MELO FRENI

Con lo scrittore-regista televisivo siciliano Melo Freni e romano d'adozione, nel 1997 ci siamo incontrati a Villa Politi SIRACUSA ad una premiazione di poesie, successivamente ad un suo recital alle latomie dei Cappuccini a Siracusa e recentemente a Leonforte ad un premio letterario assieme a Giorgio Barberi Squarotti . PIPPO


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IL MESTIERE DI SCRIVERE
Melo Freni: «Detesto la luce artificiale, mi ispiro al chiarore dell' alba»

Melo Freni: «Detesto la luce artificiale, mi ispiro al chiarore dell' alba» «L' idea del romanzo mi è venuta a Casal Floresta, un piccolo paese siciliano, durante la festa di Sant' Anna, il 26 luglio dell' 83. A poca distanza, sull' altopiano dell' Elicona, tra i monti Nebrodi e i Peloritani, c' è un megalito. La pietra rappresenta una donna con le mani giunte (per questo viene chiamata l' Orante): l' ho descritta nell' ultimo capitolo». Giornalista, scrittore, regista teatrale, Melo Freni è nato a Barcellona di Sicilia (Messina) nel 1934. Ha esordito nel 1966 con la raccolta di poesie Il senso delle cose. Ristampato da Sellerio, Marta d' Elicona chiude una trilogia al femminile iniziata con La famiglia Ceravolo e Le passioni di Petra: «Il primo libro rivendicava la libertà personale, il secondo la libertà sociale, questo rievoca la civiltà del pane e della campagna». Orari preferiti? «Non ho mai scritto né letto una pagina alla luce artificiale. Per me la giornata comincia all' alba e finisce al tramonto. Detto questo, tutte le ore sono buone». Attrezzi del 3 aprile 2001) - Corriere della Sera

mestiere? «Scrivo a mano con la bic: mi piace perché si impugna bene. Poi copio a macchina. Uso sempre la stessa: un' Olivetti lettera 22 ricevuta nel 1956 a Patti per un premio di giornalismo». Fogli o quaderni? «Per la prima stesura utilizzo le vecchie agende. Me ne regalano parecchie ogni anno, e le tengo da parte». Correzioni? «Marta d' Elicona l' ho scritto di getto, in tre mesi. Ero nella mia casa al mare, in Sicilia: la mia officina è una scrivania antica circondata da tremila libri». Le pagine più difficili? «L' episodio dell' incesto. E' avvenuto oppure no? Ho voluto lasciare al lettore la libertà di decidere». Dizionari? «Uso molto quello dei sinonimi e dei contrari. Il mio rispetto per chi legge e la mia formazione di giornalista mi impongono di evitare le ripetizioni». Quando ha scelto il titolo? «In questo caso, immediatamente. Il difficile per me è trovare i nomi giusti per i personaggi. Qualche volta lascio lo spazio bianco, prima di decidere». Ha un lettore di fiducia? «No. Fin dall' epoca delle mie prime poesie: la persona a cui le avevo fatte leggere mi disse che non avevo futuro». Mariarosa Mancuso Il libro: «Marta d' Elicona» di Melo Freni, editore Sellerio, 226 pagine, 18.000 lire

Mancuso Mariarosa