per Flavia Vizzari

Grazie Nicola ;-)) :g1:

grazie a voi tutti

Cin Cin

:g1: :g1:

Rosetta Di Bella ha scritto:Flavia, non chiuderlo questo forum.
E' un'opportunità magnifica per restare in contatto e comunicare tra persone accomunate dallo stesso amore per l'arte e la cultura.
A me dispiacerebbe molto se chiudesse il forum.

Grazie :-))

25/12 - h. 10,40

Tantissimi auguri a tutti i forumisti...

AUGURI ANCHE DA PARTE MIA.

Vi voglio bene, grazie ... un radioso 2010 possa arricchire il vostro e nostro, di tutta l'umanità, domani ... AUGURI ... un dolce brindisi sia l'apertura per un mondo migliore per tutti

Buon 2010 a tutti.
Si possano realizzare i sogni ed i desideri di quanti seguano con onestà la propria strada.
Auguri, Mondo!

Auguri anche da parte mia, carissima Flavia, inoltre volevo complimentarmi con tutti i partecipanti al raduno regionale, ho visto le foto, bellissime!!!!!!! Un caro saluto e un abbraccio - ciao e buone vacanze. salvatrice

Per quel che leggo, il 4 Agosto sarebbe:
san Giovanni Maria Vianney (il curato d' Ars) - Memoria.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Calendario_dei_santi

Comunque, ad ogni buon conto, auguri.

GualtieroGiovanni ha scritto:Per quel che leggo, il 4 Agosto sarebbe:
san Giovanni Maria Vianney (il curato d' Ars) - Memoria.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Calendario_dei_santi

Comunque, ad ogni buon conto, auguri.

Al link :


http://artevizzari.italianoforum.com/tradizioni-leggende-f53/santa-flavia-t2506.htm#12521


per saperne di più ;o)))


Grazie x i graditissimi Auguri ;o)))

Sto rientrando adesso dalle vacanze brevi e in ritardo formulo auguri a tutti . Pippo
:g1: :g1: :g1: :g1: :g1:

Auguri per il tuo onomastico Flavia...

Grrrazzie

Giò non sono daccordo con te ;o))) ... ma non credo di essere la sola a non esserlo ...

Per trovare, inoltre, difficile o difficoltoso la qualsiasi mi pare logico che ci sia alla base un fascino o un diniego verso la tale :-)))

Infatti io non amo scrivere in metrica e pertanto lo trovo stressante ... ;o))) ma ciò non toglie che chi ama la metrica in modo particolare non possa trovarla semplice da realizzare in versi ;o)))

ciò non toglie neppure che, se io volessi scrivere in metrica per dare dimostrazione a "qualcuno" che so anche non essere ignorante ;o)) anche se mi ci devo applicare non essendo una cosa che faccio sovente, io volendo possa scrivere perfettamente in metrica ,o)))

ma non mi piace ... lo trovo meno aulico e anche se adesso mi dici che l'aulicità in poesia sa di "antico", ebbene ... si vede che mi piacciono le cose non più in auge :-))

Non sei d’accordo con me?
Cara Flavia, ma ti rendi conto della gravità di una tale affermazione?
E se tu non sei d’accordo con me, questo rischia di voler significare che manco io sia d’accordo con te.
Quindi saremmo d’accordo sulla certezza che non siamo d’accordo.
Ma se questo vuol dire che riusciamo a concordare sul disaccordo, spero vorrai concedermi che quest’altro, oltre a complicare maledettamente ogni tipo di raccorderia, costituisce un clamoroso esempio che l’Arte può anche dividere, ma sempre unitamente.
E se adesso, dopo avermi letto e concordemente disaccordato, ti dovessi sentire preda della sindrome di stendhal, nun te preoccupà, cheppoi te basta rileggermi che te passa.
Epperò (e te pareva!!!) te voglio dire che stu suttascritto non ha mai tentato di affermare che chi non scrive in metrica non è capace di farlo.
Ognuno deve scrivere come sente di dover fare, con o senza metrica, concedendo pari dignità ad ogni disaccordevole accordo.
Perché se pensi che esistono delle opere in metrica che fanno pietà e versi liberi di una liricità assoluta (e viceversa), questo mi porta a sospettare che, binidittu san Pasquali, non so chè, ma qualcosa vorrà pur dire!
E adesso non cerchiamo di scoprirne ad ogni costo le recondite armonie, in quel sospetto, perché è proprio il concedere quel pizzico di mistero ad ogni checchessìa, che consente alla imperscrutabilità dei nostri sogni di accarezzarci l’anima.
Approfitto spudoratamente del momento aulico per riabbracciarti.
Sempre e comunque, alla faccia di quel disgraziato di Garibaldi!
Ciao.
Giò

Dai miei ricordi giovanili , mi viene alla mente un pranzo luculliano nella cittadina di Santa Flavia provincia di Palermo adiacente a Bagheria : Un monsignore mi invitò nella sua villa vicino al mare per consumare un pranzo da ospite di riguardo assieme a mio padre e mia madre .La mia felicità raggiunse vette sublimi. Da giovane virgulto avere quel trattamento da vero cristiano mi commosse e mi segnò per tutta la vita. La riconoscenza del parroco per il sottoscritto fu avvalorata di un'episodio eroico da parte mia nel suo istituto scolastico... era il lontano 1958. Pippo

Non tutti possiedono le sensibilità dei Poeti e non possiamo pretendere che la posseggono.
Epperò, (come dice Giò) è altrettanto vero che non si ha il diritto di criticare le cose che non si capiscono, d'altronde l'ho scritto all'inizio che: " 'a Puisia non ni inchi panza", però,..però,..però,..ho scritto anche che: "tistimònia do Pueta la prisenza in chistu munnu,..quindi non facciamo altro che raccontare ciò che vediamo e come lo vediamo, questo è il nostro compito, che piaccia o no, fa parte del gioco, ma non bisogna mai "avvilire" il lavoro degli altri. (è il mio parere)

Ciao Flavia, sono rientrato il nove di Settembre, quindi credo che ci sentiremo un pò di più. Un caro abbraccio a tutti, Pino.

P.S. più tardi andrò a Trapani per ritirare un terzo posto exaequo al 2° Concorso letterario "Antonino Via".

... io non ero ancora nata ;o))

A Flavia


Adesso capisco il perchè
di tutto il tuo splendore
Il venticinquesimo anniversario
di matrimonio

Il rinnovo dell' Amore!

E perchè a cinquant'anni
sembri ancora una ragazzina
certamente ti coccola, ti ama
e ti protegge come una bambina

Evviva l' Amore!

Tanti auguri sposa Flavia
con ritardo ma con simpatia
colgo l'occasione per dirti:
grazie a te Artista Flavia

Grazie di essere divenuta... amica mia!

Paola Franco ha scritto: A Flavia


Adesso capisco il perchè
di tutto il tuo splendore
Il venticinquesimo anniversario
di matrimonio

E dici non avrò cotal splendore
nel seguito degli anni miserelli?
Ohimè al dì che fu giammai si torna

Paola Franco ha scritto:
Il rinnovo dell' Amore!

Rinnovo? Eh già, si che dovrebbe
ma al dì maturo di cotanti lustri
come ridonar la fanciullezza?

Paola Franco ha scritto:
E perchè a cinquant'anni
sembri ancora una ragazzina
certamente ti coccola, ti ama
e ti protegge come una bambina

Penso che ciascun persona
appare innanzi come
il suo esser dentro trasparente

chi accanto abbiamo
non è impedimento, nè
condiziona la persona alcuna ;o)

Paola Franco ha scritto:
Evviva l' Amore!

Evviva l'Amor
cantato da' poeti, orsù
evviva evviva, ne siam lieti ;o))

coccola, ama, protegge
fuor dal tempo, poichè
l'età non può mutare il cuore! :-)))

Paola Franco ha scritto:
Tanti auguri sposa Flavia
con ritardo ma con simpatia
colgo l'occasione per dirti:
grazie a te Artista Flavia

Grazie di essere divenuta... amica mia!

Ringrazio te fanciulla dolce e cara
gioviale e allegra e di gran simpatia
di essere anche tu amica mia ;o)))

Paola Franco ha scritto:

Lustro più lustro meno...


Cara amica Flavia
come s'è permesso
quel bischero di Giò
d'apostrofarti ignavia
capire mai potrò

Ignavia tu?
Tu che sprizzi salute
forza, dinamismo e creatività
da proprio tutti i pori...
E questo alla tua età!

Che come bene affermi
màtura è assai di lustri
e ormai di fanciullezza
di certo più non lustri

Ma vàntati del lustro
che dai alla nostra terra
fosser tutti come te...
mai si farebbe guerra

Grazie per le tue rime
oltrechè cavalleresche
lo sai che ho un lustro in più?
Lo dico senza tresche...

Per chiudere t'informo:
Sto ridendo a crepapelle
nel legger le tue righe...
perchè son troppo belle!

Ehi Paola (ciao ),
senti, sbarbina (si, proprio sbarbina, perchecciò ben mezzo lustro più di te, bimba), e dov’è che avrei dato della ignavia a Flavia ?
Ma quella, l’ignavia, è la prima parola che mi venne in mente per far rima con Flavia, perché tu, rimaiola come me, avrai anche tu incontrato qualche difficoltà con quella rima.
E che ce vuoi mettere, oltre a cavia, Moravia e savia.
Ecco, potrai dì che savia sarebbe stato più appropriato, ma io te rispondo subbitissimo che in primis in primis quel verso non esprimeva un giudizio su Flavia, ma evidenziava la difficoltà rimatoria, ed in secundis in secundis, savia ciaveva solo due sillabe, ed a me ne servivano tre, pe fa’ l’endecasillabo.
Tertium non datur, Paola, epperciò, arrenditi e ti riconoscerò l’onore delle armi con annesso l’ònere del caffè.
Perché, carissima la mia tetesca di Cermania, considerato che questo è il secondo bischero che mi appioppi , oltre alle canoniche e penitenziali quattru VirMarì e setti GloriaPatri pi rimediari al peccato di lesa maestà, almenu un cafè non ce lo vuoi mettere?
Comunque, nun te preoccupà, che i bischeri che mi appioppi te li tengo di conto io e, proprio perché sì tu, te faccio un prezzo di favore: ogni settimila bischeri, un cafè (ehi, vacci pianu, però, ca troppi cafè mi struppìanu).
Ma veniamo adesso alle dolenti note.
Ho letto ciò che Flavia ha scritto della tua biografia, ed una domanda mi sorse spontanea:
ma unna la ‘nfilasti, sta biografia, ca nun la attrovo di nudda manera?
E scusa pi la dumanna indiscreta, ma a mmia, quando la notizia non mi appare in mezzo a quella cosa ca firrìa tònoma a sinistra di lu schermu, m’arrisulta difficili arrisolviri il sicutante busìllisi.
Unna lu trovu?
Quannu lu ‘ngagghiu?
D’unna lu pigghiu?
Comu travagghiu?
Mi fazzu un figghiu?
Ncostu di tagghiu?
Smamu c’un gigghiu?
Cercu ‘nto bagghiu?
Lu va’ rivigghiu?
Ca sempri sbagghiu?
Agghiu e scravàgghiu?
Seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
E mica ciò la pacinzia di Giobbi, io.
Io ciò le cosine mie, e me bastano quelle.
Ca poi, cu l’ha canusciutu mai, a stu Giobbi.
Ora mi fermu, Paola, pirchì anche la demenzialità deve riuscire a porre un limite alle proprie incontinenze.
E le incontinenze mie, modestamente, mica scherzano.
Ricìcciano fuori quando meno te lo aspetti (come diceva quella sconsolata maestra al primo giorno di scuola: E’ stato come cercar di mantenere contemporaneamente trenta turaccioli sott’acqua).
E allora, ciao, Paola .
Un abbraccio.
Sempre e comunque, alla faccia di quel disgraziato di Garibaldi.