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Antonino Magrì
Antonino Magrì
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Antonino Magrì (Catania, 1955) è un poeta e autore teatrale italiano, che utilizza prevalentemente il siciliano per le sue composizioni, pur essendosi dedicato anche all'italiano.
Nato a Catania e trasferitosi da giovane al Nord, ha fatto ritorno nella sua isola andando ad abitare ad Augusta, dove tutt'ora lavora come ristoratore. Come poeta ha esordito dopo la nascita del figlio, negli anni ottanta, malgrado da giovanissimo abbia scritto qualche verso nostalgico dedicato alla sua isola.
Ha vinto molti concorsi di poesia regionali, nazionali e internazionali e ha ricevuto nel corso degli anni altrettanti riconoscimenti (tra tutti si ricordano il prestigioso "Premio Sikania", conferitogli dall'Accademia Federiciana e il "Premio Amenano d'Argento") per l'impegno nella diffusione della cultura siciliana nel mondo. Nel 1991 ha fondato a Catania il Centro d'Arte, Poesia e Cultura Siciliana MarranzAtomo, che raccoglie tutt'ora molti letterati locali; poi ha anche diretto un giornale di cultura siciliana che portava il nome del centro. La sua opera teatrale più importante è Il Segreto di Bastiano.
Tra le raccolte di poesia si ricordano:
Canzuni muti (Canzoni mute, 1986)
È l'anima ca sona! (È l'anima che suona, 1989)
Sugnu cca, Signuri (Eccomi Signore, 1994)
Setti spasimi d'amuri' (Sette spasimi d'amore, 1996)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Antonino Magrì (Catania, 1955) è un poeta e autore teatrale italiano, che utilizza prevalentemente il siciliano per le sue composizioni, pur essendosi dedicato anche all'italiano.
Nato a Catania e trasferitosi da giovane al Nord, ha fatto ritorno nella sua isola andando ad abitare ad Augusta, dove tutt'ora lavora come ristoratore. Come poeta ha esordito dopo la nascita del figlio, negli anni ottanta, malgrado da giovanissimo abbia scritto qualche verso nostalgico dedicato alla sua isola.
Ha vinto molti concorsi di poesia regionali, nazionali e internazionali e ha ricevuto nel corso degli anni altrettanti riconoscimenti (tra tutti si ricordano il prestigioso "Premio Sikania", conferitogli dall'Accademia Federiciana e il "Premio Amenano d'Argento") per l'impegno nella diffusione della cultura siciliana nel mondo. Nel 1991 ha fondato a Catania il Centro d'Arte, Poesia e Cultura Siciliana MarranzAtomo, che raccoglie tutt'ora molti letterati locali; poi ha anche diretto un giornale di cultura siciliana che portava il nome del centro. La sua opera teatrale più importante è Il Segreto di Bastiano.
Tra le raccolte di poesia si ricordano:
Canzuni muti (Canzoni mute, 1986)
È l'anima ca sona! (È l'anima che suona, 1989)
Sugnu cca, Signuri (Eccomi Signore, 1994)
Setti spasimi d'amuri' (Sette spasimi d'amore, 1996)
Re: Antonino Magrì
Antonino Magrì è nato a Catania nel 1955 e attualmente vive ad Augusta (SR), dove svolge l'attività di ristoratore. La sua vena poetica viene alla luce all'età di 11 anni, quando, trasferitosi lontano dalla sua Sicilia, scrive la sua prima nostalgica poesia in lingua italiana dedicata appunto alla sua "Terra natia".
L'ispirazione dura solo un paio d'anni, ed è quasi uno sfogo di gioventù che sembra destinato a spegnersi; ma all'età di 30 anni, con la nascita del figlio Davide, essa ritorna prepotente e canta nella lingua dei suoi padri. Nel 1986 il Magrì conosce il poeta Antonino Bulla il quale, notando la validità dei suoi versi, lo incoraggia e gli fa da maestro. Nello stesso anno incontra il pittore Vittorio Ribaudo, col quale instaura un connubio artistico che lo porterà alla pubblicazione del suo primo libro di poesie siciliane, con prefazione del prof. Santi Correnti, dal titolo: "CANZUNI MUTI" (canzoni mute), per le Edizioni Greco di Catania, al quale l'Accademia Internazionale Contea di Modica conferisce il 1° premio.
Dal 1986 al 1991 vince numerosi concorsi regionali, nazionali e internazionali di poesia in lingua siciliana e italiana.
Nell'ottobre 1987 le Edizioni Filadelfia di Altamura danno incarico al Magrì di comporre i versi in lingua italiana per un calendario biblico a diffusione nazionale dal titolo: "LA CREAZIONE" per le chiese dell'U.C.E.B.I. (Unione Chiese Evangeliche Battiste d'Italia), calendario che è mirabilmente illustrato dal maestro Vittorio Ribaudo.
Nel 1989 pubblica il suo secondo libro di poesie siciliane dal titolo: "È L'ANIMA CA SONA!" (è l'anima che suona!), gioiello delle Edizioni Greco di Catania a cui viene assegnato il premio regionale "Unione Siciliana Turistica" ad Acireale; il premio nazionale "Pirandello '89" a Roma; il premio internazionale "La Sibilla" a Tivoli.
Nel novembre 1989 l'Assessorato alla Cultura di Augusta lo nomina poeta ufficiale della cittadina e gli dà incarico di comporre i versi per gli affreschi monumentali eseguiti dal maestro Vittorio Ribaudo nella Cappella del cimitero di Augusta. Nel 1990 scrive un dramma teatrale in tre atti dal titolo: "IL SEGRETO DI BASTIANO".
Nel 1991 fonda a Catania, insieme con Salvatore Caruso ed Elena Amore, il Centro d'Arte, Poesia e Cultura Siciliana "MarranzAtomo", cenacolo di poeti, artisti, scrittori e uomini di cultura, che tutt'oggi dirige.
Nel 1992 dà vita ad un periodico di cultura siciliana che prende il nome del Centro stesso, ossia "MarranzAtomo"; esso, collaborato da firme prestigiose, viene definito dalla critica "Un'autentica antologia della sicilianità" e arriva prima in tremila scuole siciliane, dove alcune lo adottano come materiale didattico integrativo per lo studio della nostra cultura regionale, poi in tutto il Continente, fino a raggiungere, oggi, vent'otto Paesi esteri; quindi una diffusione mondiale.
Nel 1994 scrive un'opera religiosa da titolo: "SUGNU CCA, SIGNURI" (eccomi, Signore) per il regista Franco Zeffirelli.
Nel 1996 dà alle stampe, sempre per le Edizioni Greco di Catania, una silloge di poesie amorose in siciliano, con prefazione del critico Antonino Rampulla, dal titolo: "SETTI SPASIMI D'AMURI" (sette spasimi d'amore).
Numerosi sono i riconoscimenti spontaneamente a lui conferiti per meriti artistici e per l'impegno profuso per la diffusione di una sana e corretta immagine culturale della terra di Sicilia; tra i principali: premio Talento di Sicilia 1990, Acireale; premio XXIV Casali 1991, Bronte; premio Accademia Ferdinandea 1994, Catania; premio Sikania 1995, Catania; premio Rubens 1995, Augusta; premio Pigna d'Argento 1999, Palermo; premio Amenano d'Argento 2002, Catania; premio nazionale Franco Franchi 2002, Palermo.
Tantissime sono le manifestazioni culturali e i recital di poesie svolti in varie località della Sicilia a fianco degli attori Pippo Franco, Renzino Barbera, Pippo Pattavina e del maestro Vittorio Ribaudo, il quale ha illustrato quasi tutte le opere del Magrì in un binomio d'arte e poesia che li ha resi amici inseparabili.
Giudizi lusingheri sul suo operato sono stati espressi per iscritto dal poeta Ignazio Buttitta e dai critici Milly Bracciante, Santi Correnti, Concetta Greco Lanza, Meno Assenza, Nunzio Petronaci, Antonino Rampulla, , Lia Ciatto, Sergio Sciacca, Francesca Romana Puglisi, Salvatore Rapisarda, Giuseppe Messina, Arturo Messina, Anna Burzilleri, Lia Tomarchio, Eleonora Vinci e da Giuseppe la Delfa e Franco Di Blasi; plausi verbali importanti sono stati espressi dai ministri Ferri, Berlinguer, Bianco; dagli attori Renzino Barbera, Pippo Pattavina, Turi Ferro, Fioretta Mari, Pippo Franco; dal conduttore televisivo Pippo Baudo; dai giornalisti televisivi Nuccio Fava, Cesara Buonamici; dal prestigiatore Raptus; dai registi teatrali Guglielmo Ferro, Cesare Politi; dal candidato al premio Nobel per la pace Bruno Ficili e, più lusinghero di tutti, dal suo pubblico.
http://www.lasvolta.net/vip/ninnimagri.htm
Ninni Magrì con Renzino Barbera
L'ispirazione dura solo un paio d'anni, ed è quasi uno sfogo di gioventù che sembra destinato a spegnersi; ma all'età di 30 anni, con la nascita del figlio Davide, essa ritorna prepotente e canta nella lingua dei suoi padri. Nel 1986 il Magrì conosce il poeta Antonino Bulla il quale, notando la validità dei suoi versi, lo incoraggia e gli fa da maestro. Nello stesso anno incontra il pittore Vittorio Ribaudo, col quale instaura un connubio artistico che lo porterà alla pubblicazione del suo primo libro di poesie siciliane, con prefazione del prof. Santi Correnti, dal titolo: "CANZUNI MUTI" (canzoni mute), per le Edizioni Greco di Catania, al quale l'Accademia Internazionale Contea di Modica conferisce il 1° premio.
Dal 1986 al 1991 vince numerosi concorsi regionali, nazionali e internazionali di poesia in lingua siciliana e italiana.
Nell'ottobre 1987 le Edizioni Filadelfia di Altamura danno incarico al Magrì di comporre i versi in lingua italiana per un calendario biblico a diffusione nazionale dal titolo: "LA CREAZIONE" per le chiese dell'U.C.E.B.I. (Unione Chiese Evangeliche Battiste d'Italia), calendario che è mirabilmente illustrato dal maestro Vittorio Ribaudo.
Nel 1989 pubblica il suo secondo libro di poesie siciliane dal titolo: "È L'ANIMA CA SONA!" (è l'anima che suona!), gioiello delle Edizioni Greco di Catania a cui viene assegnato il premio regionale "Unione Siciliana Turistica" ad Acireale; il premio nazionale "Pirandello '89" a Roma; il premio internazionale "La Sibilla" a Tivoli.
Nel novembre 1989 l'Assessorato alla Cultura di Augusta lo nomina poeta ufficiale della cittadina e gli dà incarico di comporre i versi per gli affreschi monumentali eseguiti dal maestro Vittorio Ribaudo nella Cappella del cimitero di Augusta. Nel 1990 scrive un dramma teatrale in tre atti dal titolo: "IL SEGRETO DI BASTIANO".
Nel 1991 fonda a Catania, insieme con Salvatore Caruso ed Elena Amore, il Centro d'Arte, Poesia e Cultura Siciliana "MarranzAtomo", cenacolo di poeti, artisti, scrittori e uomini di cultura, che tutt'oggi dirige.
Nel 1992 dà vita ad un periodico di cultura siciliana che prende il nome del Centro stesso, ossia "MarranzAtomo"; esso, collaborato da firme prestigiose, viene definito dalla critica "Un'autentica antologia della sicilianità" e arriva prima in tremila scuole siciliane, dove alcune lo adottano come materiale didattico integrativo per lo studio della nostra cultura regionale, poi in tutto il Continente, fino a raggiungere, oggi, vent'otto Paesi esteri; quindi una diffusione mondiale.
Nel 1994 scrive un'opera religiosa da titolo: "SUGNU CCA, SIGNURI" (eccomi, Signore) per il regista Franco Zeffirelli.
Nel 1996 dà alle stampe, sempre per le Edizioni Greco di Catania, una silloge di poesie amorose in siciliano, con prefazione del critico Antonino Rampulla, dal titolo: "SETTI SPASIMI D'AMURI" (sette spasimi d'amore).
Numerosi sono i riconoscimenti spontaneamente a lui conferiti per meriti artistici e per l'impegno profuso per la diffusione di una sana e corretta immagine culturale della terra di Sicilia; tra i principali: premio Talento di Sicilia 1990, Acireale; premio XXIV Casali 1991, Bronte; premio Accademia Ferdinandea 1994, Catania; premio Sikania 1995, Catania; premio Rubens 1995, Augusta; premio Pigna d'Argento 1999, Palermo; premio Amenano d'Argento 2002, Catania; premio nazionale Franco Franchi 2002, Palermo.
Tantissime sono le manifestazioni culturali e i recital di poesie svolti in varie località della Sicilia a fianco degli attori Pippo Franco, Renzino Barbera, Pippo Pattavina e del maestro Vittorio Ribaudo, il quale ha illustrato quasi tutte le opere del Magrì in un binomio d'arte e poesia che li ha resi amici inseparabili.
Giudizi lusingheri sul suo operato sono stati espressi per iscritto dal poeta Ignazio Buttitta e dai critici Milly Bracciante, Santi Correnti, Concetta Greco Lanza, Meno Assenza, Nunzio Petronaci, Antonino Rampulla, , Lia Ciatto, Sergio Sciacca, Francesca Romana Puglisi, Salvatore Rapisarda, Giuseppe Messina, Arturo Messina, Anna Burzilleri, Lia Tomarchio, Eleonora Vinci e da Giuseppe la Delfa e Franco Di Blasi; plausi verbali importanti sono stati espressi dai ministri Ferri, Berlinguer, Bianco; dagli attori Renzino Barbera, Pippo Pattavina, Turi Ferro, Fioretta Mari, Pippo Franco; dal conduttore televisivo Pippo Baudo; dai giornalisti televisivi Nuccio Fava, Cesara Buonamici; dal prestigiatore Raptus; dai registi teatrali Guglielmo Ferro, Cesare Politi; dal candidato al premio Nobel per la pace Bruno Ficili e, più lusinghero di tutti, dal suo pubblico.
http://www.lasvolta.net/vip/ninnimagri.htm
Ninni Magrì con Renzino Barbera
Re: Antonino Magrì
Antonino Magrì - Tra i più grandi poeti siciliani contemporanei - di Alessio Patti
https://www.facebook.com/home.php?#/note.php?note_id=99354997557&ref=mf
Il mondo abbonda di poeti, contiene però pochissimi galantuomini! Tra quest'ultimi v'è ne uno d'altri tempi, un amico specialissimo dalla grande cortesia, creanza e discrezione: un siciliano "doc" che porta il riverito nome di Antonino Magrì!
Lo conobbi anni fa presso l'Associazione MarranzAtomo (che è sita a Catania in via Teatro Massimo) in occasione di un raduno poetico e rimasi molto colpito dalla sua accoglienza e dal cordiale atteggiamento amichevole e soprattutto dal fascino espressivo e pulito della sua poesia:
Non ti pozzu aviri
Sugnu pueta, e chi lu sugnu a fari
si non ti pozzu aviri, duci amuri?
Si l'occhi toi non pozzu chiù cantari
né sèntiri l'ardenti to' caluri?
Cu la me' fantasia pozzu pigghiari
tuttu lu munnu e daratillu, o ciuri;
lu mari 'nfruscu pozzu allivigari
e fari chiani li so' rivuturi,
ma 'nta la vita vera su' li fatti
ca cuntunu, e l'aria non è cueta,
non pozzu fari a comu ammatti ammatti!
Perciò caminu senza di 'na meta.
Forsi' si fussi 'n omu di misfatti?
ma sugnu, amuri, cori di pueta!
Compresi subito che la sua maestria nel trattare i versi non conosceva confini:
Pirchí t’amu!
Si’ comu a ’na rusidda prufumata
ca duna paci, cueti e tinnirizza;
quann’è ca spunti passa la tristizza,
pirchí lu to’ cantari è sirinata.
Sidd’è ca poi la rima si ’ncapizza
e l’arti pura veni e si fa strata,
la sinfunia di la to’ sunata
apri lu cori e duna cuntintizza.
Ti portu sempre dintra a l’arma mia,
e jornu e notti sentu lu to’ chiamu,
pirchí m’è duci stari ’nsemi a tia.
Finu a la morti ciatu a ciatu stamu,
e quannu la to’ musa tuppulia,
rispunnu si, Puisia, pirchí t’amu!
Antonino Magrì è nato a Catania nel 1955 e attualmente vive ad Augusta (SR), dove svolge l'attività di ristoratore. La sua vena poetica viene alla luce all'età di 11 anni, quando, trasferitosi lontano dalla sua Sicilia, scrive la sua prima nostalgica poesia in lingua italiana dedicata appunto alla sua "Terra natia". L'ispirazione dura solo un paio d'anni, ed è quasi uno sfogo di gioventù che sembra destinato a spegnersi; ma all'età di 30 anni, con la nascita del figlio Davide, essa ritorna prepotente e canta nella lingua dei suoi padri. Nel 1986 il Magrì conosce il poeta Antonino Bulla il quale, notando la validità dei suoi versi, lo incoraggia e gli fa da maestro. Nello stesso anno incontra il pittore Vittorio Ribaudo, col quale instaura un connubio artistico che lo porterà alla pubblicazione del suo primo libro di poesie siciliane, con prefazione del prof. Santi Correnti, dal titolo: "CANZUNI MUTI" (canzoni mute), per le Edizioni Greco di Catania, al quale l'Accademia Internazionale Contea di Modica conferisce il 1° premio. Dal 1986 al 1991 vince numerosi concorsi regionali, nazionali e internazionali di poesia in lingua siciliana e italiana. Nell'ottobre 1987 le Edizioni Filadelfia di Altamura danno incarico al Magrì di comporre i versi in lingua italiana per un calendario biblico a diffusione nazionale dal titolo: "LA CREAZIONE" per le chiese dell'U.C.E.B.I. (Unione Chiese Evangeliche Battiste d'Italia), calendario che è mirabilmente illustrato dal maestro Vittorio Ribaudo. Nel 1989 pubblica il suo secondo libro di poesie siciliane dal titolo: "È L'ANIMA CA SONA!" (è l'anima che suona!), gioiello delle Edizioni Greco di Catania a cui viene assegnato il premio regionale "Unione Siciliana Turistica" ad Acireale; il premio nazionale "Pirandello '89" a Roma; il premio internazionale "La Sibilla" a Tivoli. Nel novembre 1989 l'Assessorato alla Cultura di Augusta lo nomina poeta ufficiale della cittadina e gli dà incarico di comporre i versi per gli affreschi monumentali eseguiti dal maestro Vittorio Ribaudo nella Cappella del cimitero di Augusta. Nel 1990 scrive un dramma teatrale in tre atti dal titolo: "IL SEGRETO DI BASTIANO". Nel 1991 fonda a Catania, insieme con Salvatore Caruso ed Elena Amore, il Centro d'Arte, Poesia e Cultura Siciliana "MarranzAtomo", cenacolo di poeti, artisti, scrittori e uomini di cultura, che tutt'oggi dirige.
Un'altra sua silloge:
Quatru di Primavera
Joca lu suli tra li virdi frunni
e rami e fogghi li dipinci d'oru,
l'aceddi svulazzìunu vacabunni
di rama in rama, in ciuciulianti coru;
'n allegru ventu a 'ss'armunia si funni
e porta 'n duci sensu di ristoru,
ciata e li fogghi trimulia e cunfunni
'nta lùcichi di magicu dicoru:
iddu l'oduri di la primavera
porta gintili a l'amurusi amanti
pi farili chiù forti suspirari;
li ciuri , nichi vìvuli e fistanti,
fannu alligrizza e, comu 'na prijera ,
s'isa luntanu un murmuriu di mari.
Ad Antonino Magrì va il mio plauso (ed anche quello di molti suoi amici e poeti) ed il riconoscimento sincero innazitutto per il suo impegno nella cultura dell'umanità, che lo contraddistingue, nonché, naturalmente, per quello poetico e artistico che lo vede ai vertici tra i più impegnati poeti siciliani contemporanei.
https://www.facebook.com/home.php?#/note.php?note_id=99354997557&ref=mf
Il mondo abbonda di poeti, contiene però pochissimi galantuomini! Tra quest'ultimi v'è ne uno d'altri tempi, un amico specialissimo dalla grande cortesia, creanza e discrezione: un siciliano "doc" che porta il riverito nome di Antonino Magrì!
Lo conobbi anni fa presso l'Associazione MarranzAtomo (che è sita a Catania in via Teatro Massimo) in occasione di un raduno poetico e rimasi molto colpito dalla sua accoglienza e dal cordiale atteggiamento amichevole e soprattutto dal fascino espressivo e pulito della sua poesia:
Non ti pozzu aviri
Sugnu pueta, e chi lu sugnu a fari
si non ti pozzu aviri, duci amuri?
Si l'occhi toi non pozzu chiù cantari
né sèntiri l'ardenti to' caluri?
Cu la me' fantasia pozzu pigghiari
tuttu lu munnu e daratillu, o ciuri;
lu mari 'nfruscu pozzu allivigari
e fari chiani li so' rivuturi,
ma 'nta la vita vera su' li fatti
ca cuntunu, e l'aria non è cueta,
non pozzu fari a comu ammatti ammatti!
Perciò caminu senza di 'na meta.
Forsi' si fussi 'n omu di misfatti?
ma sugnu, amuri, cori di pueta!
Compresi subito che la sua maestria nel trattare i versi non conosceva confini:
Pirchí t’amu!
Si’ comu a ’na rusidda prufumata
ca duna paci, cueti e tinnirizza;
quann’è ca spunti passa la tristizza,
pirchí lu to’ cantari è sirinata.
Sidd’è ca poi la rima si ’ncapizza
e l’arti pura veni e si fa strata,
la sinfunia di la to’ sunata
apri lu cori e duna cuntintizza.
Ti portu sempre dintra a l’arma mia,
e jornu e notti sentu lu to’ chiamu,
pirchí m’è duci stari ’nsemi a tia.
Finu a la morti ciatu a ciatu stamu,
e quannu la to’ musa tuppulia,
rispunnu si, Puisia, pirchí t’amu!
Antonino Magrì è nato a Catania nel 1955 e attualmente vive ad Augusta (SR), dove svolge l'attività di ristoratore. La sua vena poetica viene alla luce all'età di 11 anni, quando, trasferitosi lontano dalla sua Sicilia, scrive la sua prima nostalgica poesia in lingua italiana dedicata appunto alla sua "Terra natia". L'ispirazione dura solo un paio d'anni, ed è quasi uno sfogo di gioventù che sembra destinato a spegnersi; ma all'età di 30 anni, con la nascita del figlio Davide, essa ritorna prepotente e canta nella lingua dei suoi padri. Nel 1986 il Magrì conosce il poeta Antonino Bulla il quale, notando la validità dei suoi versi, lo incoraggia e gli fa da maestro. Nello stesso anno incontra il pittore Vittorio Ribaudo, col quale instaura un connubio artistico che lo porterà alla pubblicazione del suo primo libro di poesie siciliane, con prefazione del prof. Santi Correnti, dal titolo: "CANZUNI MUTI" (canzoni mute), per le Edizioni Greco di Catania, al quale l'Accademia Internazionale Contea di Modica conferisce il 1° premio. Dal 1986 al 1991 vince numerosi concorsi regionali, nazionali e internazionali di poesia in lingua siciliana e italiana. Nell'ottobre 1987 le Edizioni Filadelfia di Altamura danno incarico al Magrì di comporre i versi in lingua italiana per un calendario biblico a diffusione nazionale dal titolo: "LA CREAZIONE" per le chiese dell'U.C.E.B.I. (Unione Chiese Evangeliche Battiste d'Italia), calendario che è mirabilmente illustrato dal maestro Vittorio Ribaudo. Nel 1989 pubblica il suo secondo libro di poesie siciliane dal titolo: "È L'ANIMA CA SONA!" (è l'anima che suona!), gioiello delle Edizioni Greco di Catania a cui viene assegnato il premio regionale "Unione Siciliana Turistica" ad Acireale; il premio nazionale "Pirandello '89" a Roma; il premio internazionale "La Sibilla" a Tivoli. Nel novembre 1989 l'Assessorato alla Cultura di Augusta lo nomina poeta ufficiale della cittadina e gli dà incarico di comporre i versi per gli affreschi monumentali eseguiti dal maestro Vittorio Ribaudo nella Cappella del cimitero di Augusta. Nel 1990 scrive un dramma teatrale in tre atti dal titolo: "IL SEGRETO DI BASTIANO". Nel 1991 fonda a Catania, insieme con Salvatore Caruso ed Elena Amore, il Centro d'Arte, Poesia e Cultura Siciliana "MarranzAtomo", cenacolo di poeti, artisti, scrittori e uomini di cultura, che tutt'oggi dirige.
Un'altra sua silloge:
Quatru di Primavera
Joca lu suli tra li virdi frunni
e rami e fogghi li dipinci d'oru,
l'aceddi svulazzìunu vacabunni
di rama in rama, in ciuciulianti coru;
'n allegru ventu a 'ss'armunia si funni
e porta 'n duci sensu di ristoru,
ciata e li fogghi trimulia e cunfunni
'nta lùcichi di magicu dicoru:
iddu l'oduri di la primavera
porta gintili a l'amurusi amanti
pi farili chiù forti suspirari;
li ciuri , nichi vìvuli e fistanti,
fannu alligrizza e, comu 'na prijera ,
s'isa luntanu un murmuriu di mari.
Ad Antonino Magrì va il mio plauso (ed anche quello di molti suoi amici e poeti) ed il riconoscimento sincero innazitutto per il suo impegno nella cultura dell'umanità, che lo contraddistingue, nonché, naturalmente, per quello poetico e artistico che lo vede ai vertici tra i più impegnati poeti siciliani contemporanei.
Re: Antonino Magrì
Acc... Questa non me l'aspettavo Suvvia, amici, così mi fate... arrossire . Vi ringrazio per la vostra stima, farò di tutto per meritarmela e poi, queste cose dette da autori brillanti e... autorevoli come Alessio Patti e Gero Miceli mi fanno sentire piccolo piccolo e pieno di gratitudine
Re: Antonino Magrì
Antonino Magrì ha scritto:Acc... Questa non me l'aspettavo Suvvia, amici, così mi fate... arrossire . Vi ringrazio per la vostra stima, farò di tutto per meritarmela e poi, queste cose dette da autori brillanti e... autorevoli come Alessio Patti e Gero Miceli mi fanno sentire piccolo piccolo e pieno di gratitudine
L'ho copiato da facebook, ... Super Moderator
Re: Antonino Magrì
Carisso Socio onorario asasino :-) , ci ricordi meglio in merito alle tue pubblicazioni?
Quali consiglieresti ad un tuo lettore affinchè possa gustare meglio la tua scrittura in lingua siciliana e la tua poesia?
Ci sono altre pubblicazioni oltre alle su citate?
- Codice:
Tra le raccolte di poesia si ricordano:
Canzuni muti (Canzoni mute, 1986)
È l'anima ca sona! (È l'anima che suona, 1989)
Sugnu cca, Signuri (Eccomi Signore, 1994)
Setti spasimi d'amuri' (Sette spasimi d'amore, 1996)
Quali consiglieresti ad un tuo lettore affinchè possa gustare meglio la tua scrittura in lingua siciliana e la tua poesia?
Ci sono altre pubblicazioni oltre alle su citate?
Re: Antonino Magrì
Admin ha scritto:Carisso Socio onorario asasino :-) , ci ricordi meglio in merito alle tue pubblicazioni?
- Codice:
Tra le raccolte di poesia si ricordano:
Canzuni muti (Canzoni mute, 1986)
È l'anima ca sona! (È l'anima che suona, 1989)
Sugnu cca, Signuri (Eccomi Signore, 1994)
Setti spasimi d'amuri' (Sette spasimi d'amore, 1996)
Quali consiglieresti ad un tuo lettore affinchè possa gustare meglio la tua scrittura in lingua siciliana e la tua poesia?
Ci sono altre pubblicazioni oltre alle su citate?
Carissimo Ninni, oggi più che mai desidero poter leggere i tuoi testi ! Come posso fare ad avere SPASIMI D'AMURI e L'ANIMA CA SONA? ... Grazie! - Ho cercato sui Siti on LIne per acquistarli, ma non li ho trovati. Sigh :-(
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