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Admin
Giuseppe La Delfa
Rosanna
7 partecipanti
FORUM - SEMINARIO di ARTE e POESIA - LINGUA SICILIANA :: Pubblicazioni di Flavia Vizzari :: di Flavia Vizzari : " ... e chiòvi"
i miei trent'anni di arte tra ricordi, poesia, sogni e realtà
Pagina 1 di 1
I commmenti e le recensioni :
Ciao Flavia, complimenti per tutto quello che fai nel mondo artistico culturale della tua città, e non solo, e un augurio di cuore per il tuo libro. Un abbraccio
Rosanna
Rosanna
Complimenti
I complimenti siano di stimolo per pubbliare altri libri di arte e poesie ricche di metafore, di allegorie e di umorismo . "Ad Majora". Pippo
Re: I commmenti e le recensioni :
da PELORO 2000 - Rivista di Attualità - Arte - Cultura - Sett/Ott 2009.
http://artevizzari.forumcity.it/viewtopic.php?t=52
http://artevizzari.forumcity.it/viewtopic.php?t=52
Complimenti !
Complimenti è dir poco, Flavia !
Ho letto, d'un fiato il tuo libro rubando un po' di tempo alla notte.
Come è mia abitudine ho messo dei foglietti nelle pagine dove ho "trovato" quei versi che, nell'immediato, mi hanno fatto vibrare di più. E' stato un primo approccio per creare quella giusta sintonia che, fra chi scrive e chi legge, ritengo sia necessaria.
Sono ritornato, subito, là dove avevo lasciato il segno fra le pagine ed ho riletto con calma, assaporando e condividendo le tue emozioni cercando di "guardare" l'Amore, la Natura ed ogni altra "Cosa", con i tuoi stessi occhi.
Purtroppo, in questi giorni, per motivi di "casa", ho poco tempo a disposizione. Ma, una due poesie al giorno, isolandomi dalla confusione che ho attorno, le rileggerò meditandole. Le parole che hai scritto, infatti, vanno meditate, "aspirate", "assorbite": non basta una lettura rapida e superficiale.
Non posso e voglio spendere altre parole prima di completare la lettura dei tuoi versi, ma, mi sento di affermare che ogni parola che, con il cuore (si sente!), hai scritto è un autentico dono per chi ha ed avrà il privilegio di leggerti.
Grazie di vero cuore.
Marco
Ho letto, d'un fiato il tuo libro rubando un po' di tempo alla notte.
Come è mia abitudine ho messo dei foglietti nelle pagine dove ho "trovato" quei versi che, nell'immediato, mi hanno fatto vibrare di più. E' stato un primo approccio per creare quella giusta sintonia che, fra chi scrive e chi legge, ritengo sia necessaria.
Sono ritornato, subito, là dove avevo lasciato il segno fra le pagine ed ho riletto con calma, assaporando e condividendo le tue emozioni cercando di "guardare" l'Amore, la Natura ed ogni altra "Cosa", con i tuoi stessi occhi.
Purtroppo, in questi giorni, per motivi di "casa", ho poco tempo a disposizione. Ma, una due poesie al giorno, isolandomi dalla confusione che ho attorno, le rileggerò meditandole. Le parole che hai scritto, infatti, vanno meditate, "aspirate", "assorbite": non basta una lettura rapida e superficiale.
Non posso e voglio spendere altre parole prima di completare la lettura dei tuoi versi, ma, mi sento di affermare che ogni parola che, con il cuore (si sente!), hai scritto è un autentico dono per chi ha ed avrà il privilegio di leggerti.
Grazie di vero cuore.
Marco
marcog42- nicareddu
Re: I commmenti e le recensioni :
Marco ma ... ch'è... mi vuoi commuovere?!? .. Orsù...
Oh, ma chi l'aveva detto che per un autore l'importante è pubblicare ?!? ... Qui non si finisce mai di tribolare :-)))
Grazie Marco, a te, e a tutti gli amici che mi avete voluto o mi volete bene ... e che apprezzate quel poco che riesco a mettere assieme ... GRAZIE
Oh, ma chi l'aveva detto che per un autore l'importante è pubblicare ?!? ... Qui non si finisce mai di tribolare :-)))
Grazie Marco, a te, e a tutti gli amici che mi avete voluto o mi volete bene ... e che apprezzate quel poco che riesco a mettere assieme ... GRAZIE
Re: I commmenti e le recensioni :
Admin ha scritto:da facebook :
GualtieroGiovanni ha scritto:
Adesso devi proseguire nella via scelta.
Ed i percorsi interiori sono lì, a ricordar la strada.
E le stagioni, i tempi, le albe ed i tramonti.
Sono lì.
Dentro di noi.
Lasciando all'arte il compito di mostrarli fuori.
Ciao, Buon Natale e Felice Anno nuovo.
http://artevizzari.italianoforum.com/concorsi-letterari-artistici-e-canori-f29/pennacalamaiozacemit-savona-t401.htm?highlight=zacem
libro "...e chiovi
carissima Flavia
stamattina ho ricevuto il libro e adesso mi accingo a scoprirlo,grazie per la bella dedica-un saluto e un abbraccio affettuoso-ciao-salvatrice
stamattina ho ricevuto il libro e adesso mi accingo a scoprirlo,grazie per la bella dedica-un saluto e un abbraccio affettuoso-ciao-salvatrice
salvatrice motta- bazzicaturi
Re: I commmenti e le recensioni :
salvatrice motta ha scritto:carissima Flavia
stamattina ho ricevuto il libro e adesso mi accingo a scoprirlo,grazie per la bella dedica-un saluto e un abbraccio affettuoso-ciao-salvatrice
Grazie a te Salvatrice ... spero che il tuo giudizio possa essere positivo :-))
Un abbraccio affettuoso
Re: I commmenti e le recensioni :
Ciao a tuttiiii! Da qualche mese ho in gestazione una recensione a questo @e chiovi@ nn sono ancora riuscita a finirla perch[ ho poco tempo e anche se il libro lo conosco a memoria cosi come il significato delle poesie, da cosa sono state ispirate ecc...voglio farla per bene, del resto e- la mia prima recensione...mi sono sempre rifiutata di scriverne per paura di non essere all-altezza ma stavolta conosco troppo bene la materia da trattare....ebbene la condivider; con voi dopo che sar' pubblicata >( a prestooo
Alba Terranova- affiziunatu
Re: I commmenti e le recensioni :
Alba Terranova ha scritto:il libro lo conosco a memoria cosi come il significato delle poesie, da cosa sono state ispirate ecc
... mi butta male avere una "recensòra" in famiglia
attendiamo sperando per il meglio ... ops ... volevo dire ...
speriamu ca non chiovi ;o)))
I commenti e le recensioni
L'intellettuale Salvo Zappulla ha pubblicato sulla pagina culturale del quotidiano "LA SICILIA" di Catania una recensione davvero eccellente sulla poetessa Flavia Vizzari , che per certi versi non si autostimava ,ma chi scrive ha sempre creduto nella qualità delle sue rime e del suo versegiare ,ma adesso una conferma viene da un esperto del settore, quindi "Ad Majora " alla musa messinese. Pippo
i commenti e le recensioni
carissima Flavia
ho ultimato la lettura del tuo libro
e devo rinnovare i complimenti per il tuo modo di essere nell'arte-
sia nella pittura che nella poesia si sente che vivi le tue emozioni
con il cuore e cosi' riesci a farle rinascere negli altri-
bellissime le poesie in dialetto-a me piace tanto scoprire i vari dialetti,
anche se io non lo scrivo volentieri,perchè in essi c'è tutta la nostra cultura,
le nostre radici.Non so dirti altro che brava e grazie per il dono che ci dai.
ciao-salvatrice
ho ultimato la lettura del tuo libro
e devo rinnovare i complimenti per il tuo modo di essere nell'arte-
sia nella pittura che nella poesia si sente che vivi le tue emozioni
con il cuore e cosi' riesci a farle rinascere negli altri-
bellissime le poesie in dialetto-a me piace tanto scoprire i vari dialetti,
anche se io non lo scrivo volentieri,perchè in essi c'è tutta la nostra cultura,
le nostre radici.Non so dirti altro che brava e grazie per il dono che ci dai.
ciao-salvatrice
salvatrice motta- bazzicaturi
Re: I commmenti e le recensioni :
salvatrice motta ha scritto:carissima Flavia
ho ultimato la lettura del tuo libro
e devo rinnovare i complimenti per il tuo modo di essere nell'arte-
sia nella pittura che nella poesia si sente che vivi le tue emozioni
con il cuore e cosi' riesci a farle rinascere negli altri-
bellissime le poesie in dialetto-a me piace tanto scoprire i vari dialetti,
anche se io non lo scrivo volentieri,perchè in essi c'è tutta la nostra cultura,
le nostre radici.Non so dirti altro che brava e grazie per il dono che ci dai.
ciao-salvatrice
Grazie Salvatrice, ho raccolto anche il tuo bel commento nella Pagina del mio Sito :
http://artevizzari.altervista.org/LibroeChiovi.htm
Recensioni
Giuseppe La Delfa ha scritto:L'intellettuale Salvo Zappulla ha pubblicato sulla pagina culturale del quotidiano "LA SICILIA" di Catania una recensione davvero eccellente sulla poetessa Flavia Vizzari , che per certi versi non si autostimava ,ma chi scrive ha sempre creduto nella qualità delle sue rime e del suo verseggiare ,ma adesso una conferma viene da un esperto del settore, quindi "Ad Majora " alla musa messinese. Pippo
E' opportuno invitare Salvo Zappulla esperto del settore al raduno poetico che si effettuerà a Messina. Pippo
...e chiovi " di Flavia
Ancora un altro piacevole riconoscimento letterario in quel di Savona per la nostra musa dello stretto : La pittrice -poetessa Flavia Vizzari . Siamo felici di questi suoi premi frutto di sacrificio, di studio diurno e notturno nel perfezionare dettagliatamente ogni suo verso a volte sofferto e alla fine una gioia immensa nel partorire una creatura poetica apprezzabile . La chicca di Flavia è un contributo dato alla cultura Messinese e a pieno titolo merita l'apprezzamento di giurie qualificate di Sicilia e d'Italia. "Ad Majora" . Pippo
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Re: I commmenti e le recensioni :
Giuseppe La Delfa ha scritto:Ancora un altro piacevole riconoscimento letterario in quel di Savona per la nostra musa dello stretto : La pittrice -poetessa Flavia Vizzari . Siamo felici di questi suoi premi frutto di sacrificio, di studio diurno e notturno nel perfezionare dettagliatamente ogni suo verso a volte sofferto e alla fine una gioia immensa nel partorire una creatura poetica apprezzabile . La chicca di Flavia è un contributo dato alla cultura Messinese e a pieno titolo merita l'apprezzamento di giurie qualificate di Sicilia e d'Italia. "Ad Majora" . Pippo
Grazie infinite
Re: I commmenti e le recensioni :
Gentilissima Flavia
la lingua siciliana, con la sua musicalità, ha suscitato in me commozione ancor prima che cogliessi la malinconia struggente dei tuoi versi; ho colto una adesione profonda allo stato d’animo che vuoi suscitare, condivido in pieno l’amore per la tua terra, malata come sono di nostalgia per la mia, e sento forte le emozioni che con passione hai espresso sul “silenzio” e la “solitudine”.
Complimenti vivissimi.
Ho goduto leggendo le tue belle poesie e te ne sono riconoscente.
Grazie affettuosamente
RO MUSTO.
24 agosto 2010
la lingua siciliana, con la sua musicalità, ha suscitato in me commozione ancor prima che cogliessi la malinconia struggente dei tuoi versi; ho colto una adesione profonda allo stato d’animo che vuoi suscitare, condivido in pieno l’amore per la tua terra, malata come sono di nostalgia per la mia, e sento forte le emozioni che con passione hai espresso sul “silenzio” e la “solitudine”.
Complimenti vivissimi.
Ho goduto leggendo le tue belle poesie e te ne sono riconoscente.
Grazie affettuosamente
RO MUSTO.
24 agosto 2010
Re: I commmenti e le recensioni :
Dal dolore alla speranza:
un percorso artistico.
La poesia che racconta
emozioni e ricordi
di Daniela Malagnino
Edizioni del Poggio edita una raccolta di poesie di grande intensità
in grado di condurre i lettori nella trama delle parole e dei sentimenti
La poesia è uno strumento artistico capace di tradurre in parole e in versi stati d’animo, riflessioni, emozioni, sogni; è in grado di fornire al lettore una possibilità per interpretare il proprio mondo interiore e quello che lo circonda nel tentativo, a volte affannoso, di dare un senso alla propria esistenza. Nel libro, … e chiovi. I miei trent’anni d’arte tra ricordi, poesia, sogni e irrealtà, (Edizioni del Poggio, pp. 146, € 9,50) la poetessa Flavia Vizzari sembra proprio aver dato alla poesia questi significati, offrendoci, per la prima volta, una raccolta che racchiude trent’anni di esperienze artistiche, di ricordi e di sogni.
La poetessa, nata a Messina, diplomata maestro d’arte e laureata in Lettere moderne, ha ricevuto premi e riconoscimenti sia nei concorsi di pittura sia in quelli di poesia. Profondamente legata alla sua terra, oggi continua ad occuparsi attivamente della promozione culturale e artistica della città di Messina.
Il dolore e l’amore
La silloge è divisa in sei sezioni, ognuna delle quali è introdotta dalla significativa immagine di un dipinto – della stessa Vizzari – capace di accompagnare e sostenere la parola poetica. La prima sezione raccoglie liriche che hanno un tema tanto caro ai poeti quanto conosciuto dall’uomo: il dolore, stato d’animo che come una fitta pioggia penetra in ognuno di noi, ma che è anche «attorno / e in mezzo a noi». Il dolore a cui vuol dar voce la poetessa non è solo quello legato alle sofferenze individuali e personali che l’uomo deve affrontare nella sua quotidianità, ma è anche quello che si prova dinanzi alle brutture della terra, all’emarginazione e ai pregiudizi.
Il dolore penetra nella vita dell’uomo come momenti privi di luce, è come «solo fuoco / che divampa / e lascia cenere»; anche la quiete è intrisa di violento silenzio, quando a recarla è il dolore.
Flavia Vizzari si rivela molto abile nel dar voce a queste emozioni. Riesce a creare immagini nitide non solo con la pittura, ma anche con le parole, e il lettore non può che riconoscersi in quei versi e in quelle immagini, sentendo familiare il messaggio poetico.
L’epifania del dolore non è fine a stessa, non si conclude con uno sterile lamento delle sofferenze che l’uomo è chiamato a guardare in faccia per poter andare avanti: emerge dalle parole dell’autrice la necessità di superare stagioni senza primavera, valicando l’oggi, andando oltre quel presente fatto di dolore e di tormento.
Così, dopo che il dolore ha preso le fattezze, nell’immaginario poetico, dell’«afa», degli «inerti laghi», della «nota stanca», solo in apparenza l’esito ineluttabile sembra essere quello della ricerca dell’oblio, «senza futuro di pace»: alla fine il messaggio si apre all’attesa di un’alba, di una vita che «cambia lo scenario».
Gradualmente i versi di queste poesie prendono le distanze dalla sofferenza, che spesso invece di avvicinare gli uomini, li isola costringendoli a una solitudine matrigna, e lasciano intravedere momenti di luce e spazi di aurora.
Strettamente legato al tema del dolore è quello dell’amore, in poesia trasfigurato in una melodia che supera la ragione, in un sentimento profondo che «fa gioire il cuore», che diventa «linfa vitale», e rinnova «battiti / impetuosi» accendendo la vita e donandole un senso “diverso”: «emozione sprigiona come onda magnetica / e va a sanare angoli bui / a guarire cupezze nel profondo».
Con partecipazione e lucido distacco, la poetessa racconta dell’amore, donando a questo sentimento un’aura quasi sacrale.
La contemplazione, il silenzio, la solitudine
Partecipe al messaggio poetico, che la silloge vuol veicolare, è la natura, che attraverso il canto delle cicale, l’ondeggiare degli alberi, il cielo trapunto di stelle, guida la scrittrice nello spazio interiore della contemplazione, là dove nasce la poesia.
La natura estatica le appare nel silenzio tra gli alberi delle pinete, nel cielo azzurro. V’è tutto il paesaggio natale dell’autrice nei versi di queste poesie, così ben costruite che al lettore sembra di percepire odori, rumori e immagini propri della terra ove la poetessa è nata e cresciuta. Il mare, il vento, l’alba, il sole, la spiaggia, le onde fragorose conducono la scrittrice alla contemplazione, alla percezione del «dolce suono della vita».
Non c’è contemplazione che non porti al silenzio e alla solitudine, che non induca alla riflessione, all’apertura di uno scorcio sul mondo attuale pieno di bellezze, ma anche di egoismo, e sovente povero di coraggio.
Il silenzio per l’autrice racchiude in sé tante cose: appare come «apatia assoluta», ed è affine al «vento gelido» e alla «nebbia» dell’immaginario poetico. Ma lo straordinario acume della poetessa scorge nel silenzio qualcos’altro. La staticità del silenzio stesso, che sembra voler rallentare il «ritmo della vita» ha un senso, «schiarisce la realtà», aiuta a «scovare il proprio spazio», «distraendo dall’ondoso / altalenarsi della vita», diventando così attesa e quindi speranza.
La speranza
Non è un caso che la raccolta si concluda con una sezione dal significativo titolo La speranza. È proprio grazie all’attesa fiduciosa di un futuro positivo, infatti, che il disordine interiore, il dolore e l’angoscia trovano una placida quiete. La consapevolezza di un’«infausta esistenza» non può immobilizzare l’uomo, occorre andare oltre. Dinanzi al «deviato cammino» è necessario «non rimanere avvinghiati in momenti di negatività e di dolore», ma bisogna tendere «alla rinascita / desiderando nuova luce / ricercando nuove melodie», «anelando per tutti / un’alba migliore».
Dopo aver scandagliato il dolore in profondità e con la cura che solo i poeti sanno avere, dopo aver ricondotto a galla quanto di polveroso vi è nella natura umana, la poetessa spinge i lettori ad avere uno sguardo più intimo, capace di valicare gli spazi del dolore, e a saper utilizzare quest’ultimo come una lente per vedere oltre i confini della materialità e dell’egoismo.
Le parole fluiscono così armoniosamente nella loro semplicità ricercata, da condurre il lettore verso spazi profondi e ricchi di significato, entro i quali non si sente smarrito, ma trova nuove conoscenze e riscopre vecchie emozioni.
Le liriche hanno suoni familiari e pacati che rendono melodioso il ritmo poetico.
Di grande forza sonora e vigore immaginativo sono le liriche in vernacolo, capaci di scuotere la mente da un languido torpore emotivo e in grado di offrire al lettore una sempre nuova interpretazione a quel suo guazzabuglio interiore, misto di dolce e amaro.
Daniela Malagnino
(www.bottegascriptamanent.it, anno VI, n. 53, gennaio 2012)
http://www.bottegascriptamanent.it/?modulo=Articolo&id=1281&ricerca=
un percorso artistico.
La poesia che racconta
emozioni e ricordi
di Daniela Malagnino
Edizioni del Poggio edita una raccolta di poesie di grande intensità
in grado di condurre i lettori nella trama delle parole e dei sentimenti
La poesia è uno strumento artistico capace di tradurre in parole e in versi stati d’animo, riflessioni, emozioni, sogni; è in grado di fornire al lettore una possibilità per interpretare il proprio mondo interiore e quello che lo circonda nel tentativo, a volte affannoso, di dare un senso alla propria esistenza. Nel libro, … e chiovi. I miei trent’anni d’arte tra ricordi, poesia, sogni e irrealtà, (Edizioni del Poggio, pp. 146, € 9,50) la poetessa Flavia Vizzari sembra proprio aver dato alla poesia questi significati, offrendoci, per la prima volta, una raccolta che racchiude trent’anni di esperienze artistiche, di ricordi e di sogni.
La poetessa, nata a Messina, diplomata maestro d’arte e laureata in Lettere moderne, ha ricevuto premi e riconoscimenti sia nei concorsi di pittura sia in quelli di poesia. Profondamente legata alla sua terra, oggi continua ad occuparsi attivamente della promozione culturale e artistica della città di Messina.
Il dolore e l’amore
La silloge è divisa in sei sezioni, ognuna delle quali è introdotta dalla significativa immagine di un dipinto – della stessa Vizzari – capace di accompagnare e sostenere la parola poetica. La prima sezione raccoglie liriche che hanno un tema tanto caro ai poeti quanto conosciuto dall’uomo: il dolore, stato d’animo che come una fitta pioggia penetra in ognuno di noi, ma che è anche «attorno / e in mezzo a noi». Il dolore a cui vuol dar voce la poetessa non è solo quello legato alle sofferenze individuali e personali che l’uomo deve affrontare nella sua quotidianità, ma è anche quello che si prova dinanzi alle brutture della terra, all’emarginazione e ai pregiudizi.
Il dolore penetra nella vita dell’uomo come momenti privi di luce, è come «solo fuoco / che divampa / e lascia cenere»; anche la quiete è intrisa di violento silenzio, quando a recarla è il dolore.
Flavia Vizzari si rivela molto abile nel dar voce a queste emozioni. Riesce a creare immagini nitide non solo con la pittura, ma anche con le parole, e il lettore non può che riconoscersi in quei versi e in quelle immagini, sentendo familiare il messaggio poetico.
L’epifania del dolore non è fine a stessa, non si conclude con uno sterile lamento delle sofferenze che l’uomo è chiamato a guardare in faccia per poter andare avanti: emerge dalle parole dell’autrice la necessità di superare stagioni senza primavera, valicando l’oggi, andando oltre quel presente fatto di dolore e di tormento.
Così, dopo che il dolore ha preso le fattezze, nell’immaginario poetico, dell’«afa», degli «inerti laghi», della «nota stanca», solo in apparenza l’esito ineluttabile sembra essere quello della ricerca dell’oblio, «senza futuro di pace»: alla fine il messaggio si apre all’attesa di un’alba, di una vita che «cambia lo scenario».
Gradualmente i versi di queste poesie prendono le distanze dalla sofferenza, che spesso invece di avvicinare gli uomini, li isola costringendoli a una solitudine matrigna, e lasciano intravedere momenti di luce e spazi di aurora.
Strettamente legato al tema del dolore è quello dell’amore, in poesia trasfigurato in una melodia che supera la ragione, in un sentimento profondo che «fa gioire il cuore», che diventa «linfa vitale», e rinnova «battiti / impetuosi» accendendo la vita e donandole un senso “diverso”: «emozione sprigiona come onda magnetica / e va a sanare angoli bui / a guarire cupezze nel profondo».
Con partecipazione e lucido distacco, la poetessa racconta dell’amore, donando a questo sentimento un’aura quasi sacrale.
La contemplazione, il silenzio, la solitudine
Partecipe al messaggio poetico, che la silloge vuol veicolare, è la natura, che attraverso il canto delle cicale, l’ondeggiare degli alberi, il cielo trapunto di stelle, guida la scrittrice nello spazio interiore della contemplazione, là dove nasce la poesia.
La natura estatica le appare nel silenzio tra gli alberi delle pinete, nel cielo azzurro. V’è tutto il paesaggio natale dell’autrice nei versi di queste poesie, così ben costruite che al lettore sembra di percepire odori, rumori e immagini propri della terra ove la poetessa è nata e cresciuta. Il mare, il vento, l’alba, il sole, la spiaggia, le onde fragorose conducono la scrittrice alla contemplazione, alla percezione del «dolce suono della vita».
Non c’è contemplazione che non porti al silenzio e alla solitudine, che non induca alla riflessione, all’apertura di uno scorcio sul mondo attuale pieno di bellezze, ma anche di egoismo, e sovente povero di coraggio.
Il silenzio per l’autrice racchiude in sé tante cose: appare come «apatia assoluta», ed è affine al «vento gelido» e alla «nebbia» dell’immaginario poetico. Ma lo straordinario acume della poetessa scorge nel silenzio qualcos’altro. La staticità del silenzio stesso, che sembra voler rallentare il «ritmo della vita» ha un senso, «schiarisce la realtà», aiuta a «scovare il proprio spazio», «distraendo dall’ondoso / altalenarsi della vita», diventando così attesa e quindi speranza.
La speranza
Non è un caso che la raccolta si concluda con una sezione dal significativo titolo La speranza. È proprio grazie all’attesa fiduciosa di un futuro positivo, infatti, che il disordine interiore, il dolore e l’angoscia trovano una placida quiete. La consapevolezza di un’«infausta esistenza» non può immobilizzare l’uomo, occorre andare oltre. Dinanzi al «deviato cammino» è necessario «non rimanere avvinghiati in momenti di negatività e di dolore», ma bisogna tendere «alla rinascita / desiderando nuova luce / ricercando nuove melodie», «anelando per tutti / un’alba migliore».
Dopo aver scandagliato il dolore in profondità e con la cura che solo i poeti sanno avere, dopo aver ricondotto a galla quanto di polveroso vi è nella natura umana, la poetessa spinge i lettori ad avere uno sguardo più intimo, capace di valicare gli spazi del dolore, e a saper utilizzare quest’ultimo come una lente per vedere oltre i confini della materialità e dell’egoismo.
Le parole fluiscono così armoniosamente nella loro semplicità ricercata, da condurre il lettore verso spazi profondi e ricchi di significato, entro i quali non si sente smarrito, ma trova nuove conoscenze e riscopre vecchie emozioni.
Le liriche hanno suoni familiari e pacati che rendono melodioso il ritmo poetico.
Di grande forza sonora e vigore immaginativo sono le liriche in vernacolo, capaci di scuotere la mente da un languido torpore emotivo e in grado di offrire al lettore una sempre nuova interpretazione a quel suo guazzabuglio interiore, misto di dolce e amaro.
Daniela Malagnino
(www.bottegascriptamanent.it, anno VI, n. 53, gennaio 2012)
http://www.bottegascriptamanent.it/?modulo=Articolo&id=1281&ricerca=
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