terreno appena arato, ma pronto ad accogliere il seme della vita. I suoi dipinti informali sono paesaggi interiori: nelle rughe, nei cretti, nelle increspature della superficie pittorica si intuiscono le pieghe dell’anima, le sue ferite e le sue angosce più segrete.

Andrea Mercedes Melocco propone in questa mostra una delle sue silhouette in legno, presenze nere di forte impatto visivo e di altrettanto forte potere evocativo. Non ritratti, non fotografie: piuttosto l’essenza vera delle persone, quella che si rivela solo controluce, solo a occhi chiusi. A completare la sua presenza espositiva troviamo anche due TOTEM: assi di legno fortemente incise e destinate all'abbandono riprendono vita. Un minuzioso e lunghissimo lavoro, guidato da uno sguardo che va oltre l'immediatezza, risarcisce le loro ferite aperte. Le vene e le arterie riprendono vita e accolgono segni in metallo o in pietra che formano pentagrammi simbolici su cui si modulano intense visioni interiori.

Cristina Messora Predilige una tecnica povera, utilizzando supporti di carta su cui interviene con materiali diversi, lasciando lievitare figure evanescenti, glabre, che recano le linee sommarie dell’indeterminatezza geometrica, evocate da una profonda riflessione interiore. Tale linguaggio le consente di esternare l’urgenza espressiva della propria sensibilità, seguendo sensazioni ed idee immediate, dove la sostanza oleosa è colore, luce e forse sogno. Queste emozioni residue dunque non sono altro che l’essenza distillata della propria emotività, la ricerca personale e continua di un equilibrio ancora lontano tra realtà ed immaginazione.

Nell’illustrare il suo lavoro, Patrizia Rampazzo ci dice: ““L'urgenza della levata... Qui il gesto artistico sembra costituirsi proprio a partire da un processo intestino volto a recuperare e riplasmare materiali, per così dire atavici e genera una forma particolare di oblio, ci si dimentica della velocità e ci si cala in una sorta di dimensione altra. Tutte queste opere sono costituite essenzialmente da linee al lavoro: orizzontali (naviganti), verticali (montagne), ascensione di linee orizzontali (dimore). Un po' come dire che il verticale (natura ed essenza della levata) si può costituire dalle stratificazioni dell'orizzontale. Senso della levata.”

Sulle opere di Andrea Scacciotti, Salvatore Misseri commenta: In CROCIFISSIONE l’opera va oltre gli schemi: l'oro che si scioglie non è tensione verso il puro e il bello, bensì melma dilagante che tutto ghermisce: sola, palpabile isola, il sangue delle sofferenze e delle ingiustizie, che l'inganno delle apparenze non riesce a sommergere e nascondere. Sull'opera CONSCIO E SUBCONSCIO: capillari, vene, arterie...lo spirito fluisce da un nodo all'altro pensando che lo sbocco è autentico. Ma non c'è adrenalina bastante a percorrere i misteriosi meandri, a sgusciare dal labirinto di meccanismi perversi: la luce all'esterno, è un'illusione. Infine, sull'opera LUCE DAL BUIO, scrive: Che buio, quaggiù! Nel baratro orrendo, timori repressi, speranze negate, attento, tu stai: la mente è lassù. Dall'alto la luce promette speranze di sbarre divelte, di libero volo per limpidi cieli. Ma il raggio di luce che penetra, rifiuta l'abisso ritorna nell'etere vivo.

Manuela Scannavini espone, tra gli altri, l’opera L’Uomo Moderno della quale ci dice: Con questa opera vorrei esprimere la condizione dell’uomo moderno intrappolato nella sua dimensione, vittima di una società che l’opprime, urla, suda sangue, intorno a lui un alone bianco. Il quadro è stato realizzato in due tempi è ben visibile lo stacco che c’è tra le due dimensioni, quella esterna della città (il reticolo esprime il ferro, la costruzione, il lavoro dell’uomo). Nella seconda dimensione troviamo la gabbia rossa in cui l’uomo è imprigionato ma è lo spazio in cui egli stesso si esprime, uno spazio in cui cerca un nuovo equilibrio espresso dall’alone bianco e dai riquadri viola e giallo.

Gloria Tranchida dal 2003 dedica la sua arte all’ambiente e utilizza per le proprie opere carta e cartone riciclati. Questi materiali preziosi, gettati nei rifiuti con troppa superficialità, sono portati a nuova vita con l’uso di oro e altri colori metallici, una valorizzazione estetica per ricordarci il loro valore . Molte opere recenti sono dedicate a tematiche ambientali, con titoli che richiamano termini e argomenti citati con insistenza dai media ma non sempre sufficientemente divulgati in termini comprensibili a tutti perché si capiscano a fondo e si diffonda una reale e praticata cultura di rispetto ambientale. Gloria è un chimico ed è sensibile a queste problematiche anche per la sua formazione scientifica.
marina zatta
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SOQQUADRO - Pagina 2 Empty Mediterraneo - i colori del mare

Messaggio  marina zatta Ven 28 Mag 2010 - 9:20

MEDITERRANEO - I Colori Del Mare - III edizione -
ARTISTI : Ariela Böhm - Angela Caso - GrahAnn - Fulvio Masciangioli - Marisa Muzi - Laura Perreca - Angela Scappaticci - Elisabetta Tommasoni
DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design - Via Dei Conciatori 3/i (giardino interno) – Roma (Metro Piramide)
QUANDO: Dal 28 Maggio all'11 Giugno 2010
INAUGURAZIONE: Venerdì 28 Maggio ore 18,30
ORARI: dalle 16,00 alle 19,00 - dal lunedì al venerdì
INGRESSO: Sottoscrizione libera
A CURA DI: Sonia Mazzoli

ESPOSIZIONE IN FAVORE DI : AMREF
Info: 06.5759475 - 340.3884778 -soniagard@gmail.com - wwwgalleriagard.com

GARD, Galleria Arte Design Roma, nasce nel 1995 come attività di promozione e diffusione di opere di arte e design di artisti e designer emergenti.
Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia dalle Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria che oggi è diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, diventando un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi già consacrati del mondo della pittura, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative.
Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma.
L’originalità di questa Galleria riguarda anche la qualità dei propri spazi espositivi dislocati su due piani, uno in open space con grandi vetrate e il secondo, differente rispetto al primo, dall’atmosfera newyorchese di Soho e Chelsea.
Oggi sono circa ottocento le figure che operano nel settore artistico, tra architetti, designer, artisti e critici di arte, che partecipano a rendere GARD unica a Roma.
GARD ha uno spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte e cultura, affiancando attività di promozione, commercializzazione e di collaborazione con Gallerie italiane e estere.
GARD dedica una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e alla loro commistione, all’utilizzo di materiali di recupero e riciclo per un EcoArte e un'EcoDesign che rispetti l’ambiente-mondo e l’ambiente-uomo.

Da venerdì 28 Maggio fino all'11 Giugno sarà possibile ammirare presso la Galleria di Arte e Design Gard le opere di artisti in una esposizione variegata che produce una con-fusione, di tecniche e stili artistici, accolti in un allestimento raffinato e minimalista.
L’esposizione denominata - Mediterraneo - I Colori del Mare ", giunta alla sua ( III edizione ) è stata ideata come omaggio all'estate che sta arrivando, le opere che saranno ospitate richiameranno atmosfere, sensazioni e i colori tipicamente marini, dal blu oltremare al turchese, dai verdi per arrivare a tutte quelle tonalità di colore che nascono dalla luce che si rifrange sull’acqua. A livello formale la scelta della tecnica per la realizzazione dell’opera è assolutamente libera, mentre a livello di contenuto deve essere ispirate a tutto ciò che confluisce nella tematica marina intesa come contenitore di suggestioni.
Parte del ricavato della serata di apertura Venerdì 28 ( sottoscrizioni d'ingresso e 10% su tutto il venduto), verrà donato a sostegno di: AMREF la principale organizzazione sanitaria africana senza fini di lucro. Dalla sua fondazione, nel 1957 a Nairobi, promuove e gestisce ogni anno centinaia di progetti di sviluppo sanitario in 14 paesi dell'Africa orientale: dal Kenya all'Uganda, dal Sudan al Sudafrica. L’unicità di AMREF risiede nel suo essere un’organizzazione pienamente “africana”, che si impegna cioè per uno sviluppo autonomo del continente: il 95% del personale impiegato Ë africano, quasi tutti i progetti fanno capo ad esperti locali, medici, ingegneri idrici, assistenti sociali in gran parte provenienti dalle stesse comunità disagiate che oggi si impegnano a sostenere. L'obiettivo di AMREF è aiutare lo sviluppo sanitario e sociale delle popolazioni più povere attraverso la partecipazione attiva delle comunità locali.
Il coinvolgimento delle comunità promosso dagli esperti locali, la costituzione tra la popolazione di comitati che autonomamente promuovano la gestione dell’acqua, la prevenzione delle principali malattie, la formazione socio-sanitaria, la gestione delle risorse, è la strategia di AMREF. Il nostro impegno mira sempre a lasciare benefici permanenti. Ogni problema sanitario in Africa è espressione di un degrado economico, sociale e ambientale: dalla lotta all’epidemia di Hiv/Aids, che AMREF combatte dai primi anni’80, allo sforzo di portare fonti d’acqua a tante popolazioni rurali e urbane ormai “ a secco”, dalla difesa di civiltà nomadi a rischio di estinzione all’impegno con i ragazzi di strada delle grandi baraccopoli, il messaggio di AMREF è che salute per l’Africa significa sviluppo in piena autonomia. "Aiutare l'Africa a non aver più bisogno di aiuto" è il metodo di lavoro dell’organizzazione.
Artisti Esponenti:
Ariela Böhm: Nasce e vive a Roma dove, dopo una laurea in Scienze Biologiche e qualche anno di lavoro come ricercatrice presso il laboratorio della professoressa Rita Levi Montalcini, decide di dedicarsi esclusivamente al percorso artistico già intrapreso durante il liceo. Negli anni, pur privilegiando come mezzo espressivo le tecniche della ceramica, studia tornitura, tecnica Raku, decorazione, teoria degli smalti, vetrate artistiche, glass fusing, incisione, frequenta il corso di scultura tenuto dal prof. Mongelli all'Accademia di Belle Arti di Roma e frequenta la fonderia Anselmi presso la quale realizza un monumento in bronzo. Il suo lavoro si evolve trovando nel Raku il materiale e la tecnica che meglio si prestano ad esprimere la sua visione complessa e al contempo essenziale, evidentemente segnata dalla conoscenza profonda del materiale biologico. Questa predilezione non preclude comunque la continua ricerca e lo studio di nuove tecniche. La curiosità e la fascinazione per l’infinita varietà della materia, naturale o artificiale, che prescinde dalla funzione per la quale tale sostanza Ë stata pensata o si Ë originata, e l’incessante sperimentazione dei materiali più adatti all'opera che vuole realizzare la portano, in anni più recenti, ad utilizzare il silicone per il ciclo di opere sul moto ondoso. L'evoluzione della sua opera si dipana nell'uso combinato di materiali di diversa natura, in cui il dialogo fra gli elementi esprime il significato dell'opera stessa.
Angela Caso: Nace a Roma il 14 novembre 1979, laureata in Storia dell'Arte Medievale presso l'Università di Tor Vergata e diplomata in Restauro alla Accademia delle Arti e Nuove tecnologie di Roma. Dal 1999 frequenta lo studio del Maestro Fulvio Masciangioli ed inizia lo studio del disegno e della pittura.
Vive e lavora a Roma.

GrahAnn: Nasce nel 2005 dalla miscela di due forme di creatività che trovano espansioni diverse con obiettivi comuni. Graziella Graziosi e Annarita Capone nelle loro creazioni danno vita ad oggetti
dimenticati sottoponendoli a trasformazioni nell'abito e nella destinazione, giocando con materiali riciclati trastullandosi nell'inutile, con la ricerca passionale di creare ciò che divertendole, esprima la loro
interiorità. Per loro il "vecchio" è vita, è origine, è fantasia.

Fulvio Masciangioli : Nasce a Sulmona ( AQ) nel Febbraio del 1935. Ha compiuto studi artistici a Roma all'Istito D'Arte e in seguito all'Accademia Di belle Arti. I suoi maestri sono stati: Cipriano Effisio Oppo; Alberto Ziveri; Giovanni Consolazione; Pericle Fazzini. Vincitore di tre concorsi nazionali a Cattedra ( tecniche pittoriche; disegno; progettazione della pittura) presso L'ISA Roma 1°. Titolare della cattedra di disegno nella sezione Restauro dei Dipinti Antichi presso l'Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie. Consegue l'idoneità all'insegnamento del Disegno dal Vero, nella Sezione di Restauro. Ha partecipato a numerose mostre Nazionali ed Internazionali tra cui, New York, Malta, Madrid, Londra. Nel 56 vince il Primo premio per il " Bianco e Nero" nella mostra Nazionale delle Arti Figurative di Avezzano. Nel 74 vince il Premio Intrnazionale " Francasco Paolo Michetti". Partecipa dal 1985 al 1998 come invitato e segnalato a numerose mostre e rassegne. Hanno scritto di lui: Alberto Ziveri ; Benedetto Bianchi; Giuseppe Selvaggi; Cesare Vivaldi; Marcello Venturoli; Luigi Lambertini; Marco Valsecchi; Loris Robles; Vincenzo Perna; Mariano Apa’; Patrizia Ferri. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private. Dal 1988 alcune sue tele sono permanentemente esposte nei saloni del castello medioevale di Nocciano " Museo Degli Artisti Abbruzesi. Ha svolto l'attività di restauro di dipinti Antichi. Attualmente svolge l'attività di insegnante di pittura unitamente a quella di Pittore.

Marisa Muzi: Nasce a Roma dove vive e lavora alternando esposizioni tra Lucca – Sulmona e Pettorano sul Gizio (AQ).
Fino ai 30 anni vive tra gli artisti di Villa Sthrol Fern, frequenta gli studi d’Arte dei suoi insegnanti Marina Haas Palloni e Kristen De Neve.
Per Marisa Muzi dipingere è l’essenza della vita, affronta dei temi che sono anche il suo percorso di vita , ed ecco tartarughe, bicchieri, volatili, elefanti ed orme, bambù, scimmie e cammelli non per altro donne, fiori e paesaggi, questi temi la portano ad usare diversi materiali, la carta smeriglio e il cemento negli elefanti, stoffe e carte per i bicchieri, garze scaiola per arrivare a materiali di estremo recupero, come avvolgere un quadro con del cellofan nelle “ Donne scienziato” e usare cristalli di bicchieri rotti per i suoi “ Bambù “.
Le sue passioni sono la Pittura lo Yoga e la Poesia. Le sue opere sono in collezioni private in Italia e all’estero

Laura Perreca: Nasce a Roma, laureata in Lettere, inizia la propria attività artistica come ritrattista. In seguito, ancora interessata a riprodurre persone, più che cercarne l'espressività nei lineamenti del viso, preferisce rappresentare quello che il corpo può comunicare riguardo alle emozioni, sensazioni e stati d’animo, senza necessariamente passare per il filtro del volto. Le sue opere si liberano così dai limiti imposti dalla ricerca del bello, aspirando a catturare il sé diverso da sé (l’artista come entità che si rispecchia nell’umanità).

Angela Scappaticci: Nasce in Germania ma vive e lavora a Roma, dove ha frequentato l'Istituto Statale d'Arte sezione Decorazione Pittorica. Da sempre attratta dalle luci e dai colori della natura e dei diversi materiali, fa della propria arte una ricerca continua di nuove soluzioni espressive, incorporando elementi di origine vegetale, animale, minerale o sintetica nel colore, anch'esso impastato con stucchi e resine, creando quadri materici classificabili a metà tra la pittura e la scultura. Appassionata di tutto ciò che è simbolico, traspone la realtà in forma astratta realizzando prevalentemente opere dal contenuto esoterico ed introspettivo.

Elisabetta Tommasoni: Nasce a Roma, dove attualmente vive e lavora. Comincia tardi ad interessarsi alla pittura e lo fa in maniera graduale, prima da autodidatta, poi frequenta la scuola di pittura “La Porta Blu” di Via del Pellegrino a Roma, la scuola di nudo della Libera Accademia di Belle Arti e diversi circoli artistici dove si confronta con gli altri pittori. Ama dipingere corpi femminili a volte sensuali a volte spigolosi, spesso senza volto, paesaggi fantastici, una natura spettacolare rappresentata in modo surreale, sempre alla ricerca di nuove emozioni, con colorazioni intense e forti contrasti cromatici. Da sempre interessata alla fotografia, i suoi scatti diventano sempre più spesso opere pittoriche, sovrappone ed integra le sue due passioni stampando fotografie su tela e dipingendole successivamente. La contaminazione, tanto cara agli artisti contemporanei, diventa per lei fonte inarrestabile di nuove strategie pittoriche. Dipinge e fotografa l’acqua del mare, le cascate, le fontane, insomma tutto ciò che “scorre”. Le sue tele rappresentano spesso atmosfere oniriche e contengono tutte, anche quelle apparentemente più cupe, spiragli luminosi e vie d’uscita in una visione della vita e dell’arte sempre in divenire, mai monotona, mai uguale.
marina zatta
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Messaggio  marina zatta Sab 12 Giu 2010 - 13:22

Sabato 12 giugno 2010 si inaugura alle ore 19.00 presso la galleria Vista Arte e Comunicazione in via Ostilia 41 (Colosseo) a Roma, la mostra Musicorum Spactacula dell’artista Massimo Brani. La mostra è curata da Anna Paglia.

DURATA: dal 12 al 25 giugno 2010
INAUGURAZIONE: sabato 12 giugno ore 19.00
ORARI: dal lunedì al venerdì 14.00/19.30 – sabato 17.00/19.30
LUOGO: Vista Arte e Comunicazione
INDIRIZZO: via Ostilia 41 (Colosseo) - Roma
CURATRICE: Anna Paglia
INFO: tel. 06.45449756 www.artemetamorfosi.it

Massimo Brani, la Musica, la Pittura
Due tra le Arti Regine, entrambe hanno la stessa origine dal profondo dei sentimenti e dagli stati d’animo, si materializzano attraverso la perizia manuale (o comunque fisica) dell’artista, vengono percepite dai due sensi più preziosi e sofisticati l’Udito e la Vista.
Massimo Brani, con la sua pittura ci ha da tempo abituati a proporci risultati e soluzioni di temi diversi, come il Tango , l’Africa ecc. Ora è la volta della Musica, che sarebbe materia estremamente complessa, se non volessimo limitarci a riferimenti iconici e attributivi diretti, ma andassimo a scavare nel suolo fertilissimo della storia e della mitologia.
Nel mondo antico la Musica era la preferita tra tutte le Arti, arte privilegiata e oggetto di riflessioni filosofiche. Era posta sotto la protezione diretta di Apollo e comprendeva varie forme di canto e di poesia: lirica, tragica, epica, erotica ecc. Gli strumenti si limitavano all’accompagnamento del canto ed si limitavano alla lira e al flauto. In seguito si sviluppò la musica strumentale che era di competenza di due divinità minori, Olimpo che per primo sostenne la validità della musica senza il canto, e Lino, inventore del ritmo e della melodia, quindi dei fondamenti della musica moderna, ma soprattutto delle corde per la lira in budello animale.
La Pittura, fino al Rinascimento, era considerata un mestiere, non un’arte e, come tale, meno nobile della Musica. Ma altrettanto utile, se è vero, come è vero, che fino dalla più remota antichità, sono moltissimi i pittori che hanno usato questo loro “mestiere” per illustrare la Musica e i suoi attributi. Massimo Brani è uno degli ultimi artisti in ordine di tempo, ad avere affrontato questo tema, ma non per questo, meno bravo e ispirato da quell’arte nobile dalle radici antichissime.
Emanuele Filini
marina zatta
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SOQQUADRO - Pagina 2 Empty Migrazioni e Naufragi

Messaggio  marina zatta Gio 8 Lug 2010 - 10:49

ViSTA
Centro d’Arte e Comunicazione

“Migrazioni e Naufragi”
mostra personale di
Danilo Maestosi

10 – 23 Luglio 2010

Inaugurazione Sabato 10 Luglio 2010, ore 18.30
Vista, Centro d’Arte, via Ostilia 41, 00184 Roma (Colosseo)

Sabato 10 Luglio 2010 alle 18.30 al Centro d’Arte Vista si inaugura la mostra personale “Migrazioni e Naufragi” del noto pittore e giornalista Danilo Maestosi.
La personale a cura di Alexander Jakhnagiev presenta 1 parabola dipinta e 12 oli su tavola, di varie misure.
Una riflessione tra realtà e sogno sulle migrazioni e i naufragi, tema centrale della nostra esistenza. Opere in cui, come è abitudine di Maestosi, sono protagonisti il colore, la gestualità e i continui slittamenti di senso con riferimenti letterari e colti.

MOSTRA: Migrazioni e Naufragi
AUTORE: Danilo Maestosi
DURATA: dal 10 al 23 Luglio 2010
INAUGURAZIONE: Sabato 10 Luglio 2010, ore 18.30
ORARI: dal lunedì al venerdì 13.00-19.30, sabato 17.00-19.30
LUOGO: VISTA Arte e Comunicazione, Via Ostilia 41, Roma (zona Colosseo)
CURATORE: Alexander Jakhnagiev
INFO: tel. 06.45449756 – 349.6309004; info@vistatv.it
marina zatta
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SOQQUADRO - Pagina 2 Empty Re: SOQQUADRO

Messaggio  Flavia Vizzari Dom 1 Ago 2010 - 23:06

http://www.danilomaestosi.it/migrazioni.php


con quale tecnica sono realizzati?
Flavia Vizzari
Flavia Vizzari
Spicialista
Spicialista


http://blog.libero.it/Artevizzari/

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SOQQUADRO - Pagina 2 Empty Frammenti

Messaggio  marina zatta Dom 29 Ago 2010 - 19:09

Sabato 4 settembre 2010 si inaugura alle ore 18.30 presso la galleria Vista Arte e Comunicazione, in Via Ostilia 41 (zona Colosseo) a Roma, la mostra Frammenti, esposizione personale del’artista Luigi Profeta. La sperimentazione di Luigi Profeta si costruisce su geometrie nette e superfici polimateriche, che dividono lo spazio tramite sagome dai contorni precisi, contrassegnate da un colore o da un motivo specifico.

Soqquadro & Vista
Presentano
Frammenti
Mostra personale

DURATA: dal 4 al 10 settembre 2010
INAUGURAZIONE: sabato 4 settembre ore 18.30
ORARI: dal lunedì al venerdì 16.00-20.00 sabato 17.00-19.30
LUOGO: VISTA Arte e Comunicazione, Via Ostilia 41, Roma (zona Colosseo)
CURATRICE: Marina Zatta
TESTO CRITICO: Paolo levi
INFO: tel. 06.45449756, cell. 333.7330045, 349.6309004
soqquadro@interfree.it www.soqquadro.eu

“Vista” è un centro dedicato all’arte ed alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Una project gallery che si rivolge ai giovani talenti esordienti ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo.

In questo luogo Soqquadro espone la mostra personale di Luigi Profeta curata da Marina Zatta; La sperimentazione di Luigi Profeta si costruisce su geometrie nette e superfici polimateriche, che dividono lo spazio tramite sagome dai contorni precisi, contrassegnate da un colore o da un motivo specifico. Le cromie che appaiono in questi lavori sono forti, incisive, accostate in molti casi a lastre di materia metallica. Il suo comporre è sempre calibrato, ordinato e razionale - anche quando gli spazi appaiono gremiti di grovigli filiformi - basandosi sulla dialettica tra forme e sostanze diverse, sull’alternanza di forme geometriche (cubi, parallelepipedi, sfere) che emergono in bassorilievo e, superfici piatte e monocrome, su cui elementi tessili giocano spesso di contrasto. Profeta rivela sapienza costruttiva negli accostamenti, dando vita a tensioni tra ordine e caos, tra istinto e ragione, dove anche parole e numeri diventano le tracce simboliche di un percorso laborioso e introspettivo, che si rivela nella testimonianza esplicitamente narrativa delle sue titolazioni. Le forme in cui si declina il suo percorso artistico ricordano le architetture primarie di certe costruzioni giocattolo, anche se qui nulla fa pensare a un intento ludico, né tanto meno al ritrovamento di un tempo perduto. Si tratta piuttosto di una ricognizione sulle origini della forma, e sulla purezza delle geometrie euclidee, esplorate come fonte primaria di comprensione delle regole che governano le forze della natura, e quindi anche come utopia di un apparato regolatore su cui ordinare i comportamenti umani.
marina zatta
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SOQQUADRO - Pagina 2 Empty Ritmi

Messaggio  marina zatta Mer 8 Set 2010 - 10:11

Sabato 11 settembre 2010 si inaugura alle ore 18.30 presso la galleria Vista Arte e Comunicazione, in Via Ostilia 41 (zona Colosseo) a Roma, la mostra Ritmi, esposizione collettiva degli artisti: Tvrtko Buric, Cristina Cattaneo, Eslabia, John, Luigi Latino, Mario Leonardi, Guido Marra, Rachele Mari Zanoli, Rosario Messina, Gianguido Oggeri Breda, Elisabetta Pogliani, Giovanni Tarlao. L’esposizione è dedicata all’arte astratta ed informale.

Soqquadro & Vista
Presentano
Ritmi
Mostra collettiva

DURATA: dall’11 al 17 settembre 2010
INAUGURAZIONE: sabato 11 settembre ore 18.30
ORARI: dal lunedì al venerdì 14.30-19.30 sabato 17.00-19.30
LUOGO: VISTA Arte e Comunicazione, Via Ostilia 41, Roma (zona Colosseo)
CURATRICE: Marina Zatta
INFO: tel. 06.45449756, cell. 333.7330045, 349.6309004
soqquadro@interfree.it www.soqquadro.eu

“Vista” è un centro dedicato all’arte ed alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Una project gallery che si rivolge ai giovani talenti esordienti ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo.

In questo luogo Soqquadro espone la mostra collettiva Ritmi curata da Marina Zatta e dedicata all’arte astratta ed informale. Quante volte di fronte ad un’opera d’arte astratta abbiamo sentito dire: “ma cosa significa?”. E quante volte abbiamo sentito le persone cercare di leggere un quadro astratto cercando raffigurazioni figurative, così come fanno i bambini con le nuvole (guarda, quella somiglia ad un cane, e quella è la testa di un cavallo!). Per molte persone è difficile distaccarsi dalla necessità di vedere la raffigurazione di qualcosa di conosciuto in un quadro, nonostante le prime sperimentazioni di arte astratta risalgano ormai ai primi del ‘900. Con questa mostra vogliamo invitare le persone a porsi di fronte all’opera astratta od informale pensandola come se fosse una composizione musicale, cercandone i ritmi attraverso la visione dei pieni e dei vuoti, dei colori caldi e di quelli freddi, dall’uso della luce e dalla scelta della dimensione, utilizzati per ricercare un dialogo fondato sulle sensazioni, analogamente al musicista che utilizza le note, le crome, le semicrome, i bassi e gli acuti per invadere e trasportare l’anima di chi ascolta sui sentieri percorsi dall’anima del compositore.

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SOQQUADRO - Pagina 2 Empty Bu-Io Not-Te

Messaggio  marina zatta Mer 8 Set 2010 - 10:11

Sabato 18 settembre 2010 si inaugura alle ore 18.30 presso la galleria Vista Arte e Comunicazione, in Via Ostilia 41 (zona Colosseo) a Roma, la mostra Bu-Io Not-Te, esposizione collettiva degli artisti: Giuseppe Di Forti, Aurora Del Rio, Damiana Emma, Luigi Maria Feriozzi, Christian Fogarolli, Yasmin Hassanin, Moma, Giuseppe Nicosia Di Fazio, Arlette Pasero, Sara Pieri, Giuseppe Sassone, Antonio Tommasini, Ramon Trinca, Nicola Visotto, Ruediger Witcher. L’esposizione è dedicata ai lati oscuri dell’animo umano; le opere in mostra rappresentano, con tematiche e stili diversi, molte delle abiezioni che albergano in tutti noi.

Soqquadro & Vista
Presentano
Bu-Io Not-Te
Mostra collettiva

DURATA: dal 18 settembre al 1 ottobre 2010
INAUGURAZIONE: sabato 18 settembre ore 18.30
ORARI: dal lunedì al venerdì 14.30/19.30 sabato 17.00-19.30
LUOGO: VISTA Arte e Comunicazione, Via Ostilia 41, Roma (zona Colosseo)
CURATRICE: Marina Zatta
COLLABORAZIONI: Gloria Ceschin, Gemma Guirado Robles, Yasmin Mohamed Samir, Alessandra Parrella, Mara Valente.
INFO: tel. 06.45449756, cell. 333.7330045, 349.6309004
soqquadro@interfree.it www.soqquadro.eu

“Vista” è un centro dedicato all’arte ed alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Una project gallery che si rivolge ai giovani talenti esordienti ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo.

In questo luogo Soqquadro espone la mostra collettiva Bu-Io Not-Te dedicata alle turpitudini dell’animo umano. Cos’è la bontà, cos’è la cattiveria? Chi di noi può dirsi Giusto, chi Generoso, chi Ingiusto, chi Avaro? Siamo crudeli? Non lo siamo mai? Lo siamo a volte? Quali sono le vie che nella nostra anima ci spingono ad agire scorrettamente nei confronti degli altri? Quali sono le giustificazioni che diamo a noi stessi e al mondo? Patria, Famiglia, Dio? Ideologie? In nome di quali altissimi e nobili ideali celiamo le nostre brame di potere, denaro, sesso, protagonismo, fama, egocentrismo? E viceversa, quando lasciamo spazio ai nostri egoismi, è davvero la parte peggiore di noi quella che tiriamo fuori? O è solo la più sincera?

Grandi teologi, filosofi, intellettuali, poeti, letterati ed artisti hanno sondato ed esplorato la parte oscura della nostra anima. Oggi Soqquadro ha chiesto di farlo ai suoi artisti, per dare vita ad una mostra e indaghi con occhio spietato nelle debolezze umane, con la stesso lucido distacco che ha un chirurgo mentre incide con il bisturi per estirpare un tumore, il tumore della nostra innocenza perduta.
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SOQQUADRO - Pagina 2 Empty Il Mito della Ribellione

Messaggio  marina zatta Mar 21 Set 2010 - 23:16

Sabato 25 settembre 2010 si inaugura alle ore 18.30 presso la Casa Internazionale delle Donne in Via della Lungara 19 a Roma, la mostra Il Mito della Ribellione degli artisti: Elena Candoli, Ivan Caponecchi, Flavio Falena, Elena Marelli, Vincent Mangeruca, Gisella Pasquali, Jessica Sieff, Cinzia Zanetti, Andrea Zordan. La mostra è dedicata ad un’idea di donna forte e non sottomessa al potere maschile, sia esso famigliare che politico.

Soqquadro
Presenta
Il Mito della Ribellione

Mostra collettiva

DURATA: dal 25 settembre al 6 ottobre
INAUGURAZIONE: sabato 25 settembre ore 18.30
ORARI: dal lunedì al venerdì 9.00-19.00, sabato 9.00-13.00
LUOGO: Casa Internazionale delle Donne (Sala Atelier) Via della Lungara 19, Roma
CURATRICI: Linda Filacchione e Marina Zatta
COLLABORAZIONI: Gloria Ceschin, Gemma Guirado Robles, Yasmin Mohamed Samir, Alessandra Parrella, Mara Valente.
INFO: tel. 06.68401721, cell. 333.7330045
@mail: lindaevents@libero.it - soqquadro@interfree.it
www.soqquadro.eu

La Casa Internazionale delle Donne è un luogo storico del femminismo romano sito in via della Lungara nel noto quartiere Trastevere. La casa Internazionale delle Donne è posta in un magnifico ex convento rinascimentale ed è provvista di spazi per conferenze e riunioni, bar, ristorante, negozio equo solidale, foresteria e la sala Atelier progettata come sala espositiva.

In questo luogo Soqquadro espone la collettiva “Il Mito della Ribellione” curata da Linda Filacchione e Marina Zatta.

I miti dell’antica Grecia erano concepiti per simboleggiare i diversi caratteri dell’animo umano. Come rappresentazioni della ribellione femminile al potere maschile, gli antichi hanno elaborato i miti di Medea ed Antigone.

Chi erano Medea ed Antigone? Entrambe figure della mitologia greca rappresentano, ciascuna con tratti diversi, due caratteri di grande personalità, due donne indomite, incapaci di sottomettersi al potere maschile e capacissime di ribellarsi con grande potenza.

Medea arriva ad uccidere i suoi figli per ribellarsi a Giasone che, dopo aver trascorso con lei una vita e generato due figli, per mere brame di potere politico decide di ripudiarla per aprirsi un varco verso un matrimonio regale. A questo Medea si ribella, strappando da sé, in una scelta estrema e tragica, perfino la carne del suo sangue, uccidendo i figli, suoi ma anche di Giasone, in una visione rabbiosa, furiosa ed esplosiva fino alla tragedia, ma al contempo indomita e orgogliosamente ribelle nel suo rapporto con l’uomo e con la prole.
Antigone invece non si ribella per motivi di orgoglio, la sua disubbidienza è verso il potere maschile ed al contempo politico, verso un Re despota che nega la sepoltura alle spoglie di suo fratello, un’ingiustizia che Antigone vive non solo come sofferenza sul piano personale, ma in una più vasta visione etica del mondo nella quale il culto dei morti è sacro e và rispettato. Antigone si ribella ad un potere politico che non riconosce equo ed etico, sceglie, pur sapendo di sacrificare la sua vita, di tener fede ai propri principi.

A queste figure femminili, né sante né puttane, Soqquadro dedica questa mostra, in un momento storico in cui le battaglie femministe sembrano cosa passata ed al contempo si rinnova una visione della donna centrata sulla sua “femminile grazia” o “procace sensualità” che in nulla rispetta la vera e potente essenza dell’anima delle donne, capaci di costruire con lacrime, sudore e sangue grandi pagine di Storia.

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SOQQUADRO - Pagina 2 Empty Sturm und Drang

Messaggio  marina zatta Mar 21 Set 2010 - 23:16

Napoli 6 ottobre 2010 si inaugura alle ore 17.00

CASTEL NUOVO MASCHIO ANGIOINO Sala Carlo V

mostra PERSONALE dI
Giovanni Mangiacapra
"Sturm und Drang"
La mostra osserverà il seguente calendario:
Inaugurazione 6 0ttobre 2010. chiusura 27 ottobre 2010 chiuso la domenica
orario ore 9.00-19.00
INFO: Piazza Municipio - 80133 Napoli Segreteria Tel. 081 7955877
varchi sono adeguati per consentire l'accesso ai portatori di handicap.
Presentazione in catalogo di Marco Di Mauro
Coordinamento,ideazione e realizzazione di : Erbani Gianfranco
Addetto alla comunicazione Vincenzo Giangregorio

La mostra è inserita negli eventi della Giornata del Contemporaneo 9 OTTOBRE 2010
indetta dall’ A.M.A.C.I. Ass. Musei Arte Contemporanea Italiani www.amaci.org
Mercoledì 6 ottobre la Sala Carlo V del MASCHIO ANGIOINO
aprirà la mostra del pittore Giovanni Mangiacapra di Napoli.
note critiche sulla mostra di Marco di Mauro
“........... Sarà esposta una installazione di circa 3 metri …………“
d'altezza, intorno alla quale si potrà visionare una serrata selezione
di dipinti informali su vari supporti, nonché tre sculture totemiche in legno che imprigionano la “forza“che trova infine il suo modo di manifestarsi.

Il tema della mostra è l'impeto delle passioni, la forza dello spirito che travolge l'uomo e lo trascina ai limiti della razionalità, come nel "Werther" di Goethe, che riconosce nel sentimento la forza predominante dell'uomo. Lo stesso procedimento pittorico di Giovanni Mangiacapra, basato sull'improvvisazione, l'assenza di una logica compositiva, il libero fluire dei segni in uno spazio percepito come campo d'azione, rimanda idealmente al flusso di coscienza goethiano.
La pittura di Giovanni Mangiacapra è materia viva, pulsante, organica: il corpo fluido della pittura che scorre sulla tela, sospinta da una passione incontenibile, ritrova la sua anima nella luce che penetra nei pigmenti e svela profondità inaspettate. L'artista aggredisce la tela con impulsività, stende il colore con robuste pennellate che lasciano la superficie ruvida, fitta di concavità e sporgenze come il terreno appena arato, ma pronto ad accogliere il seme della vita. I suoi dipinti informali sono paesaggi interiori: nelle rughe, nei cretti, nelle increspature della superficie pittorica si intuiscono i moti interiori, gli stati d'animo che l'artista, inconsciamente, riversa sulla tela.
La preponderanza dell'energia che transita dall'artista verso la tela non si traduce in una messa in posa, ma in una precipitosa corsa verso l'ignoto, verso quelle profondità che spesso l'uomo ha paura di toccare.
INFO: tel. 3397919227
www.giovannimangiacapra.it
ma55gi@virgilio.it

Questa iniziativa artistica è contro il sistema camorra


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SOQQUADRO - Pagina 2 Empty Ennio Calabria da Vista

Messaggio  marina zatta Dom 26 Set 2010 - 18:59

Vista
Centro d’Arte

ENNIO CALABRIA
Riflessioni sull’Arte: novità della vecchia pittura
Incontro con Ennio Calabria

Sabato 2 ottobre 2010, ore 18.30
Opere in esposizione
dal 2 al 15 ottobre 2010

Il Centro d’Arte Vista è lieto di invitarvi Sabato 2 ottobre 2010
all’incontro “Riflessioni sull’Arte: novità della vecchia pittura”
con il Maestro Ennio Calabria. Per l’occasione sarà esposto il ritratto di
J. Luis Borges, l’Autoritratto: viva la pittura e alcuni ritratti eseguiti a matita grassa.
Le opere rimarranno in esposizione dal 2 al 15 ottobre.
Ennio Calabria, considerato fin dagli anni sessanta uno dei maggiori protagonisti della pittura d’immagine italiana, è oggi uno dei principali testimoni dell’attualità e della necessità profonda del dipingere.
Dice l’artista:“ Oggi che le dimensioni introspettive della personalità sono state esiliate dal potere incontrastato della società pragmatica, la pittura acquisisce inedita importanza perché testimonia i dinamismi segreti e inconsapevoli dei processi mentali e ne rappresenta i sintomi”.

luogo: Centro d’Arte VISTA, via Ostilia 41, Roma
autore: Ennio Calabria
curatore: Alexander jakhnagiev , rita pedonesi
incontro con il Maestro: Sabato 02 Ottobre 2010
opere in esposizione: dal 02 al 15 ottobre 2010
orari: dal Lunedì al Venerdì dalle 13.00 alle 19.00, Sabato dalle 17.00 alle 19.30
telefono: 06 45449756; 349 6309004
email: info@vistatv.it

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Messaggio  Admin Mer 29 Set 2010 - 11:24

Per tutti coloro che sono a Roma sarà sicuramente un appuntamento da non perdere, grazie Marina :-)

noi a Messina purtroppo siamo impegnati a manifestare per smuovere le opinioni e aprire gli occhi agli inconsapevoli che ancora non sanno che stanno per distruggere la nostra città ...

il 2 ottobre alle ore 16,00 ... tutti in piazza Cairoli con i gruppi Noponte ... cheers
Admin
Admin
Spicialista
Spicialista


http://linguasiciliana.altervista.org

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SOQQUADRO - Pagina 2 Empty Re: SOQQUADRO

Messaggio  marina zatta Mer 29 Set 2010 - 14:00

Da Roma non posso manifestare fisicamente con voi, ma sono al vostro fianco idealmente. Tanti, tanti, tanti auguri che riusciate a salvaguardare da ulteriore vandalismo una terra così bella che ha già dovuto subire troppi soprusi!
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SOQQUADRO - Pagina 2 Empty Cinéma Cinéma

Messaggio  marina zatta Mer 6 Ott 2010 - 11:37

Sabato 9 ottobre 2010 si inaugura alle ore 18.30 presso la galleria Tartaglia Arte, in Via XX Settembre 98 C/D a Roma, la mostra Cinéma Cinéma, esposizione collettiva degli artisti: Ariela Böhm, Giovanni Mangiacapra, Andrea Mercedes Melocco, Cristina Messora, Roberto Pagnani, Angela Scappaticci e Gloria Tranchida. Con questa esposizione Soqquadro vuole rendere omaggio alla settima arte con opere dedicate a grandi film da sette degli artisti più rappresentativi della storica associazione.

Soqquadro & Tartaglia Arte
Presentano
Cinéma Cinéma
Mostra collettiva

DURATA: dal 9 al 23 ottobre 2010
INAUGURAZIONE: sabato 9 ottobre ore 18.30
ORARI: dal lunedì al venerdì 9.30/13.00 – 16.00/19.30, sabato 10.30/13.00 – 16.00/19.00
LUOGO: Galleria Tartaglia Arte – via XX Settembre 98 C/D
CURATRICE: Marina Zatta
INFO: tel. 06.4884234, cell. 333.7330045, 335.8418240
www.tartagliaarte.com gallerie@tartagliaarte.com
www.soqquadro.eu soqquadro@interfree.it

La mostra è inserita negli eventi della Giornata del Contemporaneo indetta dall’ A.M.A.C.I. (Ass. Musei Arte Contemporanea Italiani).

La galleria Tartaglia Arte è uno degli spazi espositivi storici del panorama romano, con un’esperienza di lunga data ha ospitato nelle sue sale molti grandi artisti.

In questo luogo Soqquadro espone la mostra collettiva Cinéma Cinéma, una mostra dedicata alla settimana arte e programmata nel mese in cui Roma le dedica una prestigiosa vetrina, il Festival del Cinema.

Ariela Böhm, Giovanni Mangiacapra, Andrea Mercedes Melocco, Cristina Messora, Roberto Pagnani, Angela Scappaticci e Gloria Tranchida, sette tra i più rappresentativi artisti di Soqquadro hanno appositamente elaborato opere nelle quali hanno espresso le sensazioni ricavate da alcuni dei film che hanno amato nella loro vita. I titoli delle opere sono stati dedicati a titoli di film. Opere astratte ed informali che vogliono raccontare le emozioni suscitate dal Cinema e non le trame dei film, una narrazione emotiva e non realistica.

Il centro del lavoro di Ariela Böhm è la curiosità e la fascinazione per l’infinita varietà della materia, naturale o artificiale, che prescinde dalla funzione per la quale tale sostanza è stata pensata o si è originata, e l’incessante sperimentazione dei materiali più adatti all'opera che vuole realizzare spingono Ariela su un inesauribile percorso di sperimentazione. L'evoluzione della sua opera si dipana nell'uso combinato di materiali di diversa natura, in cui il dialogo fra gli elementi esprime il significato dell'opera stessa.

La pittura di Giovanni Mangiacapra è materia viva, pulsante, organica: il corpo fluido della pittura che scorre sulla tela, sospinta da una passione incontenibile, ritrova la sua anima nella luce che penetra nei pigmenti e svela profondità inaspettate. L’artista aggredisce la tela con impulsività, stende il colore con robuste pennellate che lasciano la superficie ruvida, fitta di concavità e sporgenze come il terreno appena arato, ma pronto ad accogliere il seme della vita. I suoi dipinti informali sono paesaggi interiori: nelle rughe, nei cretti, nelle increspature della superficie pittorica si intuiscono le pieghe dell’anima.

Andrea Mercedes Melocco è una artista il cui percorso si è snodato attraverso differenti esperienze, tutte accomunate da una stessa visione: svelare quello che unisce le persone, il sentire che li accomuna. Non solo i sentimenti e le emozioni: piuttosto i ritmi che creano la condivisione, le sintonie che non sempre trovano le parole per essere espresse. I suoi totem, che in questa mostra sono dedicati al film Il Sorpasso, sono assi di legno fortemente incise e destinate all’abbandono che riprendono vita con un minuzioso e lunghissimo lavoro: le loro ferite aperte accolgono segni in metallo o in pietra che formano pentagrammi simbolici su cui si modulano intense visioni interiori.

Alle forti incisioni della Melocco fanno da contrappunto i lavori di Cristina Messora, in cui su delicate colorazioni monocrome realizzate su carta, lievi segni neri evocano atmosfere leggere in cui i colori si alternano rendendo sensazioni di accoglienza e inclusività, di reazione e incisività, di slancio e di riflessione. Scorci dove tutto ciò che è superfluo e privo di valore è stato eliminato per far posto solo a ciò che conta e che ha senso. L'Essenza distillata attraverso un sentire in perfetto equilibrio tra sentimento e ragione, tra emozione e realtà.

C’è nella pittura di Roberto Pagnani la ricerca allusiva alla raffigurazione, al senso dell’indeterminatezza, al gioco delle coppie antinomiche: fantastico/reale – visibile/invisibile – guardare/ascoltare. I luoghi, il viaggio e le navi sono i nuclei tematici che ne compongono e ne delineano la produzione artistica. Le navi, quale simbolo per antonomasia del viaggio, diventano la metafora dell’acqua, del pensiero liquido, dell’oblio, del mito cosmico dell’avventura, delle sfide ciclopiche, strumento di verità e di eterne illusioni.

Il lavoro di Angela Scappaticci è riassumibile nella parola “materia”, solida e invadente nello spazio e contrapposta a parti più impalpabili della tela. Lo scontrarsi/integrarsi di questi due elementi rivela, attraverso l’astrazione della figura, l’emotività dirompente nella concretezza della realtà. Da diversi anni le sue sperimentazioni sono invase da elementi come calce, plastica, sabbia da cantiere, tele di juta, asfalto mescolando la ricerca stilistica dell’astrazione con quella dell’arte del recupero. In questa mostra presenta una serie dei suoi cretti dedicati a diverse opere della filmografia internazionale.

Gloria Tranchida realizza le sue opere con carta e cartone riciclati arricchendoli con l’uso di oro e altri colori metallici per sottolineare il valore di questi materiali gettati tra i rifiuti con troppa superficialità, un impegno ambientalista espresso con le armi dell’arte. Per questa mostra ha realizzato tre opere di cui una rappresenta un fermo immagine sulla bidonville di Mumbai dal film “The Millionaire”, un trittico dedicato ai film di Almodovar, dove i colori predominanti esprimono la passione, la sensibilità e il carattere che li pervadono, mentre la terza è dedicata all’opera in bianco e nero “Good night, and good luck.”, con solidarietà e passione per coloro che si battono per la ricerca e la diffusione giornalistica della verità e contro ogni censura.
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SOQQUADRO - Pagina 2 Empty MOSTRA IN-DIFFERENZE

Messaggio  MARA_SOQQUADRO Mar 12 Ott 2010 - 21:19

Sabato 16 ottobre 2010 si inaugura alle ore 18.30 presso lo spazio Vista Arte e Comunicazione, in Via Ostilia 41 (zona Colosseo) a Roma, la mostra In-Differenze degli artisti Giovanna Appodia, Cosimo Massimo Cavallo, Elena Copetti, Tania De Gregorio, Vanessa Franzella, Nilo Furlan, Anno Matthias Henke, Jndj, Annamaria Maisto, Francesco Padovani, Miki Pedro, Shura, Anna Maria Staccini, Maurizio Vertova. La mostra è centrata sulle problematiche legate alla diffusione del razzismo nell’attuale società multietnica.

Soqquadro & Vista
Presentano
In-Differenze
Mostra collettiva

DURATA: 16-29 ottobre 2010
INAUGURAZIONE: sabato 16 ottobre ore 18.30
ORARI: dal lunedì al venerdì 14.00-19.30 sabato 17.00-19.30
LUOGO: VISTA Arte e Comunicazione, Via Ostilia 41, Roma (zona Colosseo)
CURATRICE: Marina Zatta
COLLABORAZIONI: Gloria Ceschin, Gemma Guirado Robles, Yasmin Mohamed Samir,
Alessandra Parrella, Mara Valente
INFO: tel. 06.45449756, cell. 333.7330045, 349.6309004
info@vistatv.it soqquadro@interfree.it
www.soqquadro.eu

“Vista” è un centro dedicato all’arte e alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Una project gallery che si rivolge ai giovani talenti esordienti, ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo. In questo luogo Soqquadro espone la collettiva In-Differenze, un progetto di Marina Zatta sulle difficoltà legate al razzismo nell’attuale società multietnica.

La società in cui viviamo si sta delineando sempre più come multiculturale e multietnica, ed al contempo le paure delle persone nei confronti dell’Altro, del Diverso si stanno amplificando. Ciò crea delle tensioni sociali esasperate da una politica qualunquista, xenofoba e populista, che anziché elaborare un percorso di socialità condivisa e dell’accoglienza, spinge le persone a rinchiudersi nel proprio recinto.

Questa gara tra civiltà “evolute” e altre “inferiori” rischia di far diventare l’Italia una polveriera etnica, la barbarie di ciò che è accaduto a Rosarno ed altri episodi preannunciano questo rischio, che ci sta spingendo verso una guerriglia urbana etnica che altri paesi, già conoscono; la Francia degli scontri nelle banlieue parigine o l’America delle gang etniche sono due esempi di tensioni etniche sfociate nella violenza che la storia dell’emigrazione conosce.

In quest’ottica la costruzione di una società capace di accettare e inglobare al suo interno le differenze culturali e religiose è il modo migliore per non gettare benzina sul fuoco, e quindi la creazione di una società Indifferente alle Differenze è ciò che Soqquadro auspica e desideriamo, con questa mostra, dichiarare quest’auspicio con chiarezza attraverso l’esposizione di opere che, anche simbolicamente, raccontino la necessità/opportunità di realizzazione di un mondo aperto alla tolleranza e non all’esclusione razzista.


I quadri di Giovanna Appodia sono un "fermo-immagine"; hanno la pretesa di catturare lo sguardo di chi li vede e di indurre a pensare, a fantasticare tanto da avere l'impressione di sentir parlare o di veder muovere i protagonisti delle opere. Rappresentano la quotidianità, al fine di rendere immortale il nostro modo di essere e per regalare ai posteri le immagini del nostro tempo.

Cosimo Massimo Cavallo ci fa entrare nella difficoltà di essere dei bambini del continente. Il loro è uno sguardo che incede, che fruga nel futuro, in ricerca della speranza di un mondo che li liberi dalle dipendenze del passato.

Elena Copetti ci parla della sua opera attraverso i versi di una poesia, ma in questo caso redatta da lei stessa: Dolce Perla d'Oriente / a te dedico il mio estro / per creare un ponte d'amore, di rispetto e di amicizia. / Il tuo sguardo nel mio sguardo / il mio cuore nel tuo cuore. / Questo è ciò che so fare... / Questo è ciò che ti offro... / per creare il ponte...

Per Tania De Gregorio il quadro prende forma al di là e prima di ogni gesto pittorico intenzionale. Linee e colori si fondono, prendono corpo in un gioco che porta in posti sognati, diventano specchio di emozioni, stati d'animo, pensieri. La forma finale non è un pensiero dato ma lo spunto per chi guarda, l'inizio di un percorso, una storia, un viaggio; la tela diventa realtà parallela, i colori e le linee sono la controparte artistica di stati d'animo, emozioni che, sfuggendo al controllo razionale, danno vita a luoghi e immagini sospesi tra realtà e sogno. Nel silenzio del fare pittorico le emozioni diventano gesto che emerge sulla tela.

L'immagine del quadro di Nilo Furlan vuole esplorare il mondo inconscio dell'immigrato, del suo credo. Molte volte immerso violentemente in una modernità di schemi e di comportamenti a lui incomprensibili e dove lo scandire del tempo e il significato dell'esistenza stessa, non coincidono con quelli che l’artista ha conosciuto fino ad ora.

La tecnica pittorica di Anno Matthias Henke è di un cronista che fissa quello che succede o che vede attorno a sè con il suo linguaggio, dando vita a tele che sono una specie di " eventogramma", lastre sulle quali è scritto ciò che succede, codificato e filtrato attraverso la sua concezione di forma e cromaticità. Una pittura istintiva e dal forte gesto, non rivolta alla perfezione del disegno, ma al gesto, la postura delle figure che parla di come stanno e cosa vivono, spesso condita da elementi onirici.

Restando sul versante letterario possiamo spiegare il ciclo di Jndj con i versi de "La luna e la morte" di Garcia Lorca: La luna ha comperato quadri alla Morte. / In questa notte buia /la luna è pazza! /Nel mio cuore cupo apro /una fiera senza musica /con le baracche d'ombra”.

Volver, di Annamaria Maisto, é un ritorno, un flusso di coscienza. Esprimere sulla tela opinioni e stati di fatto, ci dice, non le è facile, cancellare, ripassare, ricoprire innumerevoli volte le linee di demarcazione, i contorni dei suoi soggetti é un modo per riflettere, ogni passaggio in più é un pensiero aggiunto... e poi nella mente il cerchio si chiude, nell´opera no, i contorni vengono ad un tratto lasciati aperti, si uniscono col fondo in una fusione che libera il soggetto, ma nello stesso tempo lascia entrare il buio.

Francesco Padovani ci consegna un'immagine che intende evocare in uno il binomio sensuale/sacrale. Una dimensione dove é presente, al tempo stesso, il rapporto tra Eros e Thanatos, inteso come l'essenza e la base dell'esistenza umana, o meglio, come i due poli, quello generativo dell'Eros e quello distruttivo del Thanatos indissolubilmente concatenati"




C’è invece un parallelo letterario e si parla ancora di donne nell'opera di Miki Pedro, ispirata alla figura shakespeariana di Ofelia; un viso di donna quasi del tutto cancellato, grigio, un volto in cui il colore della Vita e' stato sostituito dal grigiore della Morte. Un volto-non volto di cui possiamo solo intuire l'originaria bellezza, che ci inquieta per la sua indefinitezza di lineamenti; un viso scomparso, sommerso dall'acqua, in Ofelia così come in tutti i casi delle donne che, pur di raggiungere le nostre spiagge, rischiano e perdono la vita su imbarcazioni di fortuna.

E’ in questo senso che possiamo collocare l’opera di Shura, partendo dalla triste verità che la violenza sulle donne non ha colore, religione, o confini territoriali. E' una violenza che accomuna molte donne. E' una catena che affligge il corpo e la mente. Il corpo della donna trasformato in oggetto del desiderio o schiavizzato. Un corpo incatenato a stereotipi culturali. Una violenza che non ha differenze etniche, ma spesso, solo indifferenze culturali.

Anna Maria Staccini ci parla invece di Africa. Un’Africa che è l’eterna lotta per la sopravvivenza, è fame sete e povertà, è occhi scuri profondi come la notte, è pelle d’ebano, è tramonti infuocati ed albe dorate, terra riarsa e mari cristallini. In una parola, è semplicemente l’Africa.

Tra le pennellate di Maurizio Vertova si insinua il messaggio che ognuno di noi ha il suo gulag.





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frischeru
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Messaggio  marina zatta Mer 13 Ott 2010 - 21:58

si, la curatrice sono io, Mara è una delle mie fantastiche collaboratrici! Ciao a tutti/e, Marina
marina zatta
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SOQQUADRO - Pagina 2 Empty Percorsi emotivi: dalla parola all’immagine

Messaggio  marina zatta Dom 31 Ott 2010 - 11:33

Sabato 6 novembre 2010 si inaugura alle ore 18.30 presso la galleria D.E.G.A.S., in Via della Stazione del Lido 32 a Ostia (Roma), la mostra Percorsi emotivi: dalla parola all’immagine, esposizione personale di Angela Scappaticci. In questa mostra sono esposte opere che l’artista ha creato partendo dalle emozioni provate leggendo un libro o vedendo un film.

Galleria D.E.G.A.S.
Presenta
Percorsi emotivi: dalla parola all’immagine
Mostra personale di
Angela Scappaticci

DURATA: dal 6 al 21 novembre 2010
INAUGURAZIONE: sabato 9 novembre ore 18.30
ORARI: 9.30/13.0 – 16.30/19.30 – chiuso lunedì mattina
LUOGO: Galleria D.E.G.A.S. via della Stazione del Lido 32 – Ostia (Roma)
INFO: tel. 06.45543278 – galleria@artedegas.comwww.artedegas.com

"Percorsi emotivi: dalla parola all'immagine" è il titolo che Angela Scappaticci ha voluto dare alla sua settima mostra personale, nella quale saranno in esposizione opere realizzate nel corso del tempo e che hanno come comune denominatore le emozioni provate attraverso la lettura di un libro o la visione di un film.

Nel tempo il lavoro della Scappaticci si è sempre più caratterizzato nell’utilizzo di una forte componente materica, che nella maggior parte utilizza il cretto come metodo di narrazione artistica. Il colore, inizialmente molto presente e coesistente alla ricerca materica, si è mano a mano trasformato in una ricerca monocroma spesso basato sull’uso del bianco e del nero, colori-non colori, all’’interno dei quali le tinte a contrasto sono piccoli segni, presenze scalfite che, proprio per la loro essenza minimale, risultano essere interventi di grande potenza espressiva. L’unicità del gesto coloristico non diminuisce né tantomeno annulla la percezione pittorica ma amplifica l’impatto della presenza del colore.

E’ questo il segnale evidente della maturazione artistica della Scappaticci che è giunta al segno unico, risultato della capacità di sottrarre anziché aggiungere durante il percorso creativo di elaborazione dell’opera d’arte. La sottrazione nell’arte moderna è sempre stata il sintomo del raggiungimento dell’equilibrio artistico, della comprensione da parte dell’artista di non dover necessariamente dire mille parole ridondanti per esprimere un concetto forte, ma una sola significativa parola. A questo alto livello espressivo è ormai giunta Angela Scappaticci e questa mostra, che ripercorre diverse fasi del suo provare e narrare emozioni, evidenzia nello spettatore il profondo percorso di ricerca estetica e narrativa di quest’artista.

marina zatta
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nicareddu
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SOQQUADRO - Pagina 2 Empty micro & MACRO

Messaggio  marina zatta Mer 10 Nov 2010 - 17:50

Sabato 13 Novembre 2010 si inaugura alle ore 18.30 presso lo spazio Vista Arte e Comunicazione, in Via Ostilia 41 (zona Colosseo) a Roma, la mostra micro & MACRO degli artisti Angela Caso, Rinaldo Cirillo Giuliano Della Rovere, Silvia Infranco, Maria Carla Mancinelli, Andrea Paganini, Christian Riminucci, Irene Sanna, Andrea Zordan.
La mostra è centrata sul ruolo giocato dalla dimensione spaziale nella creazione artistica.

Soqquadro & Vista
Presentano
micro & MACRO
Mostra collettiva

DURATA: 13-26 Novembre 2010
INAUGURAZIONE: sabato 13 Novembre ore 18.30
ORARI: dal lunedì al venerdì 14.00-19.30 sabato 17.00-19.30
LUOGO: VISTA Arte e Comunicazione, Via Ostilia 41, Roma (zona Colosseo)
CURATRICE: Marina Zatta
COLLABORAZIONI: Gloria Ceschin, Gemma Guirado Robles, Yasmin Mohamed Samir,
Alessandra Parrella, Mara Valente
INFO: tel. 06.45449756, cell. 333.7330045, 349.6309004
info@vistatv.it soqquadro@interfree.it
www.soqquadro.eu

“Vista” è un centro dedicato all’arte e alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Una project gallery che si rivolge ai giovani talenti esordienti, ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo. In questo luogo Soqquadro espone la collettiva micro & MACRO, un progetto di Marina Zatta sul ruolo dello spazio nel determinare la narrazione di un’opera d’arte.

Che cosa sarebbe la Gioconda se fosse enorme? E i quadri di Pollock se fossero minuscoli? La dimensione dell’opera è uno dei fattori importanti nella concezione narrativa dell’opera d’arte..

Sul tema ha scritto per Soqquadro un testo di riflessione Carla Melandri:
Nessuno potrebbe innamorarsi di Raskolnikov se Delitto e Castigo fosse un libello di poche pagine e, allo stesso modo, la dolcezza minimalista ed eterea di un Haiku sarebbe nulla se si trattasse di un’opera in due volumi. Le opere programmatiche della modernità, poi, si sono sempre fondate sulle loro dimensioni: Il Quarto Stato, ad esempio, ha la grandezza di un’idea rivoluzionaria che avanza, quasi a dimensione reale, a sconvolgere la quieta esistenza borghese degli osservatori; Le Demoiselle d’Avignon, invece, con la loro vastità proclamano con impertinenza e a gran voce il loro ruolo di passaggio dall’antico al moderno; le opere di Pollock sono grandi come il mondo che vi si nasconde dentro; le ultime ninfee di Monet non sono ninfee, ma disegni di una immensità vaga e indefinita. D’altro canto Impression, soleil levant di Monet o il Blaue Reiter di Kandinsky, nella loro piccolezza fisica, racchiudono una carica creativa e rivoluzionaria di violenta tensione deformante, che li ha portati a sconvolgere tutti i canoni precostituiti di pittura dando vita- e nome- ai rispettivi movimenti artistici. Guernica è di una dimensione direttamente proporzionale all’orrore che denuncia, uno spazio immenso in cui l’esplosione è portata dentro la forma, ripetendola all’infinito sulla tela. Ma succede a volte che infinitamente piccolo e infinitamente grande si possano incontrare in opere come La Grand-Jatte di Seurat i cui i puntini, rappresentanti di un infinito microscopico, si uniscono a creare un universo iconografico macroscopico. Micro e macro come dichiarazioni di poetica, dunque, come politica, come rivoluzione, come due componenti dello stesso universo.”

Il critico Fulvio Masciangioli è stato testimone della nascita di Angela Caso come pittrice e ha maturato la convinzione che i suoi quadri andrebbero visti in sequenza, sia per chiarire lo sviluppo della sua arte sia perché vi è in essi una unità nel racconto formale e una linearità di ispirazione. Questo linguaggio essenziale, ma sapiente e raffinato, sembra voler trovare il modo di uscire dal chiuso della coscienza per manifestarsi in una sintesi formale e poetica. Angela trova nel suo linguaggio un senso che evidenzia una forma interna e una semplificazione dell'immagine e del colore.

La ricerca pittorica dell’artista Rinaldo Cirillo si basa sul valore energetico del segno-colore, che attraverso una forte gestualità vuole comunicare emozioni cromatiche sensazioni, anche violente e drammatiche,in opposizione ad un mondo troppo spesso sterile e razionale. La mente e il ragionamento accompagnano il suo sentire e i suoi personaggi dell'inconscio,costruiscono loro la strada per dare via libera al gesto e all'idea, in una reciproca conjunctio.

L’artista Giuliano Della Rovere spiega il pensiero delle sue opere in questo modo: “Sgretolamento molecolare..questo è quello che avviene oggi a livello fisico e psichico, dunque la perdita di qual si voglia etica..e da qui nasce il mio interesse per il “patologico”.. forse l’unica vera visione stimolante che merita questo millennio..”

Silvia Infranco, attraverso l’opera “Lunazione”, parla di una realtà alternativa, ovattata che pervade silenziosamente la memoria. L’identità di una carta consunta, isolata racconta un vissuto ancora emotivo, ma ormai fluttuante verso una dimensione di calma profondità. Si tratteggia una soffusa e armonica compenetrazione di forme. L’opera “Antigone”, al contrario, suscita meraviglia ed eleganza. L’artista, in tutti i suoi quadri, possiede la capacità di attualizzare il pensiero di un evento con linee che, seguendo ritmi musicali, si scompongono e si affiancano portando le nostre sensazioni verso un universo in cui l’uomo è assente.

Per Maria Carla Mancinelli il senso della sua arte è quello dell’astrazione, della distanza, della diversità, ma anche della rinascita. Tutto rinasce dalle proprie ceneri e i corpi stilizzati degli uomini sopravvissuti, come terminali nervosi di una sensibilità estrema, si muovono verso il cielo, alla ricerca di sensazioni che superano il comune sentire. I corpi e le cose sono proiettati verso l’alto, alla ricerca di una condizione “ulteriore” che oltrepassa la natura terrena. E’ un’umanità essenziale, di cui rimangono l’anima e il cuore.

Andrea Paganini cifra le sue memorie con un’economia di elementi che diventa crittogramma blindato, inespugnabile senza il suo intervento. Comunica con un segno primitivo, spoglio, oscuro. Fra la materia amorfa affiorano simboli ricorrenti. Il caos, la sporcatura, l’assenza di struttura. L’informe. La materia allo stato primario, sovrapposta, graffiata, miscelata in una gamma di colori ed impressioni fra l’organico e l’aleatorio.

La capacità di osservare, scomporre e rielaborare textures naturali è parte integrante del percorso evolutivo di Christian Riminucci. Cortecce, foglie e pietre ricostruite su tela attraverso tessuti inamidati mescolati a smalti e colori naturali fanno di MATERIA una collezione con un passato ed un presente molto forte e, automaticamente, in continuo divenire. Fortemente influenzato dall’informalità dell’artista Alberto Burri e dal significato più intimo di questa corrente artistica, Christian si immedesima nei suoi bassorilievi con tutto il suo essere ponendo l’accento sulle diverse fasi di lavorazione quasi prescindendo dal significato specifico dell’opera. L’arte di Christian va osservata, ascoltata e toccata se si vuol cogliere il senso più intimo di essa. “La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto”. P. Picasso.

Irene Sanna, attraverso le sue opere, vuole farci capire che Dio non si sente o si vede solo in una chiesa, Dio si vede anche nella natura. L’artista crede negli aspetti più semplici della vita umana, nei rapporti tra uomo e natura. Le tinte accese e vibranti stese sulla tela con forza fanno nascere un giardino di colori che cambiano in continuazione tonalità e vogliono raccontare l'infinito e l'eterno. La sua avventura pittorica è parallela al suo stato emotivo. Quando dipinge, spiega Irene, le emozioni guidano la sua mano, i tocchi e le gestualità diventano sempre più spontanei, gli accostamenti di colore si fanno sempre più contrastanti e l'emozione si tramuta in pittura!

Infine Andrea Zordan attraverso la sua “Illusione” vuole mettere in evidenza come le eccessive aspettative che ci vengono caricate cozzino a volte con la vita reale, causandoci conseguentemente uno stato di continua insicurezza e sfiducia. Con l’opera “L’Idea”, invece, ha voluto rappresentare come le esperienze di vita e la società che ci circonda fanno fluttuare e modificare il pensiero dell’uomo rendendolo sempre unico e imprevedibile. L’unicità e l’imprevedibilità sono secondo l’artista il carburante del vivere libero.
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Messaggio  Admin Lun 15 Nov 2010 - 10:33

marina zatta ha scritto:grazia Flavia della tua cortesia, sei un vero tesoro. per ricambiare potrei presentare il libro "e chiovi" qui a Roma. ti va?

In effetti mi potrebbe piacere farci un pensierino, ma di solito ci si organizza con l'autore (in questo caso io) o con l'editore ?

Perchè io sono sprovvista di copie del mio libro ...

Ho visto che organizzi mostre oltre che alla galleria Vista Arte e Comunicazione anche alla galleria Tartaglia, Artingegno, Arte Roma Design, alla Casa Internazionale delle donne e perfino fuori Roma a Napoli (Castel Nuovo Maschio Angioino) e Reggio Emilia (Galleria Metamorfosi)

ci puoi raccontare di più in merito a questa tua bellissima, e immagino faticosissima, attività?

Perchè L'Associazione Soqquadro non ha una propria Galleria?

Anni fa, dato che al Sud le vendite di dipinti d'Arte sono 0, feci una Permanenza presso la Galleria di Dino Cecconi a Cremona, ma ebbi delle difficoltà ...

se volessi (quando riprenderò bene con la pittura e avrò nuovi imput da comunicare) mi potresti consigliare come promuovere la mia pittura fuori dalla mia provincia, senza incorrere in ulteriori delusioni e organizzazioni mostre serie e non indifferenti alla promozione e sviluppo artistico?

Grazie SOQQUADRO - Pagina 2 761589
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SOQQUADRO - Pagina 2 Empty cosa fa Soqquadro

Messaggio  marina zatta Lun 15 Nov 2010 - 20:49

ciao Flavia,

iniziamo col parlare del tuo libro. in effetti, per presentarlo ci vogliono un pò di copie, se tu non ne hai dovrebbe occuparsene l'editore mandandoti delle copie in conto vendita.

Per quanto riguarda Soqquadro, noi siamo un'associazione culturale che ormai ha compiuto 10 anni e collaboriamo con diversi spazi (ma non con il maschio angioino, quella era una mostra personale di uno dei nostri più bravi artisti ed io gli ho dato una mano a diffondere la notizia). Ma a parte Napoli, le altre collaborazioni sono tutte nostre, e ce ne sono altre, a Bomarzo, a Cortona, che scoprirete col tempo. Gli spazi sono diversi sia come posizione che come frequentazioni, noi li affittiamo e grazie alle quote di partecipazione degli artisti riusciamo a coprire le spese. Stiamo attenti a selezionare sempre spazi seri, gestiti da persone che si danno da fare. Ormai abbiamo tantissimi artisti che lavorano con noi (saremo sui 400 artisti) e ultimamente ho messo su un gruppo di collaboratrici che mi aiuta nella gestione degli eventi; Mara Valente, che si è iscritta anche lei a questo forum è una di queste. Oltre agli artisti, ci sono tanti spazi con cui collaboriamo ma anche tanti altri che vorrebbero collaborare con noi, quindi siamo nella privilegiata posizione di poter scegliere sia gli artisti che i luoghi, il che è un'ottima cosa. Quando ti serviranno informazioni specifiche per la promozione del tuo lavoro fammelo sapere, te le darò volentieri. Queste sono le notizie principali, se vuoi sapere qualcos'altro chiedi e ti sara' risposto! Very Happy

salutoni
marina
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SOQQUADRO - Pagina 2 Empty ho dimenticato una risposta

Messaggio  marina zatta Lun 15 Nov 2010 - 20:51

Non abbiamo una galelria perchè non siamo certi di poter coprire i costi e, sopratutto, perchè io sono certa di non poter tenere aperto, visto che per vivere faccio altri 3 lavori! E una galleria con le saracinesche chiuse è un insuccesso assicurato!

arisalutoni
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Messaggio  Admin Lun 15 Nov 2010 - 22:48

marina zatta ha scritto:ciao Flavia,

iniziamo col parlare del tuo libro. in effetti, per presentarlo ci vogliono un pò di copie, se tu non ne hai dovrebbe occuparsene l'editore mandandoti delle copie in conto vendita.

salutoni
marina

Quando ho fatto la presentazione a Messina sarebbe dovuto venire lui o il papà del distributore di zona ... ma poi hanno avuto difficoltà entrambi ...

è registrato al forum ... ma non ha mai scritto :-(
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SOQQUADRO - Pagina 2 Empty Confronti

Messaggio  marina zatta Dom 5 Dic 2010 - 15:57

Sabato 11 dicembre 2010 si inaugura alle ore 18.30 presso lo spazio Vista Arte e Comunicazione, in Via Ostilia 41 (zona Colosseo) a Roma, la mostra bipersonale Confronti delle artiste
Francesca Betti e Angela Scappaticci.
Le due pittrici lavorano su stili e senso della materia contrapposti, creando opere di impatto totalmente diverso: figurative ed eteree con l’utilizzo del vetro le opere della Betti,
astratte e fortemente materiche, centrate sull’uso del cretto, quelle della Scappaticci.

Soqquadro & Vista
Presentano
Confronti
Mostra bi personale di
Francesca Betti e Angela Scappaticci

DURATA: 11-22 dicembre 2010
INAUGURAZIONE: sabato 11 dicembre ore 18.30
ORARI: dal lunedì al venerdì 14.00-19.30 sabato 17.00-19.30
LUOGO: VISTA Arte e Comunicazione, Via Ostilia 41, Roma (zona Colosseo)
CURATRICE: Marina Zatta
INFO: tel. 06.45449756, cell. 333.7330045, 349.6309004
info@vistatv.it soqquadro@interfree.it
www.soqquadro.eu

“Vista” è un centro dedicato all’arte e alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Una project gallery che si rivolge ai giovani talenti esordienti, ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo. In questo luogo Soqquadro espone la bi personale Confronti delle artiste Francesca Betti e Angela Scappaticci, curata da Marina Zatta.

In quest’esposizione vengono contrapposte due concezioni totalmente diverse della pittura, le due artiste infatti operano nel campo dell’arte utilizzando linguaggi, stili e tecniche completamente diversi tra loro.

Il lavoro di Francesca Betti parte da una caratteristica decisamente figurativa, stile su cui lavora da diversi anni con risultati di grande livello sia nella tecnica che nella capacità di narrazione. In questa mostra espone i suoi ultimi lavori realizzati su lastre di vetro, materia con cui è riuscita ad ottenere un effetto di estrema leggerezza delle figure dipinte che sembrano in questo modo essere sospese nel vuoto; il risultato sono opere di grande tenuità che portano le spettatore in un mondo trasparente, luminoso e volatile, una narrazione che, se paragonata ad un elemento naturale, potremmo senza dubbio collegare all’ARIA.

Il lavoro di Angela Scappaticci è contrario e complementare a quello di Francesca Betti: astratto quanto l’altro è figurativo ed improntato ad un uso forte e possente della materia lavorata con la tecnica del cretto che richiama il forte sapore della TERRA riarsa e screpolata. Angela esplora il territorio della materia che emerge dal quadro da molti anni ed ha oramai raggiunto un’esperienza tecnica di alto livello, unita a una connotazione narrativa con cui esprime spesso tematiche legate al sociale. In questa mostra espone lavori bianchi contrapposti ad altri neri, con due sole mediazioni di opere grigie. Una scelta di grande rigore che, prediligendo i “colori non colorati” tende a sottolineare la determinante della materia nella creazione artistica della Scappaticci.
marina zatta
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nicareddu
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Messaggio  Flavia Vizzari Sab 12 Dic 2015 - 11:08

Sto iniziando seriamente a riprendere con la pittura e a vedere come presentare i miei libri.... (... e chiovi e raccontando in versi) Marina e Mara, potreste di seguito brevemente, sia per me che per gli amici del forum, scrivere cosa potete offrire sia come permanenze o collettive per pittori che per la presentazione di libri di Poesia? Grazie SOQQUADRO - Pagina 2 929714 SOQQUADRO - Pagina 2 923992
Flavia Vizzari
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http://blog.libero.it/Artevizzari/

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