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SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
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Vuoi che sia un Corso a.s.a.s. ?
SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
Si apre un corso gratuito virtuale di autoapprendimento sperimentale per imparare a fare ricerca in arte...
Titolo del corso: "arte rivisitata con la cattiva compagnia della scienza"
Professori del corso: gli stessi "studenti-artisti-ricercatori"
Studente-animatore-coordinatore: XXXXXX
Destinato a: tutti coloro, che indipendentemente dall'età, dal sesso, dai titoli di studio, dalla religione, dalla cultura, dall'idea politica (purché democratica) e dal luogo donde vivano, vogliono intervenire con "umiltà-flessibilità-ottimismo-rispetto-fraternità-libertà-fantasia-autoironia"...
Scopi del corso sono:
1. comunicare amichevolmente e stare allegri
2. interrogarsi e imparare il metodo per trovare delle risposte logiche e ragionevoli
3. potenziare la capacità logico-deduttiva
4. aprendere a distinguere le fallacie dalle asserzioni veritiere e a codificare affermazioni logiche
4. acquisire una attitudine aperta al nuovo e alla trasgressività... per il progresso umano, culturale e civile
5. liberarsi gradualmente dai pregiudizi e dai preconcetti falsi
6. chiarirsi le idee attorno ai lati oscuri dell'arte
7. aiutare a trovare risposte obiettive, rispettando le differenti sensibilità e la dignità degli altri
8. incrementare la capacità di innovazione, connaturata con la propria indole
E altro ancora da scoprire
Durata del corso: illimitata
Frequenza al corso: libera (si può accedere una volta al giorno, fino a una volta ogni 10 anni)
Sede del corso virtuale: FORUM - SEMINARIO ARTE e SCIENZA - LINGUA SICILIANA
Amministratori: Nicola Comunale e Flavia Vizzari (in ordine alfabetico)... Il numero degli amministratori potrà essere ampliato in caso di necessità...
Esami previsti: ogni alunno è l'esaminatore di se stesso e si deve esaminare più spesso che può, ma senza stressarsi... con la massima serenità e benevolenza
Titolo di studio che si ottiene: master in: "arte libera e genuina"
Rilascia il titolo: lo stesso studente... lo concede a se stesso quando considererà di avere conseguito gli obiettivi del corso, almeno a un livello sufficiente
Il titolo non è di per sé permanente, per detenerlo si ha bisogno di continuare il corso tutta la vita
Titolo del corso: "arte rivisitata con la cattiva compagnia della scienza"
Professori del corso: gli stessi "studenti-artisti-ricercatori"
Studente-animatore-coordinatore: XXXXXX
Destinato a: tutti coloro, che indipendentemente dall'età, dal sesso, dai titoli di studio, dalla religione, dalla cultura, dall'idea politica (purché democratica) e dal luogo donde vivano, vogliono intervenire con "umiltà-flessibilità-ottimismo-rispetto-fraternità-libertà-fantasia-autoironia"...
Scopi del corso sono:
1. comunicare amichevolmente e stare allegri
2. interrogarsi e imparare il metodo per trovare delle risposte logiche e ragionevoli
3. potenziare la capacità logico-deduttiva
4. aprendere a distinguere le fallacie dalle asserzioni veritiere e a codificare affermazioni logiche
4. acquisire una attitudine aperta al nuovo e alla trasgressività... per il progresso umano, culturale e civile
5. liberarsi gradualmente dai pregiudizi e dai preconcetti falsi
6. chiarirsi le idee attorno ai lati oscuri dell'arte
7. aiutare a trovare risposte obiettive, rispettando le differenti sensibilità e la dignità degli altri
8. incrementare la capacità di innovazione, connaturata con la propria indole
E altro ancora da scoprire
Durata del corso: illimitata
Frequenza al corso: libera (si può accedere una volta al giorno, fino a una volta ogni 10 anni)
Sede del corso virtuale: FORUM - SEMINARIO ARTE e SCIENZA - LINGUA SICILIANA
Amministratori: Nicola Comunale e Flavia Vizzari (in ordine alfabetico)... Il numero degli amministratori potrà essere ampliato in caso di necessità...
Esami previsti: ogni alunno è l'esaminatore di se stesso e si deve esaminare più spesso che può, ma senza stressarsi... con la massima serenità e benevolenza
Titolo di studio che si ottiene: master in: "arte libera e genuina"
Rilascia il titolo: lo stesso studente... lo concede a se stesso quando considererà di avere conseguito gli obiettivi del corso, almeno a un livello sufficiente
Il titolo non è di per sé permanente, per detenerlo si ha bisogno di continuare il corso tutta la vita
Ultima modifica di Flavia Vizzari il Sab 12 Dic 2015 - 15:38 - modificato 3 volte.
Re: SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
Grazie Flavia sei impareggiabile... direi "impareggiabbili"... perché aggiungerei due condizioni:
La prima, sarebbe che si può intervenire in tutte le lingue (anche in lingua siciliana, naturalmente) e poi si salvi chi può... Perdón... volevo dire: intervenga chi può, ovvero, chi capisca la lingua dell'argomento a cui ci si vuole riferire...
La seconda, sarebbe che c'è la possibilità di elaborare un esame per test "on line" e dopo averlo superato ricevere un diploma (che ha solo un valore simbolico) di master in arte libera e genuina, da parte dell'associazione siciliana arte e scienza, se il Consiglio dei soci fondatori della stessa approva il corso e lo assume come una delle sue attività permanenti.
Se detto Consiglio non assume il corso come una delle proprie attività, rimarrebbe un corso esclusivo del forum di Flavia, senza che questo comporti nessun problema
Perciò da qui propongo al Consiglio di cui sopra di voler discutere nel suo seno per decidere ragionevolmente e serenamente, se assumere il corso o no
La prima, sarebbe che si può intervenire in tutte le lingue (anche in lingua siciliana, naturalmente) e poi si salvi chi può... Perdón... volevo dire: intervenga chi può, ovvero, chi capisca la lingua dell'argomento a cui ci si vuole riferire...
La seconda, sarebbe che c'è la possibilità di elaborare un esame per test "on line" e dopo averlo superato ricevere un diploma (che ha solo un valore simbolico) di master in arte libera e genuina, da parte dell'associazione siciliana arte e scienza, se il Consiglio dei soci fondatori della stessa approva il corso e lo assume come una delle sue attività permanenti.
Se detto Consiglio non assume il corso come una delle proprie attività, rimarrebbe un corso esclusivo del forum di Flavia, senza che questo comporti nessun problema
Perciò da qui propongo al Consiglio di cui sopra di voler discutere nel suo seno per decidere ragionevolmente e serenamente, se assumere il corso o no
Ospite- Ospite
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Vuoi che il Corso Virtuale di Autoapprendimento (di cui al link :
http://artevizzari.italianoforum.com/t3053-presentazione-del-corso-virtuale#15597
per fare ricerca in Arte sia un Corso a.s.a.s. ?
1) si
2) no
http://artevizzari.italianoforum.com/t3053-presentazione-del-corso-virtuale#15597
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2) no
Ultima modifica di Flavia Vizzari il Mar 25 Gen 2011 - 20:39 - modificato 1 volta.
Re: SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
nicolacomunale ha scritto:si
Nicola devi cliccare in alto ... al sondaggio ... mettere il pallino nel cerchietto ... c'è ancora un solo voto ed è quello che ho inserito io !
Re: SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
Dopo che voti il sistema non ti permetterà di rifarlo ... si può dare una sola preferenza ... o SI o NO
Re: SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
Flavia Vizzari ha scritto:Si apre un corso gratuito virtuale di autoapprendimento sperimentale per imparare a fare ricerca in arte...
Titolo del corso: "arte rivisitata con la cattiva compagnia della scienza"
Professori del corso: gli stessi "studenti-artisti-ricercatori"
Studente-animatore-coordinatore: XXXXX
Destinato a: tutti coloro, che indipendentemente dall'età, dal sesso, dai titoli di studio, dalla religione, dalla cultura, dall'idea politica (purché democratica) e dal luogo donde vivano, vogliono intervenire con "umiltà-flessibilità-ottimismo-rispetto-fraternità-libertà-fantasia-autoironia"...
Bene Intanto direi, in attesa di definire nei particolari l'intestazione del Corso, che possiamo accettare le iscrizioni degli studenti-artisti-ricercatori, desiderosi di provare questo nuova esperienza divertente e istruttiva
pertanto chi vuole aderire scriva qui di seguito il suo impegno, e aspettiamo pazienti l'orario delle lezioni?
Ultima modifica di Admin il Gio 22 Set 2011 - 15:30 - modificato 1 volta.
Re: SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
Siiiiiiiiiiiiiiiiii
Alba Terranova- affiziunatu
corso di autoapprendimento virtuale
Gentili signori professori, insegnanti, docenti, (boh), essendo che ho una sfrenata voglia di imparare e farmi una cultura, desidererei iscrivermi al corso, anzi con questa mia lo faccio irrimediabilmente... attendo fiduciosa una vostra risposta affermativa
Paola Franco- affamatu
Re: SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
Buona sera Paola... non c'è bisogno di ricevere risposta... chi vuole partecipare solo lo deve manifestare scrivendo il suo nome...
In quanto ai professori, come è stato scritto da Flavia, sono gli stessi alunni... ciascuno è professore di se stesso e può mutarsi in professore di un altro alunno e viceversa quando ci sia disponibilità
Perciò ti dico (spero che mi permetti di darti del tu, qui tutti siamo uguali e non ci sono gerarchie...) benvenuta professoressa Paola!
Io sono il coordinatore e Flavia la superamministratrice
E' ovvio che chi si iscrive (ed io stesso pure) lo fa perché ha una grande voglia di imparare, ma direi meglio di capire, di svegliarsi, di scuotersi dalle proprie convinzioni... ma mi dispiace dirti che, se ti vuoi "fare una cultura" hai sbagliato corso perché qui solo si possono acquisire dei dubbi mettendo in discussione le nostre certezze, perciò diventeremo più ignoranti di prima però sicuramente ci divertiremo o per lo meno ci proveremo
Allora la risposta che ti posso dare come coordinatore è questa: proponi degli interroganti relativi all'arte, se ne hai...
Se no aspetta che ne proponga io perché ne ho a miliardi di interroganti, giusto il contrario dei critici che solo hanno delle certezze (per lo meno io non ho ancora incontrato un critico che ne abbia ) e poi, magari, tu puoi provare a rispondere o io stesso o chiunque entri in questo corso per partecipare... però con umiltà, autoironia e apertura mentale, senza dimenticare il rispetto per gli altri...
Come coordinatore farò notare ai partecipanti quando sbagliano e suggerirò come correggersi... E siccome anch'io sbaglio molto più degli altri, spero che mi scriviate qui quando sbaglio e come correggermi... E naturalmente ve ne sarò molto grato
In definitiva, l'obiettivo primo del corso è quello di apprendere a convivere con i dubbi e a scrollarsi di dosso la paura di ciò che si ignora... è il primo passo per diventare dei veri ricercatori...
Il terzo è quello di apprendere a pensare liberamente e fare della vera ricerca nell'arte utilizzando poi se si vuole il frutto di tale ricerca nella propria attività creativa e artistica
In quanto ai professori, come è stato scritto da Flavia, sono gli stessi alunni... ciascuno è professore di se stesso e può mutarsi in professore di un altro alunno e viceversa quando ci sia disponibilità
Perciò ti dico (spero che mi permetti di darti del tu, qui tutti siamo uguali e non ci sono gerarchie...) benvenuta professoressa Paola!
Io sono il coordinatore e Flavia la superamministratrice
E' ovvio che chi si iscrive (ed io stesso pure) lo fa perché ha una grande voglia di imparare, ma direi meglio di capire, di svegliarsi, di scuotersi dalle proprie convinzioni... ma mi dispiace dirti che, se ti vuoi "fare una cultura" hai sbagliato corso perché qui solo si possono acquisire dei dubbi mettendo in discussione le nostre certezze, perciò diventeremo più ignoranti di prima però sicuramente ci divertiremo o per lo meno ci proveremo
Allora la risposta che ti posso dare come coordinatore è questa: proponi degli interroganti relativi all'arte, se ne hai...
Se no aspetta che ne proponga io perché ne ho a miliardi di interroganti, giusto il contrario dei critici che solo hanno delle certezze (per lo meno io non ho ancora incontrato un critico che ne abbia ) e poi, magari, tu puoi provare a rispondere o io stesso o chiunque entri in questo corso per partecipare... però con umiltà, autoironia e apertura mentale, senza dimenticare il rispetto per gli altri...
Come coordinatore farò notare ai partecipanti quando sbagliano e suggerirò come correggersi... E siccome anch'io sbaglio molto più degli altri, spero che mi scriviate qui quando sbaglio e come correggermi... E naturalmente ve ne sarò molto grato
In definitiva, l'obiettivo primo del corso è quello di apprendere a convivere con i dubbi e a scrollarsi di dosso la paura di ciò che si ignora... è il primo passo per diventare dei veri ricercatori...
Il terzo è quello di apprendere a pensare liberamente e fare della vera ricerca nell'arte utilizzando poi se si vuole il frutto di tale ricerca nella propria attività creativa e artistica
Ospite- Ospite
corso di autoapprendimento virtuale
Caro amico Nicola Comunale,
se ti permetto di darti del tu? Certo che te lo permetto, ci mancherebbe. Dicendomi che quì non ci sono gerarchie e che siamo tutti uguali ne deduco che posso darti del tu anch'io e quì ti voglio... sai quanto timore ho avuto a rivolgermi a te? Non avevo appunto il coraggio di dartelo (dare del tu ad un emerito professore?)... d'altro canto quì siamo tutti amici, quindi per tu... beh, grazie di aver risolto il mio dilemma.
Grazie di avermi chiamata professoressa. Grazie infinite... non puoi sapere quante volte son stata apostrofata così nella mia vita, (professoressa, maestrina), sempre con un pizzico di presa per i fondelli, (da gente, anche parenti, che non legge mai), la qual cosa mi ha dato sempre molto fastidio; adesso da te, per gioco, il che è magnifico. E, devo dirlo pure, una volta seriamente dal dottor Accardo di Trapani. Spiegandogli certi miei problemi di salute, dissi:- "Scusi il mio Italiano dottore, a volte mi mancano le parole, e lui:- "Scusare? Ma si pari 'na professoressa, comu parla". Anche quella volta provai tanta giò ia, perchè pur essendo emigrata da tanti anni son riuscita a rimanere la ragazzina diligente e vogliosa di imparare qual ero. (Emigrando si imparano tante cose ma se ne perdono tante altre e se si vuole rimaner -in- bisogna darsi da fare, sempre, senò è finita), lo sai meglio di me, tu che vivi pure all'estero.
Sono una che si pone sempre domande, che "pensa troppo", (mi è stato pur detto, da chi non pensa per niente eheh), quindi felice di far parte del corso, anche se corro il rischio di diventare più ignorante di prima . Per adesso non faccio domande (non ne ho il tempo, mia figlia mi sta torturando, devo spegnere il pc, altre incombenze ). Ciao, gentilissimo PROFESSORE, ciao... a presto
Ciao Flavia, ciao Giò, ciao Gianni, ciao ciao a tutti...
se ti permetto di darti del tu? Certo che te lo permetto, ci mancherebbe. Dicendomi che quì non ci sono gerarchie e che siamo tutti uguali ne deduco che posso darti del tu anch'io e quì ti voglio... sai quanto timore ho avuto a rivolgermi a te? Non avevo appunto il coraggio di dartelo (dare del tu ad un emerito professore?)... d'altro canto quì siamo tutti amici, quindi per tu... beh, grazie di aver risolto il mio dilemma.
Grazie di avermi chiamata professoressa. Grazie infinite... non puoi sapere quante volte son stata apostrofata così nella mia vita, (professoressa, maestrina), sempre con un pizzico di presa per i fondelli, (da gente, anche parenti, che non legge mai), la qual cosa mi ha dato sempre molto fastidio; adesso da te, per gioco, il che è magnifico. E, devo dirlo pure, una volta seriamente dal dottor Accardo di Trapani. Spiegandogli certi miei problemi di salute, dissi:- "Scusi il mio Italiano dottore, a volte mi mancano le parole, e lui:- "Scusare? Ma si pari 'na professoressa, comu parla". Anche quella volta provai tanta giò ia, perchè pur essendo emigrata da tanti anni son riuscita a rimanere la ragazzina diligente e vogliosa di imparare qual ero. (Emigrando si imparano tante cose ma se ne perdono tante altre e se si vuole rimaner -in- bisogna darsi da fare, sempre, senò è finita), lo sai meglio di me, tu che vivi pure all'estero.
Sono una che si pone sempre domande, che "pensa troppo", (mi è stato pur detto, da chi non pensa per niente eheh), quindi felice di far parte del corso, anche se corro il rischio di diventare più ignorante di prima . Per adesso non faccio domande (non ne ho il tempo, mia figlia mi sta torturando, devo spegnere il pc, altre incombenze ). Ciao, gentilissimo PROFESSORE, ciao... a presto
Ciao Flavia, ciao Giò, ciao Gianni, ciao ciao a tutti...
Paola Franco- affamatu
Re: SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
Bene, dopo tutti questi complimenti di cui ti ringrazio, ma non sono emerito ... devo dire però che non sei riuscita a diventare più ignorante ... perché delle tantissime domande che ti poni, non ne hai scritto nemmeno una...
Va bene... allora a me l'onore (o forse sarebbe meglio dire l'onere) di aprire gli interroganti o interrogativi...
Qui va il primo interrogante, con quattro derivate:
1. Quando qualcuno legge, ascolta, o guarda un'opera artistica (letteraria, musicale, o visiva) e non gli "piace" ne lo commuove, quell'opera è veramente artistica o non lo è?
1.1. Dipende da chi è questo qualcuno, dalla sua preparazione culturale, dalla sua intelligenza, dalla sua sensibilità?
1.2. Dipende dall'opera, se è di un artista molto famoso o è un'opera di un artista sconosciuto o poco conosciuto?
1.3. Dipende, se è un'opera che possiede o no un grande valore artistico?
1.4. Dipende da un'altra ragione... (scrivere qual'è quest'altra ragione)...
Bene ora si può cominciare, però si raccomanda di ragionare o argomentare le proprie risposte... perché la mala compagnia della scienza lo vuole
Va bene... allora a me l'onore (o forse sarebbe meglio dire l'onere) di aprire gli interroganti o interrogativi...
Qui va il primo interrogante, con quattro derivate:
1. Quando qualcuno legge, ascolta, o guarda un'opera artistica (letteraria, musicale, o visiva) e non gli "piace" ne lo commuove, quell'opera è veramente artistica o non lo è?
1.1. Dipende da chi è questo qualcuno, dalla sua preparazione culturale, dalla sua intelligenza, dalla sua sensibilità?
1.2. Dipende dall'opera, se è di un artista molto famoso o è un'opera di un artista sconosciuto o poco conosciuto?
1.3. Dipende, se è un'opera che possiede o no un grande valore artistico?
1.4. Dipende da un'altra ragione... (scrivere qual'è quest'altra ragione)...
Bene ora si può cominciare, però si raccomanda di ragionare o argomentare le proprie risposte... perché la mala compagnia della scienza lo vuole
Ospite- Ospite
Re: SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
nicolacomunale ha scritto:
1. Quando qualcuno legge, ascolta, o guarda un'opera artistica (letteraria, musicale, o visiva) e non gli "piace" ne lo commuove, quell'opera è veramente artistica o non lo è?
1.1. Dipende da chi è questo qualcuno, dalla sua preparazione culturale, dalla sua intelligenza, dalla sua sensibilità?
Dipende, secondo me, dalla sensibilità e dalla conoscenza culturale di chi legge o ascolta, e non tanto o meglio per niente, da chi esso sia, o dal suo momento fisico di predisposizione mentale!
Perchè se un'opera ha in sè qualche valenza la comunica al fruitore, ma questi deve essere in grado di percepire, cioè non deve essere insensibile o non predisposto come capacità reali di percezione indipendenti da eventuali sentimenti depressivi dell'animo (noia, tristezza, preoccupazioni) ... anzi a maggior ragione nei casi evidenziati fra parentesi, l'opera artistica esprime concretamente la finalità del suo esistere in quanto tale!
Re: SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
Con tutta umiltà mi accingo a intervenire come alunno, spero con attitudine scientifica; però prima indicando come coordinatore le eventuali espressioni che non si ammettono nell'ambito della "mala" scienza e poi entrando nel merito con delle domande per riflettere... io per primo
Intanto devo dire che l'espressione "secondo me" non si può usare... altrimenti invece di un ragionamento, si parte con il proposito di formulare una opinione... Nella scienza non c'è posto per le opinioni... Ve l'ho detto che la scienza è cattiva?
Bisogna cercare di creare un sillogismo appoggiandosi su dei postulati accettabili, per dedurre un'affermazione "obiettiva"... oppure formulare delle ipotesi, sempre appoggiate su postulati, o dei dubbi ragionevoli e ragionati...
Ricordo che se avete bisogno di sapere qualcosa che ignorate lo potete cercare su wikipedia, su google o altri cercatori di siti web, o su libri specifici... Perciò non mi domandate cos'è un sillogismo, se no mi state chiedendo di fare il professore... Vi ricordo che il professore deve essere lo stesso alunno
Ora entro nel merito come alunno e domando:
Come fa un'opera a comunicare al fruitore la sua valenza?
Che cos'è la valenza in un'opera?
Che vuol dire che il fruitore deve essere in grado di percepire una valenza?
Come fa l'opera a esprimere la finalità del suo esistere?
Quale sarebbe questa finalità dell'opera in quanto tale?
Ospite- Ospite
Re: SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
Cerco di rispondere da umile studente alle varie domande: io ne aggiungerei ancora una da pormi, e cioè quando un’opera riesce a comunicare qualcosa, poi passerei a cos’è la valenza in un’opera, e come viene quindi comunicata;
poniamo per ipotesi che tutte le opere comunichino qualcosa, ma non tutto ciò che può essere comunicato da un’opera è di una certa valenza,
forse ci si può accorgere della valenza di un’opera se fa acquistare positività nel fruitore?
Ma non tutti i fruitori possono acquisire positività nel leggere o sentire un opera? E perché? Perché non tutti i fruitori riescono ad acquisire positività nel leggere o ascoltare un’opera? E quindi non tutti sono in grado di percepire una valenza oppure non tutte le opere riescono a comunicare qualcosa di positivo?
E quindi non tutte le opere sono veramente artistiche? E ci si chiede come fa l'opera a esprimere la finalità del suo esistere, cioè per meglio dire sarebbe immagino la stessa cosa di come fa un’opera a definirsi veramente artistica, poiché la finalità dell'opera in quanto tale, potrebbe essere quella di dare positività e arricchimento al fruitore, ma noi come possiamo dire che ciò sia così?
poniamo per ipotesi che tutte le opere comunichino qualcosa, ma non tutto ciò che può essere comunicato da un’opera è di una certa valenza,
forse ci si può accorgere della valenza di un’opera se fa acquistare positività nel fruitore?
Ma non tutti i fruitori possono acquisire positività nel leggere o sentire un opera? E perché? Perché non tutti i fruitori riescono ad acquisire positività nel leggere o ascoltare un’opera? E quindi non tutti sono in grado di percepire una valenza oppure non tutte le opere riescono a comunicare qualcosa di positivo?
E quindi non tutte le opere sono veramente artistiche? E ci si chiede come fa l'opera a esprimere la finalità del suo esistere, cioè per meglio dire sarebbe immagino la stessa cosa di come fa un’opera a definirsi veramente artistica, poiché la finalità dell'opera in quanto tale, potrebbe essere quella di dare positività e arricchimento al fruitore, ma noi come possiamo dire che ciò sia così?
Re: SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
Prima di tutto devo dire come coordinatore che c'è un'altra cosa che la scienza proibisce è quella di proporre come postulato un caso ipotetico che non è confermato, perché le deduzioni che possiamo arguire non sono valide. Potremmo scrivere, "Non tutto ciò che comunicano le opere (quando comunicano, si capisce) ha una valenza..."
Poi ancora come coordinatore, sottolineo che è bene essere cosciente del fatto che:
Quando si risponde si entra nel ruolo del professore
Quando si pongono le domande si entra nel ruolo dell'alunno
Chiarito questo ... aggiungerei un'altra questione sempre da coordinatore: per fare delle vere domande bisogna accettare senza tentennamenti la propria ignoranza... senza vergognarsene, peché non c'è niente da vergognarsi in questo... Bisognerebbe che si vergognassero coloro che fanno del male agli altri, ma neanche costoro si vergognano... purtroppo. Perciò perché dovremmo vergognarci noi quando riusciamo a focalizzare tutta la nostra ignoranza? Forse dovrebbero vergognarsi coloro che pensano di essere dei sapientoni... magari
Perciò non si può scrivere una affermazione e poi mettergli un forse e punto interrogativo... perché si capisce che è una affermazione camuffata da domanda, basta togliere il forse e il punto interrogativo Bisogna fare una domanda vera... Non si può sovrapporre una domanda su qualcosa che non è stata chiarita ancora... Bisogna prima chiarire che cosa sono la valenza, la positività e la relazione tra le due, se no, non possiamo domandarci quando ci si accorge di una cosa che non sappiamo cos'è... Poi le altre domande che seguono, solo hanno il punto interrogativo, toglilo e hai delle affermazioni abbastanza determinate ma non dimostrate...
Per esempio, se cancelliamo i punti interrogativi ecco qua come suonano le precedenti domande:
"- ... ci si può accorgere della valenza di un’opera se fa acquistare positività nel fruitore.
- Ma non tutti i fruitori possono acquisire positività nel leggere o sentire un opera.
- Perché non tutti i fruitori riescono ad acquisire positività nel leggere o ascoltare un’opera.
- E quindi non tutti sono in grado di percepire una valenza oppure non tutte le opere riescono a comunicare qualcosa di positivo.
- E quindi non tutte le opere sono veramente artistiche"
Mamma mia, che confusione! Aiutooo
Bene, quando si accetta la propria ignoranza abbiamo fatto il primo passo per diventare ignoranti-filosofi (amanti del sapere) ... poi si fa la ricerca e si scopre che siamo ancora più ignoranti, che si allarga la sfera della nostra mancanza di conoscenze... e così continuando diventiamo sempre più ignoranti-filosofi e sempre più chiaramente coscienti di esserlo però vedremo anche il sapere, esibito dalle tante persone che "conosciamo", quanto sia pieno di... aria fritta :-(
Ora come alunno domando:
1. Se la "valenza", come tu la chiami (o se l'hai letto da qualche altra persona, sarebbe bene citare una nota bibliografica), è quella cosa che in un’opera fa acquistare positività nel fruitore, che cos'è questa positività?
2. E come fa tale valenza a far acquistare quella positività al fruitore?
3. Com'è che alcuni fruitori acquisiscono la positività della valenza e altri no?
4. Com'è che alcune opere non riescono a comunicare la positività della valenza?
5. Perché tali opere non sono veramente artistiche?
6. Come devono essere le opere per essere "veramente" artistiche?
Qui una risposta:
alla domanda ma noi "come possiamo dire che ciò sia così?" dimostrando la certezza (che in senso assoluto non esiste) dell'affermazione o la sua probabilità possibilmente quantificata in una percentuale che tiene conto del minimo e del massimo livello raggiungibile...
Poi ancora come coordinatore, sottolineo che è bene essere cosciente del fatto che:
Quando si risponde si entra nel ruolo del professore
Quando si pongono le domande si entra nel ruolo dell'alunno
Chiarito questo ... aggiungerei un'altra questione sempre da coordinatore: per fare delle vere domande bisogna accettare senza tentennamenti la propria ignoranza... senza vergognarsene, peché non c'è niente da vergognarsi in questo... Bisognerebbe che si vergognassero coloro che fanno del male agli altri, ma neanche costoro si vergognano... purtroppo. Perciò perché dovremmo vergognarci noi quando riusciamo a focalizzare tutta la nostra ignoranza? Forse dovrebbero vergognarsi coloro che pensano di essere dei sapientoni... magari
Perciò non si può scrivere una affermazione e poi mettergli un forse e punto interrogativo... perché si capisce che è una affermazione camuffata da domanda, basta togliere il forse e il punto interrogativo Bisogna fare una domanda vera... Non si può sovrapporre una domanda su qualcosa che non è stata chiarita ancora... Bisogna prima chiarire che cosa sono la valenza, la positività e la relazione tra le due, se no, non possiamo domandarci quando ci si accorge di una cosa che non sappiamo cos'è... Poi le altre domande che seguono, solo hanno il punto interrogativo, toglilo e hai delle affermazioni abbastanza determinate ma non dimostrate...
Per esempio, se cancelliamo i punti interrogativi ecco qua come suonano le precedenti domande:
"- ... ci si può accorgere della valenza di un’opera se fa acquistare positività nel fruitore.
- Ma non tutti i fruitori possono acquisire positività nel leggere o sentire un opera.
- Perché non tutti i fruitori riescono ad acquisire positività nel leggere o ascoltare un’opera.
- E quindi non tutti sono in grado di percepire una valenza oppure non tutte le opere riescono a comunicare qualcosa di positivo.
- E quindi non tutte le opere sono veramente artistiche"
Mamma mia, che confusione! Aiutooo
Bene, quando si accetta la propria ignoranza abbiamo fatto il primo passo per diventare ignoranti-filosofi (amanti del sapere) ... poi si fa la ricerca e si scopre che siamo ancora più ignoranti, che si allarga la sfera della nostra mancanza di conoscenze... e così continuando diventiamo sempre più ignoranti-filosofi e sempre più chiaramente coscienti di esserlo però vedremo anche il sapere, esibito dalle tante persone che "conosciamo", quanto sia pieno di... aria fritta :-(
Ora come alunno domando:
1. Se la "valenza", come tu la chiami (o se l'hai letto da qualche altra persona, sarebbe bene citare una nota bibliografica), è quella cosa che in un’opera fa acquistare positività nel fruitore, che cos'è questa positività?
2. E come fa tale valenza a far acquistare quella positività al fruitore?
3. Com'è che alcuni fruitori acquisiscono la positività della valenza e altri no?
4. Com'è che alcune opere non riescono a comunicare la positività della valenza?
5. Perché tali opere non sono veramente artistiche?
6. Come devono essere le opere per essere "veramente" artistiche?
Qui una risposta:
alla domanda ma noi "come possiamo dire che ciò sia così?" dimostrando la certezza (che in senso assoluto non esiste) dell'affermazione o la sua probabilità possibilmente quantificata in una percentuale che tiene conto del minimo e del massimo livello raggiungibile...
Ospite- Ospite
Re: SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
Le risposte sotto forma di domanda ;o) sono state una conseguenza della non conoscenza della diversità tra l'essere alunno o l'essere professore ...
cercherò di essere più libera da condizionamenti
so di essere ignorante in molte cose ma credo di sapere anche di potere avere delle pseudo certezze che magari non sono tali ...
in merito alla valenza, credo di conoscere questo termine da molto tempo al punto che non ricordo quando o come ne sono venuta a conoscenza, se oralmente, tramite qualche professore o tramite consultazioni di testi!
Non ho cercato da nessuna parte nel contesto di questa nostra argomentazione, ma sto rispondendo a braccio in base a ciò che mi viene in mente ...
L'unica cosa che ho cercato è stato SILLOGISMI su Wikipedia, perchè inviata a farlo da te e per il desiderio di imparare ...
Cerco adesso di rispondere punto per punto :
1) La positività dovrebbe essere un arricchimento, una crescita.
2) Perchè suppongo che ogni volta che si cresce in conoscenza si migliora
3) forse per motivi di sensibilità o di formazione culturale
4) Può dipendere sia dall'opera che dal fruitore
5) Forse non lo si può dire con certezza
6) devono avere dei contenuti qualitativi :-)))
cercherò di essere più libera da condizionamenti
so di essere ignorante in molte cose ma credo di sapere anche di potere avere delle pseudo certezze che magari non sono tali ...
in merito alla valenza, credo di conoscere questo termine da molto tempo al punto che non ricordo quando o come ne sono venuta a conoscenza, se oralmente, tramite qualche professore o tramite consultazioni di testi!
Non ho cercato da nessuna parte nel contesto di questa nostra argomentazione, ma sto rispondendo a braccio in base a ciò che mi viene in mente ...
L'unica cosa che ho cercato è stato SILLOGISMI su Wikipedia, perchè inviata a farlo da te e per il desiderio di imparare ...
Cerco adesso di rispondere punto per punto :
1) La positività dovrebbe essere un arricchimento, una crescita.
2) Perchè suppongo che ogni volta che si cresce in conoscenza si migliora
3) forse per motivi di sensibilità o di formazione culturale
4) Può dipendere sia dall'opera che dal fruitore
5) Forse non lo si può dire con certezza
6) devono avere dei contenuti qualitativi :-)))
Re: SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
Scusate il ritardo... purtroppo non siamo più padroni, quasi per niente, del nostro tempo...
Ma guardiamo le cose in positivo, che è meglio...
Flavia ha scritto alcune cose interessanti e mi sembra opportuno intervenire sopratutto come coordinatore...
"so di essere ignorante in molte cose ma credo di sapere anche di potere avere delle pseudo certezze che magari non sono tali ..."
Mi pare una constatazione importante per proseguire il corso... Anch'io sono profondamente ignorante...
Quante cose mi piacerebbe conoscereee... AAAAAAAHHHHH!!!!!!!
Ma purtroppo i nostri limiti mentali e di tempo sono quelli che sono... Per questo non invidio coloro che credono di essere grandi sapienti, che hanno delle certezze come montagne di granito, immense e inamovibili...
"in merito alla valenza, credo di conoscere questo termine da molto tempo al punto che non ricordo quando o come ne sono venuta a conoscenza..."
Questa definizione "valenza" penso come coordinatore che sarebbe meglio non usarla, visto che non ti è chiara l'origine... sarebbe meglio utilizzarne un'altra sostitutiva, che tu intendi perfettamente, se no si indebolisce la base su cui poggia la ricerca...
"Non ho cercato da nessuna parte nel contesto di questa nostra argomentazione, ma sto rispondendo a braccio in base a ciò che mi viene in mente ..."
Questo va bene come primo passo, ma poi devi cercare di razionalizzare tutto ...
"L'unica cosa che ho cercato è stato SILLOGISMI su Wikipedia, perché inviata a farlo da te e per il desiderio di imparare ... "
Benissimo la voglia di informarsi, di sapere, di curiosare è importante per diventare un buon ricercatore...
"Cerco adesso di rispondere punto per punto :
1) La positività dovrebbe essere un arricchimento, una crescita.
2) Perchè suppongo che ogni volta che si cresce in conoscenza si migliora
3) forse per motivi di sensibilità o di formazione culturale
4) Può dipendere sia dall'opera che dal fruitore
5) Forse non lo si può dire con certezza
6) devono avere dei contenuti qualitativi :-)))"
Bene le risposte non mancano di buon senso, ma non sono risposte "scientifiche", sono piuttosto cose in cui si "crede" genericamente... e qualcuna è "in forse"...
Le risposte scientifiche, devono essere affermazioni ragionate con un metodo deduttivo... per inferenze... insomma con la logica...
Sarebbe meglio trasformare queste "risposte" in altrettante domande... Quindi avremmo, per esempio:
La positività è una crescita? Crescita di che?
Per non restare nel vago (che non sarebbe scientifico) è bene a volte fare degli esempi per concretare ciò che si vuol dire veramente e poi far seguire il ragionamento... che potrebb partire dal particolare per risalire al generale... secondo il metodo induttivo...
Ora potresti continuare tu stessa, Flavia, con domande e risposte concatenate...
Ricordo a chi legge che l'alunno deve apprendere a diventare professore di se stesso... Qui è ciascuno di noi che deve introdurre domande e cercare di trovare risposte logiche e obiettive... ma può incrociarsi, rispettosamente con gli altri alunni-professori...
E io continuerò ad "aiutare"... come coordinatore.. . facendo un poco l'amico della tigre o, se volete, l'avvocato del diavolo...
Nel mio prossimo intervento anch'io cercherò di dare risposte alle mie domande iniziali... Perciò preparate le batterie per aprire il fuoco...
Ma guardiamo le cose in positivo, che è meglio...
Flavia ha scritto alcune cose interessanti e mi sembra opportuno intervenire sopratutto come coordinatore...
"so di essere ignorante in molte cose ma credo di sapere anche di potere avere delle pseudo certezze che magari non sono tali ..."
Mi pare una constatazione importante per proseguire il corso... Anch'io sono profondamente ignorante...
Quante cose mi piacerebbe conoscereee... AAAAAAAHHHHH!!!!!!!
Ma purtroppo i nostri limiti mentali e di tempo sono quelli che sono... Per questo non invidio coloro che credono di essere grandi sapienti, che hanno delle certezze come montagne di granito, immense e inamovibili...
"in merito alla valenza, credo di conoscere questo termine da molto tempo al punto che non ricordo quando o come ne sono venuta a conoscenza..."
Questa definizione "valenza" penso come coordinatore che sarebbe meglio non usarla, visto che non ti è chiara l'origine... sarebbe meglio utilizzarne un'altra sostitutiva, che tu intendi perfettamente, se no si indebolisce la base su cui poggia la ricerca...
"Non ho cercato da nessuna parte nel contesto di questa nostra argomentazione, ma sto rispondendo a braccio in base a ciò che mi viene in mente ..."
Questo va bene come primo passo, ma poi devi cercare di razionalizzare tutto ...
"L'unica cosa che ho cercato è stato SILLOGISMI su Wikipedia, perché inviata a farlo da te e per il desiderio di imparare ... "
Benissimo la voglia di informarsi, di sapere, di curiosare è importante per diventare un buon ricercatore...
"Cerco adesso di rispondere punto per punto :
1) La positività dovrebbe essere un arricchimento, una crescita.
2) Perchè suppongo che ogni volta che si cresce in conoscenza si migliora
3) forse per motivi di sensibilità o di formazione culturale
4) Può dipendere sia dall'opera che dal fruitore
5) Forse non lo si può dire con certezza
6) devono avere dei contenuti qualitativi :-)))"
Bene le risposte non mancano di buon senso, ma non sono risposte "scientifiche", sono piuttosto cose in cui si "crede" genericamente... e qualcuna è "in forse"...
Le risposte scientifiche, devono essere affermazioni ragionate con un metodo deduttivo... per inferenze... insomma con la logica...
Sarebbe meglio trasformare queste "risposte" in altrettante domande... Quindi avremmo, per esempio:
La positività è una crescita? Crescita di che?
Per non restare nel vago (che non sarebbe scientifico) è bene a volte fare degli esempi per concretare ciò che si vuol dire veramente e poi far seguire il ragionamento... che potrebb partire dal particolare per risalire al generale... secondo il metodo induttivo...
Ora potresti continuare tu stessa, Flavia, con domande e risposte concatenate...
Ricordo a chi legge che l'alunno deve apprendere a diventare professore di se stesso... Qui è ciascuno di noi che deve introdurre domande e cercare di trovare risposte logiche e obiettive... ma può incrociarsi, rispettosamente con gli altri alunni-professori...
E io continuerò ad "aiutare"... come coordinatore.. . facendo un poco l'amico della tigre o, se volete, l'avvocato del diavolo...
Nel mio prossimo intervento anch'io cercherò di dare risposte alle mie domande iniziali... Perciò preparate le batterie per aprire il fuoco...
Ospite- Ospite
Re: SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
Vediamo cosa risponderei io a me stesso dopo aver riflettuto su questi interroganti...nicolacomunale ha scritto:
1. Quando qualcuno legge, ascolta, o guarda un'opera artistica (letteraria, musicale, o visiva) e non gli "piace" ne lo commuove, quell'opera è veramente artistica o non lo è?
1.1. Dipende da chi è questo qualcuno, dalla sua preparazione culturale, dalla sua intelligenza, dalla sua sensibilità?
1.2. Dipende dall'opera, se è di un artista molto famoso o è un'opera di un artista sconosciuto o poco conosciuto?
1.3. Dipende, se è un'opera che possiede o no un grande valore artistico?
1.4. Dipende da un'altra ragione... (scrivere qual'è quest'altra ragione)...
La domanda principale è: quando un'opera si può definire artistica?
L'interrogante secondario è: quando "piace" o commuove?
Il primo interrogante è quello che moltissime persone si pongono perché è uno degli interroganti fondamentali dell'umanità, dopo quelli ontologici, scientifici e religiosi.
Il secondo deriva da un diffuso pregiudizio (presente sopratutto tra le persone che non hanno studiato molta storia, ne sociologia, ne estetica dell'arte) che pretende giustificare o comprovare il valore artistico, con una opinione personale e irrazionale...
Non mi fermo ad argomentare questa affermazione sul menzionato pregiudizio, perché mi sembra ovvia... Ma se ciò non fosse condiviso e qualcuno mi chiedesse di dimostrare quell'affermazione... Posso farlo "a gentile richiesta"
Penso invece che sia più interessante indagare sul valore artistico...
Prima di tutto mi fisserei sul fatto che artistico deriva da arte e quindi si potrebbe attribuire a un "oggetto" (poesia, composizione musicale, quadro, ecc.) "fatto" da qualche persona, con una intenzione più o meno cosciente di comunicare un sogno, un ideale, un sentimento religioso, una venerazione, una fantasia, un senso di nostalgia, un desiderio, ecc...
Qui sospendo la mia riflessione e continuo fra qualche giorno... tanto tempo futuro ne ho in abbondanza: una zingara mi ha detto che vivrò altri 1000 anni, dopo che le ho dato 10€... e mi ha anche detto che se glie ne davo 20 avrei potuto vivere 2000 anni... Comunque preferisco viverne solo 1000, perché se dovessi viverne 2000, mi annoierei sicuramente... negli ultimi 5 minuti
Ospite- Ospite
Re: SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
Ho usato prima il termine "valenza" che potrei sostituire con "valore", naturalmente però non inteso dal punto di vista commerciale.
Quindi potrei dire che un'opera è artistica o di valore
quando è fatta in un certo modo ... seguendo certi criteri
.... come procedo?
Quindi potrei dire che un'opera è artistica o di valore
quando è fatta in un certo modo ... seguendo certi criteri
.... come procedo?
Re: SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
Flavia Vizzari ha scritto:Ho usato prima il termine "valenza" che potrei sostituire con "valore", naturalmente però non inteso dal punto di vista commerciale.
Quindi potrei dire che un'opera è artistica o di valore
quando è fatta in un certo modo ... seguendo certi criteri
.... come procedo?
Bisogna fare una premessa per sapere come si deve procedere...
Quasi tutti (meno i saggi, beati loro!) cadiamo con molta frequenza nella tentazione di cercare di confermare sempre le nostre convinzioni... perché tali conferme ci danno maggiore sicurezza e stabilità psicologica...
Non siamo abituati a dubitare di ciò che pensiamo e sopratutto di quei pensieri che formano le nostre convinzioni.
Potremmo dire che noi siamo le nostra esperienza, le nostre idee e le nostre convinzioni...
Se mettiamo in dubbio queste cose corriamo il rischio di far crollare il castello che sorregge la nostra identità.
Quindi come procedere nella ricerca?
Bisognerebbe fare un'opera di auto-convinzione lenta ma progressiva per accettare di poter convivere con i dubbi, con l'incertezza della verità scientifica e non morire di depressione, possibilmente
Se si sopravvive si può dire che si è già vaccinati e le nostre difese mentali funzionano abbastanza, altrimenti possiamo sempre chiamare la croce rossa per farci ricoverare al manicomio
Nel frattempo dovremmo cercare di rispondere noi stessi alle nostre domande cercando di non cadere in quella tentazione di confermare le nostre convinzioni, bensì cercando risposte plausibili che ci possano convincere per la logica del ragionamento, meglio ancora se le risposte le possiamo verificare nell'esperienza ripetitiva, quando sia possibile...
Valenza o valore, bisogna chiarire che significato ha per noi, quando lo utilizziamo in un ragionamento concreto... ma non dicendo quello che non è, bensì dicendo quello che è, semplicemente...
Bisogna anche cercare di non usare termini indefiniti come certo, certi, quasi, qualcosa, quel non so che, ecc.
Poi non bisogna dimenticare che l'alunno in questo corso ha come professore se stesso e deve cercare le risposte da solo... io solo devo intervenire quando noto che sono necessarie delle correzioni di procedura e quando devo indicare dei suggerimenti di metodologia scientifica...
Io non sono il professore
In questi giorni proseguirò nel fare il professore di me stesso... Anche se mi pare che nel forum i corsi non pare che possano funzionare... dovrò pensare se farlo in facebook parallelamente al forum... ?
Quasi tutti (meno i saggi, beati loro!) cadiamo con molta frequenza nella tentazione di cercare di confermare sempre le nostre convinzioni... perché tali conferme ci danno maggiore sicurezza e stabilità psicologica...
Non siamo abituati a dubitare di ciò che pensiamo e sopratutto di quei pensieri che formano le nostre convinzioni.
Potremmo dire che noi siamo le nostra esperienza, le nostre idee e le nostre convinzioni...
Se mettiamo in dubbio queste cose corriamo il rischio di far crollare il castello che sorregge la nostra identità.
Quindi come procedere nella ricerca?
Bisognerebbe fare un'opera di auto-convinzione lenta ma progressiva per accettare di poter convivere con i dubbi, con l'incertezza della verità scientifica e non morire di depressione, possibilmente
Se si sopravvive si può dire che si è già vaccinati e le nostre difese mentali funzionano abbastanza, altrimenti possiamo sempre chiamare la croce rossa per farci ricoverare al manicomio
Nel frattempo dovremmo cercare di rispondere noi stessi alle nostre domande cercando di non cadere in quella tentazione di confermare le nostre convinzioni, bensì cercando risposte plausibili che ci possano convincere per la logica del ragionamento, meglio ancora se le risposte le possiamo verificare nell'esperienza ripetitiva, quando sia possibile...
Valenza o valore, bisogna chiarire che significato ha per noi, quando lo utilizziamo in un ragionamento concreto... ma non dicendo quello che non è, bensì dicendo quello che è, semplicemente...
Bisogna anche cercare di non usare termini indefiniti come certo, certi, quasi, qualcosa, quel non so che, ecc.
Poi non bisogna dimenticare che l'alunno in questo corso ha come professore se stesso e deve cercare le risposte da solo... io solo devo intervenire quando noto che sono necessarie delle correzioni di procedura e quando devo indicare dei suggerimenti di metodologia scientifica...
Io non sono il professore
In questi giorni proseguirò nel fare il professore di me stesso... Anche se mi pare che nel forum i corsi non pare che possano funzionare... dovrò pensare se farlo in facebook parallelamente al forum... ?
Ospite- Ospite
Re: SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
mah ... questo forum è strano davvero ... perchè anche nel Topic che ho lasciato libero alla scrittura senza registrazione non riescono a scrivere e mi scrivono per email aggiungendo <al Forum non posso scrivere> ... sarà un'altra convinzione di verità che invece verità non è assolutamente? ...
Volevo parlare di questo corso al caffè letterario ... farli appassionare e poi invitarli a proseguire qui ... ma ahimè non mi sento di avere le basi necessarie per farlo ... potrei provarci se mi affiancasse un'altra persona, ma l'unica che al momento ha mostrato interesse è solo Paola Franco che come te è lontana migliaia e migliaia di Kilometri (strano a dirsi siete i più vicini, oltre Pippo la Delfa)
Volevo parlare di questo corso al caffè letterario ... farli appassionare e poi invitarli a proseguire qui ... ma ahimè non mi sento di avere le basi necessarie per farlo ... potrei provarci se mi affiancasse un'altra persona, ma l'unica che al momento ha mostrato interesse è solo Paola Franco che come te è lontana migliaia e migliaia di Kilometri (strano a dirsi siete i più vicini, oltre Pippo la Delfa)
Re: SEMINARIO DI AUTOAPPRENDIMENTO SPERIMENTALE A.S.A.S.
Da alcuni anni si è avviato già il SEMINARIO DI LINGUA SICILIANA : http://artevizzari.italianoforum.com/t3859-seminario-di-lingua-siciliana-a-s-a-s
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