Giuseppe La Delfa

Fate il possibile e l'impossibile per essere partecipi oggi pomeriggio ... :



Evidenzio che saranno presenti poeti da Siracusa, pertanto credo che intervenire da Catania sia molto più facile ...

catanesi e non del Forum ... VI ASPETTO!!!

Purtroppo per la distanza ed essendo il Giovedì Santo molto sentito e partecipato (non posso mancare) nel mio comune non potrò presenziare oggi.
Porgo un grande in bocca al lupo al caro Pippo e agli altri relatori affinché l'evento sia un successo in nome dell'indimenticabile Alda Merini.

bravi, bella cosa dedicarsi alla poesia, è uno dei linguaggi artistici universali che amo di più!

http://picasaweb.google.it/artista.flaviavizzari/PresentazioneLaDelfaMerini#


Presentazione dell'Antologia poetica curata da Giuseppe La Delfa "IN MEMORIA DI ALDA MERINI"; relatori Maria Froncillo Nicosia, Maria Carcione, Giuseppe La Delfa, Flavia Vizzari, Carmelo Susinni; lettori Teresa Fresco, Antonello Bruno, Antonino Munafò; sono intervenuti : telefonicamente Emanuela Carniti figlia di Alda Merini, il dott. Lillo Alessandro, il dott. Natale Rizzo, la dott. Teresa Rizzo. Ha recitato una poesia del papà, il poeta Pasquale Ermio, il piccolo gemellino dell'autore ... si sono susseguiti momenti di alta commozione a momenti di elevata poesia con le recite degli autori, Enza Giuffrida, Federica Pistritto, Rosanna Mistretta ... un ringraziamento alla collaboratrice Francesca Santoro e agli amici della fotografia ... tra cui, Ugo Campo e Pasquale Ermio.

Collegamento telefonico con Emanuela Carniti figlia di Alda Merini

UN’ANTOLOGIA POETICA DEDICATA AD ALDA MERINI

Il libro curato da Giuseppe La Delfa presentato a Messina

Nella magnifica cornice architettonica del salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni sede della Provincia Regionale di Messina, è stata presentata l’antologia poetica curata da Giuseppe la Delfa “In memoria di Alda Merini”. La vulcanica poetessa-pittrice Flavia Vizzari ne ha curato l'organizzazione e la regia dell'evento. A pochi mesi dalla scomparsa della poetessa, La Delfa ha voluto ricordare la naturale capacità di far coincidere poesia e vita, infatti non sono poche le poesie attraverso le quali la poetessa apre la finestra della propria anima sul mondo, esternando una psiche strapazzata dal dolore, in cui è contenuta la vera biografia di questa donna umile capace di parlare a tutte le generazioni e a tutti i livelli sociali. Alda Merini in una poesia scrisse “ non sapevo che nascere folle, aprire le zolle, potesse scatenar tempesta”, parole intrise di umiltà, quella stessa umiltà che ha manifestato quando nell’ottobre del 2007 le fu conferita la laurea honoris causa da parte dell’Università di Messina, esclamando una semplice frase dopo che il Rettore le aveva consegnato la pergamena: “Il manicomio ha premiato la mia parte malata, oggi l’Università premia la mia parte sana”. Partecipare come relatore alla cerimonia di presentazione di questo libro e parlare di poesia accanto a Giuseppe La Delfa, in una sala gremita di poeti provenienti da tutta la Sicilia, mi ha particolarmente affascinato ed emozionato. La poesia era considerata un’arte già dagli antichi greci e paragonata alla bellezza dell’ordine cosmico, il Kosmos cioè l’ordine bello. Nel caso della poesia il bello era il piacere e la forza deduttiva circondata da un alone magico e divino, infatti nella cultura dell’antica Grecia, un poeta poteva affermare la sua maestria compositiva e proclamarsi nello stesso tempo ispirato dagli Dei. Secondo Aristotele l’arte era considerata un’imitazione della natura, egli considerava la poesia più filosofica della storia, pur essendo il primo autore di trattati filosofici, confrontava la poesia e la storia, affermando che nella poesia vi è una attività teoretica più elevata della storia. Aristotele affermò anche l’importanza educativa e sociale della mousikè, cioè della poesia assieme alla musica. Ancora oggi la poesia riesce a trasmettere emozioni e stati d’animo profondi, dove c’è poesia c’è emozione, c’è un uso artistico del linguaggio, c’è uno strumento espressivo. Personalmente considero il poeta un fabbricante di parole, crea le parole ricomponendo una realtà, quella realtà che vede scomposta la ricompone. Noi tutti l’abbiamo fatto tante volte, quando seduti in riva al mare abbiamo scelto per gioco tanti sassolini mettendoli insieme per creare una figura, in quel preciso istante i sassolini assumono la propria individualità, quindi abbiamo ricomposto una realtà che era scomposta, infatti quei sassolini che erano assieme a molti altri in modo disordinato, adesso acquisiscono una propria personalità. Così il poeta personalizza il mondo, sceglie delle parole dall’universo lessicale, li combina li personalizza dandone un significato semantico profondo, che toccano il nostro animo e la nostra sensibilità. E’ questa la magia della poesia, il fascino della scomposizione e della ricomposizione della realtà nell’esternare il contenuto della sfera emozionale del poeta, aprendo la propria finestra sul mondo, a volte inconsapevole di poter scatenar tempesta, quella tempesta di emozioni che proviamo quando leggiamo una poesia di Alda Merini.

Carmelo Susinni
Siracusa 08/04/2010

Bellissimo e vero questo scritto di Carmelo Susinni che io allargherei anche ai colori della pittura ;o))