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RITROVATO UN CRANIO UMANO DI 700.000 ANNI FA
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FORUM - SEMINARIO di ARTE e POESIA - LINGUA SICILIANA :: SEMINARIO ARTE e POESIA :: Archeologia, Scienza, Ambiente
Pagina 1 di 1
RITROVATO UN CRANIO UMANO DI 700.000 ANNI FA
Renato Di Pane Lun 27 Giu 2016 - 18:10
Ciao amici, oggi inizia il nostro viaggio intorno ai misteri che ci circondano e questo articolo che ho trovato online mi sembra davvero molto interessante, poichè dà nuova luce alla teoria secondo la quale la storia umana sarebbe totalmente da riscrivere.
"Questo è il racconto della scoperta di un teschio che ha il potenziale per cambiare ciò che sappiamo circa l’evoluzione umana e le forze oscurantiste che hanno cercato di affossare le prove.
Nel 1959, in una zona chiamata Calcidica in Petralona, Grecia settentrionale, un pastore scoprì una piccola apertura, una grotta, che era diventa visibile dopo una spessa copertura di neve finalmente si era sciolta. Ha richiamato un gruppo di abitanti di un villaggio per aiutarlo a ripulire l’ingresso in modo da poter entrare ed esplorare. Hanno allora trovato una grotta ricca di stalattiti e stalagmiti. Ma hanno anche trovato qualcosa di sorprendente – un teschio umano incastonato nella parete (in seguito la ricerca ha anche scoperto un gran numero di fossili, comprese specie pre-umane, peli di animali, legno fossile e strumenti in pietra e in osso).
Il cranio è stato inviato all’Università di Salonicco sempre in Grecia dal Presidente della Comunità di Petralona. L’accordo era che una volta che la ricerca fosse stata effettuata, un museo sarebbe dovuto essere aperto, catalogando i reperti della grotta di Petralona, per cui il cranio sarebbe tornato nel museo in modo da essere visto dal pubblico, cosa che non è mai accaduta. Il dottor Aris Poulianos, membro del dell’UNESCO IUAES (Unione Internazionale delle antropologiche ed etnologiche Scienze), in seguito fondatore della Associazione Antropologica della Grecia, e un antropologo esperto che lavorava presso l’Università di Mosca sono stati invitati dal Primo Ministro della Grecia per tornare in patria e prendere possesso di una cattedra dell’Università di Atene. Ciò era dovuto alla pubblicazione del suo libro, ‘Le origini dei Greci “, che fornisce un eccellente materiale: la ricerca mostrava che il popolo greco non aveva origine dalle nazioni slave, ma erano indigeni, in Grecia. Al suo ritorno in Grecia, il dottor Poulianos fu messo al corrente della scoperta del cranio di Petralona, e subito ha iniziato a studiare la grotta di Petralona e il cranio stesso.
L’uomo di ‘Petralona ‘, o Archanthropus di Petralona, come è stato poi chiamato, è risultato essere di 700.000 anni fa, il che lo rende il più antico fossile di uomo in Europa (presentando tratti europei) di quell’epoca, mai scoperto prima in Europa.
La ricerca del Dr Poulianos ‘ha fatto emergere che l’uomo si è evoluto separatamente a Petralona in Europa e non era un antenato di una specie che è venuta fuori dell’Africa.
Nel 1964, i ricercatori tedeschi indipendenti, Breitinger e Sickenberg, hanno cercato di respingere i risultati Dr Poulianos , sostenendo che il cranio avesse solo 50.000 anni ed era in effetti un antenato che veniva dall’Africa.
Tuttavia, la ricerca pubblicata negli Stati Uniti nel 1971 sulla prestigiosa rivista Archeologia, ha sostenuto le conclusioni che il teschio era infatti vecchio di 700.000 anni fa. La ricerca è basata su una analisi stratigrafia della grotta e il suo sedimento in cui il cranio è stato incorporato all’interno.
Ulteriori ricerche nella grotta scoperta hanno rivelato denti e due scheletri pre-umani risalenti a 800,000 anni fa, così come altri fossili di varie specie.
Oggi, dopo che la maggior parte degli studiosi hanno analizzato la grotta di Petralona si può affermare che il cranio del Archanthropus appartiene a un ominide arcaico distinto dall’ homo erectus, e da entrambe le classiche dell’uomo di Neanderthal e degli esseri umani anatomicamente moderni, ma mostrando caratteristiche di tutte quelle specie e la presentazione di forti tratti europei.
Un teschio risalente a 700.000 anni fa che era appartenuto o ad un Homo sapiens o parte di un homo sapiens è in diretto conflitto con la teoria 'Out of Africa' dell’evoluzione umana. Ulteriori scavi continuarono nella grotta di Petralona con la partecipazione di ricercatori internazionali (46 specialisti provenienti da 12 paesi diversi), che hanno fornito un’ulteriore prova delle risultanze del Dr Poulianos ‘, compresi i risultati dei pezzi fossili di legno, una foglia di quercia, peli di animali e coproliti, e che ha permesso una datazione più precisa, così come la presenza quasi continua di strumenti di pietra e osso della stadio evolutivo dell’Archanthropus, dalla parte inferiore (750 mila anni) per le superiori (550 mila anni) degli strati di sedimenti all’interno della grotta.
La ricerca, dopo un’interruzione dovuta alla dittatura in Grecia, ha continuato fino al 1983, è stato poi ordinato dal governo che tutti gli scavi presso il sito era proibito a chiunque, compreso al team archeologico originale, e per 15 anni nessuno ha avuto accesso a il sito ed ai risultati – divieti senza motivo sono stati forniti dal governo. Questo diniego di accesso per impedire l’estrazione di materiale e quindi a qualsiasi nuova conclusione scientifica ha fermato le ricerche e con esse i segreti nascosti nei fossili incredibili incorporati all’interno degli strati delle pareti delle grotte.
Dopo la Società Antropologica della Grecia la storia è finita in mano ai giudici, che 15 anni dopo hanno di nuovo consentito l’accesso alla grotta. Da allora il Ministero della Cultura sta cercando in ogni modo di superare la decisione della Corte e ulteriori studi.
I risultati del Dr Poulianos ‘sono stati contraddetti dai ricercatori convenzionali in materia di evoluzione umana e la sua ricerca è stata soppressa. Il Dr Poulianos e sua moglie sono stati aggrediti e feriti nella loro casa nel 2012 e non sono mai stati trovati i colpevoli.
A lui ed al suo team è stato negato ulteriormente l’accesso alla grotta per completare la loro ricerca e lo studio, e il luogo di scoperta del cranio è ora sconosciuto.
Oggi un cartello affisso fuori dalla grotta di Petralona afferma che il cranio trovato nella grotta era 300 mila anni di età, e su Wikipedia oggi potrete vedere i riferimenti respingendo le prove e cercando di datare il cranio Petralona entro parametri accettabili – tra 160.000 e 240.000 anni.
Recentemente, il professor CG Nicholas Mascie-Taylor della University of Cambridge, ha inviato una lettera al Ministero della Cultura Greco dicendo che la data corretta del cranio è di 700.000 anni fa e non 300.000. Egli ha inoltre contestato la soppressione di informazioni da parte del governo riguardo a questa incredibile scoperta.
La più importante conclusione della ricerca, sedondo il dottor Poulianos ‘riguarda la coesistenza di tutti i principali tipi antropologici (africani – Kobi, asiatici – Uomo di Pechino ed europeo – Petralona). Allo stesso periodo circa (rispettivamente 700.000, 500.000 e 750.000). Ciò significa che: l’aspetto delle attuali popolazioni umane, (le principali razze – dalla lingua greca) si tende a quasi 1.000.000 di anni e non solo 10.000 o 30 mila anni fa come attualmente considerato in tutto il mondo.
Tuttavia, indipendentemente se vi sia una controversia scientifica di quanto sopra, è solo triste a prendere coscienza che la ricerca non consente a coloro che non sono coordinati alla conoscenza “standard”, di riscrivere la storia umana, pena rischio della vita.
Si tratta di una cover up di una scoperta incredibile che i poteri-in-essere non vogliono che noi possiamo avere accesso?
Giudicate voi."
"Questo è il racconto della scoperta di un teschio che ha il potenziale per cambiare ciò che sappiamo circa l’evoluzione umana e le forze oscurantiste che hanno cercato di affossare le prove.
Nel 1959, in una zona chiamata Calcidica in Petralona, Grecia settentrionale, un pastore scoprì una piccola apertura, una grotta, che era diventa visibile dopo una spessa copertura di neve finalmente si era sciolta. Ha richiamato un gruppo di abitanti di un villaggio per aiutarlo a ripulire l’ingresso in modo da poter entrare ed esplorare. Hanno allora trovato una grotta ricca di stalattiti e stalagmiti. Ma hanno anche trovato qualcosa di sorprendente – un teschio umano incastonato nella parete (in seguito la ricerca ha anche scoperto un gran numero di fossili, comprese specie pre-umane, peli di animali, legno fossile e strumenti in pietra e in osso).
Il cranio è stato inviato all’Università di Salonicco sempre in Grecia dal Presidente della Comunità di Petralona. L’accordo era che una volta che la ricerca fosse stata effettuata, un museo sarebbe dovuto essere aperto, catalogando i reperti della grotta di Petralona, per cui il cranio sarebbe tornato nel museo in modo da essere visto dal pubblico, cosa che non è mai accaduta. Il dottor Aris Poulianos, membro del dell’UNESCO IUAES (Unione Internazionale delle antropologiche ed etnologiche Scienze), in seguito fondatore della Associazione Antropologica della Grecia, e un antropologo esperto che lavorava presso l’Università di Mosca sono stati invitati dal Primo Ministro della Grecia per tornare in patria e prendere possesso di una cattedra dell’Università di Atene. Ciò era dovuto alla pubblicazione del suo libro, ‘Le origini dei Greci “, che fornisce un eccellente materiale: la ricerca mostrava che il popolo greco non aveva origine dalle nazioni slave, ma erano indigeni, in Grecia. Al suo ritorno in Grecia, il dottor Poulianos fu messo al corrente della scoperta del cranio di Petralona, e subito ha iniziato a studiare la grotta di Petralona e il cranio stesso.
L’uomo di ‘Petralona ‘, o Archanthropus di Petralona, come è stato poi chiamato, è risultato essere di 700.000 anni fa, il che lo rende il più antico fossile di uomo in Europa (presentando tratti europei) di quell’epoca, mai scoperto prima in Europa.
La ricerca del Dr Poulianos ‘ha fatto emergere che l’uomo si è evoluto separatamente a Petralona in Europa e non era un antenato di una specie che è venuta fuori dell’Africa.
Nel 1964, i ricercatori tedeschi indipendenti, Breitinger e Sickenberg, hanno cercato di respingere i risultati Dr Poulianos , sostenendo che il cranio avesse solo 50.000 anni ed era in effetti un antenato che veniva dall’Africa.
Tuttavia, la ricerca pubblicata negli Stati Uniti nel 1971 sulla prestigiosa rivista Archeologia, ha sostenuto le conclusioni che il teschio era infatti vecchio di 700.000 anni fa. La ricerca è basata su una analisi stratigrafia della grotta e il suo sedimento in cui il cranio è stato incorporato all’interno.
Ulteriori ricerche nella grotta scoperta hanno rivelato denti e due scheletri pre-umani risalenti a 800,000 anni fa, così come altri fossili di varie specie.
Oggi, dopo che la maggior parte degli studiosi hanno analizzato la grotta di Petralona si può affermare che il cranio del Archanthropus appartiene a un ominide arcaico distinto dall’ homo erectus, e da entrambe le classiche dell’uomo di Neanderthal e degli esseri umani anatomicamente moderni, ma mostrando caratteristiche di tutte quelle specie e la presentazione di forti tratti europei.
Un teschio risalente a 700.000 anni fa che era appartenuto o ad un Homo sapiens o parte di un homo sapiens è in diretto conflitto con la teoria 'Out of Africa' dell’evoluzione umana. Ulteriori scavi continuarono nella grotta di Petralona con la partecipazione di ricercatori internazionali (46 specialisti provenienti da 12 paesi diversi), che hanno fornito un’ulteriore prova delle risultanze del Dr Poulianos ‘, compresi i risultati dei pezzi fossili di legno, una foglia di quercia, peli di animali e coproliti, e che ha permesso una datazione più precisa, così come la presenza quasi continua di strumenti di pietra e osso della stadio evolutivo dell’Archanthropus, dalla parte inferiore (750 mila anni) per le superiori (550 mila anni) degli strati di sedimenti all’interno della grotta.
La ricerca, dopo un’interruzione dovuta alla dittatura in Grecia, ha continuato fino al 1983, è stato poi ordinato dal governo che tutti gli scavi presso il sito era proibito a chiunque, compreso al team archeologico originale, e per 15 anni nessuno ha avuto accesso a il sito ed ai risultati – divieti senza motivo sono stati forniti dal governo. Questo diniego di accesso per impedire l’estrazione di materiale e quindi a qualsiasi nuova conclusione scientifica ha fermato le ricerche e con esse i segreti nascosti nei fossili incredibili incorporati all’interno degli strati delle pareti delle grotte.
Dopo la Società Antropologica della Grecia la storia è finita in mano ai giudici, che 15 anni dopo hanno di nuovo consentito l’accesso alla grotta. Da allora il Ministero della Cultura sta cercando in ogni modo di superare la decisione della Corte e ulteriori studi.
I risultati del Dr Poulianos ‘sono stati contraddetti dai ricercatori convenzionali in materia di evoluzione umana e la sua ricerca è stata soppressa. Il Dr Poulianos e sua moglie sono stati aggrediti e feriti nella loro casa nel 2012 e non sono mai stati trovati i colpevoli.
A lui ed al suo team è stato negato ulteriormente l’accesso alla grotta per completare la loro ricerca e lo studio, e il luogo di scoperta del cranio è ora sconosciuto.
Oggi un cartello affisso fuori dalla grotta di Petralona afferma che il cranio trovato nella grotta era 300 mila anni di età, e su Wikipedia oggi potrete vedere i riferimenti respingendo le prove e cercando di datare il cranio Petralona entro parametri accettabili – tra 160.000 e 240.000 anni.
Recentemente, il professor CG Nicholas Mascie-Taylor della University of Cambridge, ha inviato una lettera al Ministero della Cultura Greco dicendo che la data corretta del cranio è di 700.000 anni fa e non 300.000. Egli ha inoltre contestato la soppressione di informazioni da parte del governo riguardo a questa incredibile scoperta.
La più importante conclusione della ricerca, sedondo il dottor Poulianos ‘riguarda la coesistenza di tutti i principali tipi antropologici (africani – Kobi, asiatici – Uomo di Pechino ed europeo – Petralona). Allo stesso periodo circa (rispettivamente 700.000, 500.000 e 750.000). Ciò significa che: l’aspetto delle attuali popolazioni umane, (le principali razze – dalla lingua greca) si tende a quasi 1.000.000 di anni e non solo 10.000 o 30 mila anni fa come attualmente considerato in tutto il mondo.
Tuttavia, indipendentemente se vi sia una controversia scientifica di quanto sopra, è solo triste a prendere coscienza che la ricerca non consente a coloro che non sono coordinati alla conoscenza “standard”, di riscrivere la storia umana, pena rischio della vita.
Si tratta di una cover up di una scoperta incredibile che i poteri-in-essere non vogliono che noi possiamo avere accesso?
Giudicate voi."
Renato Di Pane- bazzicaturi
Re: RITROVATO UN CRANIO UMANO DI 700.000 ANNI FA
Flavia Vizzari Mar 28 Giu 2016 - 8:39
Poco fuori l’abitato di Petralona, sul versante di un rilievo che presenta fenomeni carsici, si trova la Grotta di Petralona. Fu occasionalmente scoperta nel 1959 da abitanti della zona attratti dal rumore d’acqua proveniente dall’interno. La grotta fu battezzata ”pietra rossa” dal colore della terra, delle stalattiti e stalagmiti.
Fu nel 1960 che si posero in atto le prime ricerche durante le quali fu rinvenuto un cranio umano di un uomo dell’età presunta di 25-35 anni, risalente a quasi un milione di anni fa. Un “vecchio” dato che la speranza di vita media non superava i 20 anni. Il reperto fu nominato Homo erectus petralonensis, e lo studio delle sue caratteristiche lo pone come figura intermedia tra l’Homo erectus e l’Homo sapiens neanderthalensis. Il cranio è stato ritrovato nell’undicesimo strato della grotta, formatosi durante una glaciazione. Il punto dove è stato rinvenuto, il più stretto e più caldo della grotta, è stato battezzato ”Μausoleo” dagli archeologi/paleontologi. Nella stessa area del ”Mausoleo” sono stati ritrovati aghi in osso di cui l’uomo si serviva per cucirsi gli indumenti di pelli. Sono state pure individuate tracce di fuoco con il quale egli si riscaldava e cuoceva il cibo e numerosi utensili in pietra e osso che egli usava la caccia.
La grotta è stata probabilmente utilizzata all’inizio dell’era glaciale. Per quanto riguarda la datazione dei reperti della grotta di Petralona, sono scaturiti vari problemi. Secondo un’interpretazione basata sulla misurazione avvenuta con il metodo degli aminoacidi presenti nelle ossa del cranio, questo risalirebbe a 260.000 anni fa. Tuttavia, secondo uno studioso greco, Aris Poulianos, l’uomo di Petralona sarebbe vissuto 700.000 fa. Le tracce di fuoco risalirebbero a circa 700.000 – 1.000.000 di anni.
Nella sala della grotta battezzata ”Cimitero dei giganti” sono stati ritrovati i resti di 14 specie diverse di animali carnivori, quali orsi, pantere, leoni, iene, lupi rinoceronti, cervi e roditori, che evidentemente avevano scelto la grotta come rifugio anche in epoche precedenti a quella dell’uomo.
Alla grande importanza della grotta dal punto di vista paleontologico,si unisce quella della conformazione delle sue stalagmiti che presentano colori e dimensioni diverse. Nella ”Sala grande” e nella ”Camera degli abeti” incontriamo stalagmiti imponenti, mentre nel ”Corridoio delle stalagmiti nane” osserviamo piccole stalagmiti di soli pochi centimetri. Nella ”Camera delle radici”, sottili radici di quercia spinosa, si sono fatte strada fino all’interno della grotta formando una rete che copre le stalattiti. Ugualmente impressionante è la ”pioggia d’oro”, ossia sottilissime stalattiti che somigliano a tante gocce di pioggia.
All’interno, la temperatura media della grotta si aggira sempre sui 16°C.
http://cyclingpangea.com/grecia-cave-petralona/
Fu nel 1960 che si posero in atto le prime ricerche durante le quali fu rinvenuto un cranio umano di un uomo dell’età presunta di 25-35 anni, risalente a quasi un milione di anni fa. Un “vecchio” dato che la speranza di vita media non superava i 20 anni. Il reperto fu nominato Homo erectus petralonensis, e lo studio delle sue caratteristiche lo pone come figura intermedia tra l’Homo erectus e l’Homo sapiens neanderthalensis. Il cranio è stato ritrovato nell’undicesimo strato della grotta, formatosi durante una glaciazione. Il punto dove è stato rinvenuto, il più stretto e più caldo della grotta, è stato battezzato ”Μausoleo” dagli archeologi/paleontologi. Nella stessa area del ”Mausoleo” sono stati ritrovati aghi in osso di cui l’uomo si serviva per cucirsi gli indumenti di pelli. Sono state pure individuate tracce di fuoco con il quale egli si riscaldava e cuoceva il cibo e numerosi utensili in pietra e osso che egli usava la caccia.
La grotta è stata probabilmente utilizzata all’inizio dell’era glaciale. Per quanto riguarda la datazione dei reperti della grotta di Petralona, sono scaturiti vari problemi. Secondo un’interpretazione basata sulla misurazione avvenuta con il metodo degli aminoacidi presenti nelle ossa del cranio, questo risalirebbe a 260.000 anni fa. Tuttavia, secondo uno studioso greco, Aris Poulianos, l’uomo di Petralona sarebbe vissuto 700.000 fa. Le tracce di fuoco risalirebbero a circa 700.000 – 1.000.000 di anni.
Nella sala della grotta battezzata ”Cimitero dei giganti” sono stati ritrovati i resti di 14 specie diverse di animali carnivori, quali orsi, pantere, leoni, iene, lupi rinoceronti, cervi e roditori, che evidentemente avevano scelto la grotta come rifugio anche in epoche precedenti a quella dell’uomo.
Alla grande importanza della grotta dal punto di vista paleontologico,si unisce quella della conformazione delle sue stalagmiti che presentano colori e dimensioni diverse. Nella ”Sala grande” e nella ”Camera degli abeti” incontriamo stalagmiti imponenti, mentre nel ”Corridoio delle stalagmiti nane” osserviamo piccole stalagmiti di soli pochi centimetri. Nella ”Camera delle radici”, sottili radici di quercia spinosa, si sono fatte strada fino all’interno della grotta formando una rete che copre le stalattiti. Ugualmente impressionante è la ”pioggia d’oro”, ossia sottilissime stalattiti che somigliano a tante gocce di pioggia.
All’interno, la temperatura media della grotta si aggira sempre sui 16°C.
http://cyclingpangea.com/grecia-cave-petralona/
Flavia Vizzari- Spicialista
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Flavia Vizzari- Spicialista
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Re: RITROVATO UN CRANIO UMANO DI 700.000 ANNI FA
Flavia Vizzari Mar 28 Giu 2016 - 8:49
Molti ricercatori credono fermamente che il motivo per cui questa scoperta è stata criticata e ignorata dagli studiosi tradizionali è perché cambia radicalmente la storia della nostra specie. Queste scoperte sono solo una piccola parte di molti altri reperti che indicano chiaramente che la storia è sbagliata e deve essere completamente rivista e riscritta.
Il dibattito per quanto riguarda l'età del cranio continua ancora oggi, e i ricercatori principali fermamente respingono l'idea che il teschio appartiene ad una specie indipendente e che risale a circa 700.000 anni.
È interessante notare che, nel 2012, il professor CG Nicholas Mascie-Taylor della University of Cambridge ha scritto una lettera al Ministero della Cultura greca dove indica che l'età corretta o l'abilità è 700.000 anni e not 300,000 come alcuni hanno suggerito:
Il Ministero greco della Pubblica Istruzione, Religioni, cultura e sport,
Professor CGN Mascie-Taylor MA, Ph.D., ScD (tutto Cambridge), FSB, FNAS (Ungheria)
Professore della popolazione umana Biologia e Salute e Presidente dell'Associazione Europea Antropologica
http://www.filosofiaelogos.it/News/Un-Cranio-di-700000-anni-scoperto-in-Grecia-sfida-la-teoria-Out-Of-Africa-dell'%20Evoluzione.html
Il dibattito per quanto riguarda l'età del cranio continua ancora oggi, e i ricercatori principali fermamente respingono l'idea che il teschio appartiene ad una specie indipendente e che risale a circa 700.000 anni.
È interessante notare che, nel 2012, il professor CG Nicholas Mascie-Taylor della University of Cambridge ha scritto una lettera al Ministero della Cultura greca dove indica che l'età corretta o l'abilità è 700.000 anni e not 300,000 come alcuni hanno suggerito:
Il Ministero greco della Pubblica Istruzione, Religioni, cultura e sport,
Bouboulinas 20-22,
Atene 106 82,
Grecia
5 settembre 2012
Caro Signore,
Scrivo a nome dell'Associazione Antropologica europea, che è l'ombrello associazione professionale e accademico che collega tutte le società nazionali di antropologia biologica e biologia umana europee, per esprimere le nostre preoccupazioni per la conservazione del Petralona Cave e Skull, la disinformazione della datazione del cranio, nonché il trattamento di personale addetto alla conservazione delle Cavie.
Le basi delle nostre preoccupazioni sono che il cranio è stato danneggiato con molti graffi e la corona di un dente (1 molare) tagliata. Come richiesto dalla Associazione Antropologica della Grecia ciò che è necessario è una descrizione dettagliata dello stato attuale del cranio, in modo che nessuno in futuro possa arbitrariamente danneggiarlo ulteriormente. C'è anche il problema della datazione che è stato scientificamente datato a circa 700.000 anni fa non 300.000 come è dato al banco informazioni. Vi è un disco molto dettagliata degli scavi e reperti che devono ricevere ulteriori presentazione al pubblico, ma che non sono mai stati catalogati in modo da evitare che i campioni vanno dispersi.
E 'davvero un peccato che il Dipartimento archeologico greco arrestato il dottor Aris Poulianos da un ulteriore lavoro nella grotta senza alcuna spiegazione. E 'anche molto preoccupante che il dottor Poulianos e sua moglie sono stati aggrediti e feriti nella loro casa all'inizio di quest'anno e non sono stati trovati i colpevoli. E 'stato anche insultato quando si tenta di dare una presentazione invitato a insegnanti e bambini in età scolare.
Antropologi anziani e geologi sono stati anche negato l'accesso alla Grotta e gli esemplari di approfondimento su una serie di occasioni, senza motivi seri. All'inizio di quest'anno vi è stato anche disinformazione dato al Parlamento greco per quanto riguarda gli aspetti finanziari della grotta.
Non vedo l'ora di ricevere risposte a queste domande.
In fedeProfessor CGN Mascie-Taylor MA, Ph.D., ScD (tutto Cambridge), FSB, FNAS (Ungheria)
Professore della popolazione umana Biologia e Salute e Presidente dell'Associazione Europea Antropologica
http://www.filosofiaelogos.it/News/Un-Cranio-di-700000-anni-scoperto-in-Grecia-sfida-la-teoria-Out-Of-Africa-dell'%20Evoluzione.html
Flavia Vizzari- Spicialista
-
Re: RITROVATO UN CRANIO UMANO DI 700.000 ANNI FA
Renato Di Pane Mar 28 Giu 2016 - 18:17
Ringrazio la nostra Presidentessa per questa interessantissima integrazione! 
Renato Di Pane- bazzicaturi
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