Cerca
Ultimi argomenti attivi
Bookmarking sociale
Conserva e condivide l’indirizzo di Il Forum della Lingua siciliana sul tuo sito sociale bookmarking
Conserva e condividi l'indirizzo di FORUM - SEMINARIO di ARTE e POESIA - LINGUA SICILIANA sul tuo sito di social bookmarking
Quelli che creano più argomenti
Flavia Vizzari | ||||
Admin | ||||
Giuseppe La Delfa | ||||
ninnetta | ||||
Renato Di Pane | ||||
Alfonso Chiaromonte | ||||
cettina | ||||
Antonio de Lieto Vollaro | ||||
Marioboss55 | ||||
Felice Serino |
TVS mette l'arte in padella durante ArteFiera a Bologna
FORUM - SEMINARIO di ARTE e POESIA - LINGUA SICILIANA :: SEMINARIO ARTE e POESIA :: Idee e Opinioni sull'Arte e la Poesia
Pagina 1 di 1
TVS mette l'arte in padella durante ArteFiera a Bologna
Dove si arriva? :
ARTE IN PADELLA
inaugurazione 22 gennaio | ore 21 | a cura di ludovico pratesi | arte fiera | bologna
TVS, azienda italiana leader nella produzione di pentole antiaderenti, presenta la sua "Arte in Padella" alla preview della 33esima edizione di ARTE FIERA - ART FIRST, organizzata da BolognaFiere ed in calendario dal 23 al 26 gennaio 2009.
Il tema di questa edizione è il collezionismo e le otto padelle TVS interpretate come fossero tele da quattro artisti (Domenico Bianchi, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto ed Ettore Spalletti) e da quattro chef (Massimo Bottura, Moreno Cedroni, Fulvio Pierangelini e Mauro Uliassi), saranno sicuramente pezzi da collezione.
TVS presenterà le otto padelle d'autore giovedì 22 gennaio dalle ore 21,00 al Party in art, a conclusione del vernissage di ArteFiera presso la Sala Maggiore (il nuovo spazio polifunzionale collegato al Palazzo dei Congressi). Dal 23 al 26 gennaio i lavori saranno poi esposti all' interno della Fiera. Domenico Bianchi ha riprodotto sul fondo della padella gli stessi arabeschi argentati presenti nelle sue tele astratte. Mimmo Paladino ha invece dipinto di nero la sua padella posandoci un uccellino e commenta così la sua opera: «Si pasce di cibo mortale, chi si pasce di cibo celeste». Michelangelo Pistoletto ha trasformato la padella in uno specchio per cogliere la verità, rimanendo fedele ai suoi famosissimi quadri specchianti, mentre per Ettore Spalletti è diventata un paesaggio collinare, illuminato dai bagliori aranciati di un tramonto abruzzese. Massimo Bottura, chef e patron dell'Osteria Francescana a Modena, nella realizzazione della Padella a 33 giri concettualizza la sua visione: «.la mia cucina è un'esperienza.io cucino per trasmettere emozioni .Non cucino per sfamare lo stomaco ma per sfamare la mente e deliziare il palato». Si muove sul filo dell'ironia con il gioco gastronomico per cuochi in erba, Moreno Cedroni, chef patron della Madonnina del Pescatore di Senigallia (Ancona), inventore del susci, il sushi italiano. Tutt'altro approccio ha Fulvio Pierangelini, chef patron del Gambero Rosso di San Vincenzo (Livorno), nella creazione della padella con gli spaghetti di salsa e metallo. «La cucina è l'arte del rispetto» commenta e focalizza il punto su una drammatica attualità: quella della fame nel mondo. Mauro Uliassi, marchigiano, cuoco ristoratore a Senigallia del locale che porta il cognome di famiglia, imprime alla sua opera l'azzeccatissima citazione magrittiana: «Ceci n'est pas une poêle».
Da sempre il cibo è parte concreta e soggetto integrante dell'arte: dalla classicheggiante "Ultima cena" di Leonardo alle più provocatorie visioni culinarie dei futuristi che fanno del cibo un veicolo di comunicazione, un happening in cui il nutrimento è arte. Fino all'attuale Daniel Spoerri che nel 1968 ha fondato la Eat Art all'interno del suo ristorante a Düsseldorf dove prendono vita i Tableaux-piéges. Solo per citarne alcuni!
È questo il concept che ha ispirato Giuseppe Bertozzini, titolare dell'azienda TVS, e Ludovico Pratesi, critico d'arte e curatore dell'evento "arte in Padella".
«Abbinare le padelle all'arte contemporanea creando un collegamento visivo e metaforico tra arte e cibo non è stata un'impresa facile» afferma Bertozzini «ma insieme agli artisti e agli chef che hanno creduto in questa iniziativa e al prezioso sostegno di Ludovico Pratesi, siamo riusciti ad affrontare questa sfida. Così gli artisti hanno trasformato le padelle in luoghi dove depositare un'immagine, mentre gli chef hanno giocato in maniera leggera e ironica sul loro principale contenuto: il cibo».
Dello stesso parere è Ludovico Pratesi: «Una sfida non facile, che ha stimolato la creatività di tutti e otto. Ma in maniera diversa, anzi direi opposta. Gli artisti hanno considerato la padella come una superficie per ospitare immagini e concetti, mentre gli chef la vedono come un oggetto, senza poter prescindere dalla sua funzione originale».
I risultati? Verità, luce, poesia e natura per gli artisti; gioco, citazione, musica e cibo per i cuochi. Chi ha vinto la sfida? Sicuramente tutti: per TVS e per gli 8 artefici è stato un ottimo motivo di riflessione sul sottile fil rouge che lega il cibo all'arte.
Per la creativa azienda marchigiana inventrice di EasyPretty, la prima straordinaria collezione di padelle decorate al mondo, questa è certamente anche un'occasione speciale per celebrare un importantissimo traguardo raggiunto nel 2008: i suoi primi 40 anni di grandi successi.
Cosa ne pensate?
ARTE IN PADELLA
inaugurazione 22 gennaio | ore 21 | a cura di ludovico pratesi | arte fiera | bologna
TVS, azienda italiana leader nella produzione di pentole antiaderenti, presenta la sua "Arte in Padella" alla preview della 33esima edizione di ARTE FIERA - ART FIRST, organizzata da BolognaFiere ed in calendario dal 23 al 26 gennaio 2009.
Il tema di questa edizione è il collezionismo e le otto padelle TVS interpretate come fossero tele da quattro artisti (Domenico Bianchi, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto ed Ettore Spalletti) e da quattro chef (Massimo Bottura, Moreno Cedroni, Fulvio Pierangelini e Mauro Uliassi), saranno sicuramente pezzi da collezione.
TVS presenterà le otto padelle d'autore giovedì 22 gennaio dalle ore 21,00 al Party in art, a conclusione del vernissage di ArteFiera presso la Sala Maggiore (il nuovo spazio polifunzionale collegato al Palazzo dei Congressi). Dal 23 al 26 gennaio i lavori saranno poi esposti all' interno della Fiera. Domenico Bianchi ha riprodotto sul fondo della padella gli stessi arabeschi argentati presenti nelle sue tele astratte. Mimmo Paladino ha invece dipinto di nero la sua padella posandoci un uccellino e commenta così la sua opera: «Si pasce di cibo mortale, chi si pasce di cibo celeste». Michelangelo Pistoletto ha trasformato la padella in uno specchio per cogliere la verità, rimanendo fedele ai suoi famosissimi quadri specchianti, mentre per Ettore Spalletti è diventata un paesaggio collinare, illuminato dai bagliori aranciati di un tramonto abruzzese. Massimo Bottura, chef e patron dell'Osteria Francescana a Modena, nella realizzazione della Padella a 33 giri concettualizza la sua visione: «.la mia cucina è un'esperienza.io cucino per trasmettere emozioni .Non cucino per sfamare lo stomaco ma per sfamare la mente e deliziare il palato». Si muove sul filo dell'ironia con il gioco gastronomico per cuochi in erba, Moreno Cedroni, chef patron della Madonnina del Pescatore di Senigallia (Ancona), inventore del susci, il sushi italiano. Tutt'altro approccio ha Fulvio Pierangelini, chef patron del Gambero Rosso di San Vincenzo (Livorno), nella creazione della padella con gli spaghetti di salsa e metallo. «La cucina è l'arte del rispetto» commenta e focalizza il punto su una drammatica attualità: quella della fame nel mondo. Mauro Uliassi, marchigiano, cuoco ristoratore a Senigallia del locale che porta il cognome di famiglia, imprime alla sua opera l'azzeccatissima citazione magrittiana: «Ceci n'est pas une poêle».
Da sempre il cibo è parte concreta e soggetto integrante dell'arte: dalla classicheggiante "Ultima cena" di Leonardo alle più provocatorie visioni culinarie dei futuristi che fanno del cibo un veicolo di comunicazione, un happening in cui il nutrimento è arte. Fino all'attuale Daniel Spoerri che nel 1968 ha fondato la Eat Art all'interno del suo ristorante a Düsseldorf dove prendono vita i Tableaux-piéges. Solo per citarne alcuni!
È questo il concept che ha ispirato Giuseppe Bertozzini, titolare dell'azienda TVS, e Ludovico Pratesi, critico d'arte e curatore dell'evento "arte in Padella".
«Abbinare le padelle all'arte contemporanea creando un collegamento visivo e metaforico tra arte e cibo non è stata un'impresa facile» afferma Bertozzini «ma insieme agli artisti e agli chef che hanno creduto in questa iniziativa e al prezioso sostegno di Ludovico Pratesi, siamo riusciti ad affrontare questa sfida. Così gli artisti hanno trasformato le padelle in luoghi dove depositare un'immagine, mentre gli chef hanno giocato in maniera leggera e ironica sul loro principale contenuto: il cibo».
Dello stesso parere è Ludovico Pratesi: «Una sfida non facile, che ha stimolato la creatività di tutti e otto. Ma in maniera diversa, anzi direi opposta. Gli artisti hanno considerato la padella come una superficie per ospitare immagini e concetti, mentre gli chef la vedono come un oggetto, senza poter prescindere dalla sua funzione originale».
I risultati? Verità, luce, poesia e natura per gli artisti; gioco, citazione, musica e cibo per i cuochi. Chi ha vinto la sfida? Sicuramente tutti: per TVS e per gli 8 artefici è stato un ottimo motivo di riflessione sul sottile fil rouge che lega il cibo all'arte.
Per la creativa azienda marchigiana inventrice di EasyPretty, la prima straordinaria collezione di padelle decorate al mondo, questa è certamente anche un'occasione speciale per celebrare un importantissimo traguardo raggiunto nel 2008: i suoi primi 40 anni di grandi successi.
Cosa ne pensate?
Re: TVS mette l'arte in padella durante ArteFiera a Bologna
ARTE: espressione di noi stessi o noi espressione dell’arte?
venerdì 16 gennaio 2009 alle ore 15.39
di Ilaria Greco.
Se si parla di arte le accosto subito la parola estetica. Estetica intesa come quella branca della filosofia che si occupa della ricerca del gusto e del bello, inteso sia come bellezza naturale sia artistica.
Questo perché nell’osservare un’opera d’arte noi utilizziamo le nostre percezioni e sensazioni ed arriviamo ad una nostra conoscenza mediante i sensi e la mente. Per questo si parla di estetica, da aisthesis che significa sensazione.
L’arte nel suo significato originario indicava un’attività svolta dall’uomo che richiedeva delle pregevoli capacità manuali e abilità tecniche. Solo dopo si procedette a vederla come una professione tant’è che gli antichi greci distinsero tra arti liberali e meccaniche.
Intraprendere un discorso sull’arte sarebbe decisamente lungo poiché diversi filosofi e artisti hanno provato a darvi diversi significati che possano rimandare a concezioni condivise dalla società.
La verità è che ognuno di noi vede l’arte sotto la sua ottica ed è per questo che possiamo vantare numerose correnti artistiche. L’arte è sempre in evoluzione.
Ad ogni modo, secondo la mia considerazione, sbagliata o giusta che sia, essa non è un’attività bensì psicologia in quanto espressione di noi stessi e della nostra personalità, espressione dei nostri pensieri più nascosti e profondi. Manifesta un disagio interiore o della società, le nostre ideologie o semplicemente un occasione per ricercare sé stessi. È sensibilità perché la nostra anima riesce a collegarsi al mondo “iperuranio”, ossia quello delle idee nel quale possiamo scorgere la perfezione, far sì che la nostra anima parli da sola e che viva il rapporto tra soggetto e oggetto in modo immediato, riuscendo anche a collegarsi con la natura e il mondo circostante.
La pittura, la scultura, la poesia rappresentano un po’ tutto questo: la consapevolezza di sé.
Qualcuno diceva che l’arte moderna viene definita tale perché non potrà mai diventare antica. E credo proprio che tutti i torti non aveva.
Durante il mio soggiorno a Roma ho avuto la fortuna di poter ammirare la mostra di Picasso. E mi ha emozionato. Di gran lunga preferisco la triade solare, probabilmente perché l’arte ha visto la sua massima fioritura nel periodo rinascimentale (o forse perché amo immensamente Firenze) ma è stato comunque piacevole perché anche se per molti la sua arte è uno scarabocchio, apprezzavo il suo modo di vedere la realtà sotto un’ottica decisamente diversa ossia quella di rappresentare un oggetto o soggetto non come i suoi occhi lo fissano ma unendo le diverse prospettive.
Oggi il termine arte viene usato un po’ per qualunque cosa e con molta superficialità. Tant’è che alla fine ci consideriamo tutti artisti.
Ad esempio, tempo fa, un tizio di cui non rimembro il suo nome (per fortuna), in un museo fece morire dei cani in modo assolutamente crudele per arte. Ora eviterò di commentare questo gesto, ma chiunque osi definire questa arte, non merita di esserci.
Oggi poi sia il make-up sia la moda sono considerate arti perché sono un mezzo comune, un mezzo di massa che fanno da intermediari tra ciò che vorremmo essere e ciò che siamo.
Quindi dovrei considerare la conformità arte. Questo perché una buona percentuale della società moderna segue i canoni dettati dagli stilisti (e quindi non esprimono se stessi ma il pensiero di qualcun altro), inoltre molto spesso si finisce di cadere nel ridicolo. Quante volte ho visto ragazze indossare abiti ridottissimi per lo più in circostanze poco opportune, e chiedermi se loro di se stesse esprimono ciò che penso e che lascio intuire, non dovrebbero farsi un esame di coscienza?
Oggi anche un calendario di nudo di veline o modelle e altre, quelli che vanno tanto di moda in questa generazione, possono veramente considerarsi arte così come loro stesse reclamano?
Io penso che l’arte è rivolta a tutti, siano essi bambini, uomini o donne. Un calendario del genere è chiaro che è rivolto al solo popolo maschile di cui non apprezza il significato artistico (che a me sfugge) ma solo il mezzo usato.
L’arte è qualcosa che sentiamo dentro e che vogliamo esprimere al mondo, una fuga da una realtà che ci appare opprimente. Comunque sia è qualcosa che facciamo per passione. In questo caso io scorgo solo sete di denaro e successo veloce.
Il ritoccarsi con Photoshop poi parla da sé.
Allora dichiaro che se sono costretta a vedere continuamente il fondoschiena di una ragazza che si dichiara artistica, scusate se preferisco di gran lunga quello del David di Michelangelo.
Chiaramente non si fa di tutta un’erba un fascio ma ebbene ricordare che esiste arte vera e arte fittizia e molto spesso quest’ultima prende il sopravvento sulla vera.
E concludo con Charles Bukowski
"... per me, arte è l'equivalente di una parolaccia
usata da un mucchio di gente
che ha paura di guardarsi in faccia;
invece io mi guardo,
temo di far schifo
e mi va bene così.
perchè faccio il mio modesto gioco
e lascio stare le cose
più grandi di me..."
venerdì 16 gennaio 2009 alle ore 15.39
di Ilaria Greco.
Se si parla di arte le accosto subito la parola estetica. Estetica intesa come quella branca della filosofia che si occupa della ricerca del gusto e del bello, inteso sia come bellezza naturale sia artistica.
Questo perché nell’osservare un’opera d’arte noi utilizziamo le nostre percezioni e sensazioni ed arriviamo ad una nostra conoscenza mediante i sensi e la mente. Per questo si parla di estetica, da aisthesis che significa sensazione.
L’arte nel suo significato originario indicava un’attività svolta dall’uomo che richiedeva delle pregevoli capacità manuali e abilità tecniche. Solo dopo si procedette a vederla come una professione tant’è che gli antichi greci distinsero tra arti liberali e meccaniche.
Intraprendere un discorso sull’arte sarebbe decisamente lungo poiché diversi filosofi e artisti hanno provato a darvi diversi significati che possano rimandare a concezioni condivise dalla società.
La verità è che ognuno di noi vede l’arte sotto la sua ottica ed è per questo che possiamo vantare numerose correnti artistiche. L’arte è sempre in evoluzione.
Ad ogni modo, secondo la mia considerazione, sbagliata o giusta che sia, essa non è un’attività bensì psicologia in quanto espressione di noi stessi e della nostra personalità, espressione dei nostri pensieri più nascosti e profondi. Manifesta un disagio interiore o della società, le nostre ideologie o semplicemente un occasione per ricercare sé stessi. È sensibilità perché la nostra anima riesce a collegarsi al mondo “iperuranio”, ossia quello delle idee nel quale possiamo scorgere la perfezione, far sì che la nostra anima parli da sola e che viva il rapporto tra soggetto e oggetto in modo immediato, riuscendo anche a collegarsi con la natura e il mondo circostante.
La pittura, la scultura, la poesia rappresentano un po’ tutto questo: la consapevolezza di sé.
Qualcuno diceva che l’arte moderna viene definita tale perché non potrà mai diventare antica. E credo proprio che tutti i torti non aveva.
Durante il mio soggiorno a Roma ho avuto la fortuna di poter ammirare la mostra di Picasso. E mi ha emozionato. Di gran lunga preferisco la triade solare, probabilmente perché l’arte ha visto la sua massima fioritura nel periodo rinascimentale (o forse perché amo immensamente Firenze) ma è stato comunque piacevole perché anche se per molti la sua arte è uno scarabocchio, apprezzavo il suo modo di vedere la realtà sotto un’ottica decisamente diversa ossia quella di rappresentare un oggetto o soggetto non come i suoi occhi lo fissano ma unendo le diverse prospettive.
Oggi il termine arte viene usato un po’ per qualunque cosa e con molta superficialità. Tant’è che alla fine ci consideriamo tutti artisti.
Ad esempio, tempo fa, un tizio di cui non rimembro il suo nome (per fortuna), in un museo fece morire dei cani in modo assolutamente crudele per arte. Ora eviterò di commentare questo gesto, ma chiunque osi definire questa arte, non merita di esserci.
Oggi poi sia il make-up sia la moda sono considerate arti perché sono un mezzo comune, un mezzo di massa che fanno da intermediari tra ciò che vorremmo essere e ciò che siamo.
Quindi dovrei considerare la conformità arte. Questo perché una buona percentuale della società moderna segue i canoni dettati dagli stilisti (e quindi non esprimono se stessi ma il pensiero di qualcun altro), inoltre molto spesso si finisce di cadere nel ridicolo. Quante volte ho visto ragazze indossare abiti ridottissimi per lo più in circostanze poco opportune, e chiedermi se loro di se stesse esprimono ciò che penso e che lascio intuire, non dovrebbero farsi un esame di coscienza?
Oggi anche un calendario di nudo di veline o modelle e altre, quelli che vanno tanto di moda in questa generazione, possono veramente considerarsi arte così come loro stesse reclamano?
Io penso che l’arte è rivolta a tutti, siano essi bambini, uomini o donne. Un calendario del genere è chiaro che è rivolto al solo popolo maschile di cui non apprezza il significato artistico (che a me sfugge) ma solo il mezzo usato.
L’arte è qualcosa che sentiamo dentro e che vogliamo esprimere al mondo, una fuga da una realtà che ci appare opprimente. Comunque sia è qualcosa che facciamo per passione. In questo caso io scorgo solo sete di denaro e successo veloce.
Il ritoccarsi con Photoshop poi parla da sé.
Allora dichiaro che se sono costretta a vedere continuamente il fondoschiena di una ragazza che si dichiara artistica, scusate se preferisco di gran lunga quello del David di Michelangelo.
Chiaramente non si fa di tutta un’erba un fascio ma ebbene ricordare che esiste arte vera e arte fittizia e molto spesso quest’ultima prende il sopravvento sulla vera.
E concludo con Charles Bukowski
"... per me, arte è l'equivalente di una parolaccia
usata da un mucchio di gente
che ha paura di guardarsi in faccia;
invece io mi guardo,
temo di far schifo
e mi va bene così.
perchè faccio il mio modesto gioco
e lascio stare le cose
più grandi di me..."
FORUM - SEMINARIO di ARTE e POESIA - LINGUA SICILIANA :: SEMINARIO ARTE e POESIA :: Idee e Opinioni sull'Arte e la Poesia
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|
Sab 20 Gen 2024 - 19:51 Da Admin
» Buon Compleanno a Rosetta Di Bella
Mar 30 Ago 2022 - 18:51 Da Admin
» Dind'a 'ndó
Sab 30 Lug 2022 - 13:02 Da Admin
» Benvenuta MariaM
Mer 27 Lug 2022 - 0:02 Da Admin
» Lucio Musto è pure qui... siate pazienti!
Mar 26 Lug 2022 - 23:58 Da Admin
» Per Richiedere la Selezione a Membro Giuria
Gio 21 Lug 2022 - 23:12 Da Admin
» Per Richiedere la Selezione a Membro Giuria
Gio 21 Lug 2022 - 23:11 Da Admin
» Flavia Vizzari
Mar 19 Lug 2022 - 15:20 Da Admin
» Lirica : Il Tenore Amerigo Marino
Sab 16 Lug 2022 - 23:20 Da Admin
» PREMIO POESIA A.S.A.S.
Sab 16 Lug 2022 - 15:15 Da Admin
» Comunicato Stampa
Ven 15 Lug 2022 - 0:03 Da Admin
» Buon Compleanno x Mimmo Spanò
Ven 15 Lug 2022 - 0:01 Da Admin
» Benvenuto NICOLA COMUNALE
Gio 14 Lug 2022 - 23:53 Da Admin
» Flora Restivo Auguri
Dom 13 Mar 2022 - 23:02 Da Admin
» Nuova Edizione Messina in Arte Asas 2022
Mer 16 Feb 2022 - 9:19 Da Admin
» Il caso A.N.PO.S.DI. siciliano
Gio 17 Giu 2021 - 18:25 Da Admin
» Incontri Culturali in Virtuale su chat Jitsi meet
Mar 4 Mag 2021 - 0:12 Da Admin
» Il centenario della nascita di Leonardo Sciascia
Mar 4 Mag 2021 - 0:07 Da Admin
» La scomparsa di Angelo Scandurra
Mar 4 Mag 2021 - 0:06 Da Admin
» Benvenuta Angela Castorelli
Lun 3 Mag 2021 - 23:59 Da Admin
» Gli Auguri 2021 del Presidente
Dom 27 Dic 2020 - 8:40 Da Admin
» PREMIO NAZIONALE DI POESIA ASAS
Sab 13 Giu 2020 - 9:46 Da Admin
» GRAMMATICA SISTEMATICA di Arturo Messina - Sr
Mar 24 Mar 2020 - 15:22 Da Admin
» Antologia poetica letteraria a cura di Giuseppe La Delfa In omaggio a Ignazio Buttitta
Mar 24 Mar 2020 - 12:33 Da Admin
» Vincenzo Aiello
Mar 24 Mar 2020 - 12:27 Da Admin
» BENVENUTO
Mar 24 Mar 2020 - 12:22 Da Admin
» LU ME' SICILIANU
Mar 24 Mar 2020 - 12:07 Da Admin
» Presentazione di "...e chiovi" - 9-1-10
Mar 24 Mar 2020 - 12:05 Da Admin
» Completamento di sacrifici di Pippo
Mar 24 Mar 2020 - 11:48 Da Admin
» Buongiorno Primavera 2020
Mar 24 Mar 2020 - 11:34 Da Admin