cchiù - chiù ?

come si deduce se una parola va scritta con la doppia consonante iniziale oppure no?

Tradizionalmente la doppia consonante iniziale in cchiù, ccu, cci, nni, ttia, ecc. è sempre stata usata, ma si rifà alla corretta pronuncia più che alla corretta grafia; il problema è sempre lo stesso: non si vuole capire che la corretta grafia è una cosa e la rappresentazione grafica della corretta pronuncia è un'altra: "table" si pronuncia "teibl", ma nessuno si sognerebbe di scriverlo come si pronuncia. "Te lo dico" e "Lo dico a te" si pronunciano in modo diverso, ma nessuno si sognerebbe di scriverli: "Te lo dico" e "Lo dico a tte". Se non si fa una precisa distinzione tra la pronuncia e la corretta grafia, non ne verremo mai a capo. Bisognerebbe fare come certi vocabolari d'inglese che, accanto alla parola riportata nella corretta grafia, mettono tra parentesi la corretta pronuncia:

table (' teibl) = tavolo

to denigrate (' denigreit) = denigrare

beddu (beddhu; beddru; ecc.) = bello

ciuri (sciuri; çiuri; ecc.) = fiore

Nel caso del siciliano entrerebbe in gioco il problema di quale segno grafico è più idoneo a rappresentare la pronuncia da mettere tra parentesi. Sistemato questo annoso problema, tutto diverrebbe più semplice.

Flavia Vizzari ha scritto: come si deduce se una parola va scritta con la doppia consonante iniziale oppure no?

La mia domanda era parziale poichè essendo qui nell'Argomento (Topic) sulla Lingua Siciliana, avevo escluso gli esempi dialettali ... (fonetici)

Rettifico:

Nella Lingua siciliana, come si deduce se una parola va scritta con la doppia consonante iniziale oppure no? (cchiù - chiù ?)

Antonino Magrì ha scritto:
Nel caso del siciliano entrerebbe in gioco il problema di quale segno grafico è più idoneo a rappresentare la pronuncia da mettere tra parentesi. Sistemato questo annoso problema, tutto diverrebbe più semplice.

e dunque? Attualmente si scrive in Lingua Siciliana, gli autori che scrivono in lingua siciliana come scrivono ?!?!...Se sia giusto o sbagliato, o meglio se c'è ancora da mettersi daccordo, ci saranno pur delle tendenze? Quali sono?!?.....

Flavia Vizzari ha scritto:

Nella Lingua siciliana, come si deduce se una parola va scritta con la doppia consonante iniziale oppure no? (cchiù - chiù ?)

Flavia, se leggi meglio ti accorgi che ho già dato la risposta: "Tradizionalmente la doppia consonante iniziale in cchiù, ccu, cci, nni, ttia, ecc. è sempre stata usata, ma si rifà alla corretta pronuncia più che alla corretta grafia"; quindi, se "Lo dico a te" si scrive con una sola "t" pur pronunciandosi con la "tt" doppia, si deduce che "chiù" si scrive con una sola "c", pur pronunciandosi con una "cc" doppia; e così via. Fanno eccezione gli avverbi di luogo: cca; ddà.

Antonino Magrì ha scritto:Flavia, se leggi meglio ti accorgi che ho già dato la risposta: "Tradizionalmente la doppia consonante iniziale in cchiù, ccu, cci, nni, ttia, ecc. è sempre stata usata, ma si rifà alla corretta pronuncia più che alla corretta grafia"; quindi, se "Lo dico a te" si scrive con una sola "t" pur pronunciandosi con la "tt" doppia, si deduce che "chiù" si scrive con una sola "c", pur pronunciandosi con una "cc" doppia; e così via. Fanno eccezione gli avverbi di luogo: cca; ddà.

Grazie, adesso ho capito, il tuo esempio sui vocabolari di inglese mi aveva confuso le idee....

Merci :-))