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Carlo Rossi
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Carlo ROSSI
CARLO ROSSI presenta la tecnica della TARSIA.
Dal 1 al 15 Luglio nell'Hotel Baglioni di Bologna, presenta un' opera realizzata con la tecnica della "Tarsia", omaggio a Guido Reni.
Dal 1 al 15 Luglio nell'Hotel Baglioni di Bologna, presenta un' opera realizzata con la tecnica della "Tarsia", omaggio a Guido Reni.
Carlo Rossi
Osservando questo dipinto di Carlo Rossi, mi pare evidente che l’artista ci voglia parlare e comunicare non tanto con il disegno e con le forme, ma piuttosto con i colori. A mio avviso le forme richiamano l’accademicismo della sua prediletta tecnica dell’intarsio, dove il nostro è grande maestro, e attraverso le quali forme che si stagliano come ombre, si intravedono, quasi volutamente offuscate, le forme del tema dell’ “estasi”: una coppia amoreggiante. Resta al fruitore decidere se raccogliere il messaggio diretto di “estasi” – “amore/sesso”, oppure ricercare nei colori, la grandezza del dipinto, che appunto io da fruitore, non relego nel tema plasticamente visibile, ma vado oltre. Prevale un mondo rosato e azzurrato, colori primari blu-rosso, trasformati in delicati rosa-azzurro con il bianco della luce e della purezza; forse la sagoma chiara sulla sinistra è Dio? Dio che tutto vede, anche il grigiore dell’umanità? Una umanità che da secoli ha decantato la donna, l’ha uniformata alla Musa ispiratrice, l’ha coperta di verde speranza? Quale il messaggio dunque da riscontrare? Quale colore ci può guidare ad esso?
Indubbiamente io lo riscontro nel giallo senape (unico colore che mi fa avvertire un po’ di calore).
Due macchie … una sull’uomo, una sulla donna, due anime, che possono unirsi in un amore sublimato ed eterno o possono rimanere due macchie, due strade, due personalità ricche sempre della loro umanità e bellezza. Dunque in “estasi” di Carlo Rossi, troviamo non solo la tecnica del grande artista che sa plasmare colori e forme, ma anche il messaggio, ricco di tanti altri messaggi, e tra i più attuali della nostra società contemporanea; ovvero troviamo la completezza che si dovrebbe desiderare in un opera d’Arte.
di Flavia Vizzari – 24 Luglio 2008 – h. 11,03
Re: Carlo Rossi
Pirografia
L'arte della pirografia (dal greco pyr=fuoco e grafo=scrivo-disegno) è molto antica, la si trova persino nelle decorazioni delle piroghe. Avviene effettuando delle bruciature, essenzialmente su legno, su cuoio o sughero. L'Incisione a fuoco avviene mediante una penna con punta terminale riscaldata da una resistenza elettrica alimentata da un trasformatore di corrente a 12 volt (pirografo). La pressione della punta sul legno e il tempo di permanenza determinano la marcatura dell'incisione.
Prima dell'avvento dell'elettricità, nel XX secolo, si usavano, per pirografare, soprattutto ferri arroventati sul fuoco. Oggi si utilizza un apposito strumento, il pirografo, alimentato a corrente elettrica. In cima al pirografo è collegata un piccola cannuccia sulla quale si inserisce una punta intercambiabile munita di filamento che, arroventandosi, brucia ed incide il legno. Nei negozi per hobbisti è possibile trovare una vasta gamma di oggetti in legno (cornici, vassoi, scatole di varie dimensioni, piatti, ciotole etc.) che possono essere facilmente pirografati e utilizzati per fare un regalo personalizzato e originale.
Esiste in natura una grande varietà di legno adatto alla pirografia. La scelta del legno dipende dell'uso che si farà dell'oggetto, del risultato che si vuole ottenere e della tecnica che verrà impiegata .
Abete: é un materiale molto bello per le sue venature ma è molto poroso e fragile, difficile da pirografare per l'alternarsi delle parti tenere alle dure.
Acero: bianco, solcato da ondulazioni grigiastre e dure. Consente un lavoro preciso e molto piacevole malgrado la sua durezza.
Agrifoglio: molto duro, compatto, si leviga bene. Richiede un certo impegno ma da ottimi risultati.
Bosso: molto duro, pesante, color giallo pallido. Dà ottimi risultati ma è molto costoso.
Carpino: legno bianco, duro di difficile lavorazione a causa della direzione irregolare delle sue fibre.
Castagno: facile da lavorare ma poco resistente.
Ciliegio: grigio rossastro, con venature brune, si lavora facilemente, si leviga bene ma è soggetto a incurvarsi.
Corniolo: bianco, molto duro.
Faggio: è difficile da levigare perchè duro e si spacca facilmente. Consente però una pirografia molto precisa.
Frassino: molto adatto per la pirografia.
Limone: giallo chiaro, acquista una lucentezza molto bella ed è di facilissima lavorazione.
Mogano: scuro e duro, non consente di realizzare opere particolarmente contrastate e quindi di qualità discreta dal punto di vista cromatico.
Noce: giallo caldo, permette lavori di precisione ma molto costoso.
Pioppo: facile da pirografare perchè tenero e di ottimo rendimento cromatico.
Platano: di grana fine, si leviga molto bene, non si sforma. E' bruno e meno duro del faggio.
Quercia: E' assai difficile da lavorare a causa della sua durezza e della sua venatura.
Tiglio: ha una grana fine, di color giallo delicato, molto adatta per lavori a punto.Ottimo per la pirografia.
Sono adatti per essere pirografati anche i compensati e gli agglomerati (come il Prespan) poichè di facile lavorazione.
Il cuoio richiede un po' più di lavorazione dal momento che la decorazione bruciata nel cuoio risulta inizialmente nera e che deve essere manipolata per poter essere trasformata nella bella patina che è caratteristica delle decorazioni su cuoio. Dopo una energica spazzolata per eliminare la crosta che si è prodotta a seguito della bruciatura prodotta dal pirografo, i segni incavati possono essere anche colorati stendendo un leggero strato di colore vinilico su tutta la superficie.
L'arte della pirografia (dal greco pyr=fuoco e grafo=scrivo-disegno) è molto antica, la si trova persino nelle decorazioni delle piroghe. Avviene effettuando delle bruciature, essenzialmente su legno, su cuoio o sughero. L'Incisione a fuoco avviene mediante una penna con punta terminale riscaldata da una resistenza elettrica alimentata da un trasformatore di corrente a 12 volt (pirografo). La pressione della punta sul legno e il tempo di permanenza determinano la marcatura dell'incisione.
Prima dell'avvento dell'elettricità, nel XX secolo, si usavano, per pirografare, soprattutto ferri arroventati sul fuoco. Oggi si utilizza un apposito strumento, il pirografo, alimentato a corrente elettrica. In cima al pirografo è collegata un piccola cannuccia sulla quale si inserisce una punta intercambiabile munita di filamento che, arroventandosi, brucia ed incide il legno. Nei negozi per hobbisti è possibile trovare una vasta gamma di oggetti in legno (cornici, vassoi, scatole di varie dimensioni, piatti, ciotole etc.) che possono essere facilmente pirografati e utilizzati per fare un regalo personalizzato e originale.
Esiste in natura una grande varietà di legno adatto alla pirografia. La scelta del legno dipende dell'uso che si farà dell'oggetto, del risultato che si vuole ottenere e della tecnica che verrà impiegata .
Abete: é un materiale molto bello per le sue venature ma è molto poroso e fragile, difficile da pirografare per l'alternarsi delle parti tenere alle dure.
Acero: bianco, solcato da ondulazioni grigiastre e dure. Consente un lavoro preciso e molto piacevole malgrado la sua durezza.
Agrifoglio: molto duro, compatto, si leviga bene. Richiede un certo impegno ma da ottimi risultati.
Bosso: molto duro, pesante, color giallo pallido. Dà ottimi risultati ma è molto costoso.
Carpino: legno bianco, duro di difficile lavorazione a causa della direzione irregolare delle sue fibre.
Castagno: facile da lavorare ma poco resistente.
Ciliegio: grigio rossastro, con venature brune, si lavora facilemente, si leviga bene ma è soggetto a incurvarsi.
Corniolo: bianco, molto duro.
Faggio: è difficile da levigare perchè duro e si spacca facilmente. Consente però una pirografia molto precisa.
Frassino: molto adatto per la pirografia.
Limone: giallo chiaro, acquista una lucentezza molto bella ed è di facilissima lavorazione.
Mogano: scuro e duro, non consente di realizzare opere particolarmente contrastate e quindi di qualità discreta dal punto di vista cromatico.
Noce: giallo caldo, permette lavori di precisione ma molto costoso.
Pioppo: facile da pirografare perchè tenero e di ottimo rendimento cromatico.
Platano: di grana fine, si leviga molto bene, non si sforma. E' bruno e meno duro del faggio.
Quercia: E' assai difficile da lavorare a causa della sua durezza e della sua venatura.
Tiglio: ha una grana fine, di color giallo delicato, molto adatta per lavori a punto.Ottimo per la pirografia.
Sono adatti per essere pirografati anche i compensati e gli agglomerati (come il Prespan) poichè di facile lavorazione.
Il cuoio richiede un po' più di lavorazione dal momento che la decorazione bruciata nel cuoio risulta inizialmente nera e che deve essere manipolata per poter essere trasformata nella bella patina che è caratteristica delle decorazioni su cuoio. Dopo una energica spazzolata per eliminare la crosta che si è prodotta a seguito della bruciatura prodotta dal pirografo, i segni incavati possono essere anche colorati stendendo un leggero strato di colore vinilico su tutta la superficie.
Re: Carlo Rossi
Corsi di disegno e pittura
Tecniche:
Disegno a matita e carboncino
Disegno a china e rapidograf
Disegno con matita grassa e sanguigna
Tecnica dell’acquerello e tempera
Pittura ad olio e acrilico
Tecnica cartellonisti, con l’uso della macchina fotografica, proiettore ed episcopio.
Tecnica di disegno con pennarello indelebile su cartone.
Il costo dei corsi è di € 150,00 al mese per ogni partecipante (2 ore la settimana), giorno e orario da stabilire.
Si prevede un gruppo per un massimo di 5 allievi per il corso di pittura, e di 10 allievi per il corso di disegno.
I corsi di pittura e disegno si terranno nello studio dell’artista Carlo Rossi, in via Fosse 21 Minerbio (Bo).
I materiali del corso di disegno e pittura, sono a carico dei partecipanti.
I materiali sono elencati nel programma consultivo
Per chi è interessato delle tecniche della stampa artistica: calcografia -serigrafia –litografia –xilografia , si terranno delle lezioni teoriche informative.
Tecniche:
Disegno a matita e carboncino
Disegno a china e rapidograf
Disegno con matita grassa e sanguigna
Tecnica dell’acquerello e tempera
Pittura ad olio e acrilico
Tecnica cartellonisti, con l’uso della macchina fotografica, proiettore ed episcopio.
Tecnica di disegno con pennarello indelebile su cartone.
Il costo dei corsi è di € 150,00 al mese per ogni partecipante (2 ore la settimana), giorno e orario da stabilire.
Si prevede un gruppo per un massimo di 5 allievi per il corso di pittura, e di 10 allievi per il corso di disegno.
I corsi di pittura e disegno si terranno nello studio dell’artista Carlo Rossi, in via Fosse 21 Minerbio (Bo).
I materiali del corso di disegno e pittura, sono a carico dei partecipanti.
I materiali sono elencati nel programma consultivo
Per chi è interessato delle tecniche della stampa artistica: calcografia -serigrafia –litografia –xilografia , si terranno delle lezioni teoriche informative.
Via Fosse 21 40061 Minerbio (Bo)
Tel-Fax 051-877404
Cell:339-6404856
E-mail:realistico@libero.it
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