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Re: Giuseppe La Delfa
la presentatrice Alba Terranova (reduce da poche ore da un esame universitario conseguito col 30 ... mia figlia )
Re: Giuseppe La Delfa
L'argomento anche su "UNA FINESTRA SUL MONDO" ( http://unafinestrasulmondo.easyfreeforum.com/lo-scrittore-poeta-e-giornalista-pippo-la-delfa-t400977,eff,19531.html ) Forum di Alba Terranova :-)
Re: Giuseppe La Delfa
l'attore Pippo Pagano e alla scrivania l'amico poeta Andrea Ingemi del Kafka Cafè (trio promotore del caffè letterario di Messina)
Re: Giuseppe La Delfa
un ringraziamento a tutti gli amici intervenuti, anche al pittore Diego Manualdi....
Recensione libro nenie da parte di Flora Restivo a Pippo
Ricevo la dotta recensione e ringrazio con tanta commozione la delegata comunale di ERICE, poetessa FLORA RESTIVO, " THE VOICE" della lingua siciliana che onora con la sua presenza la nostra Sicilia e l'ASSOCIAZIONE NAZIONALE POETI E SCRITTORI D'ITALIA. PIPPO
ERICE (Trapani) 26/02/2009
Scrivere di Pippo La Delfa, significa andarsi ad infilare in un viluppo di iniziative, progetti, realtà, nel movimento di una personalità che ignora stasi e relax, anzi che, a metterlo in queste condizioni, va in crisi!
Pippo, si deve muovere, deve andare di qua e di là, telefonare a Tizio, mettersi d’accordo con Caio, organizzare una o mille manifestazioni, darsi da fare senza tregua, senza troppo tenere da conto se stesso, la sua salute, il calare del suo peso, il sonno che si fa pochino…
Come se non bastasse, studia, con solerzia, il grembiulino nero, un fiocco speciale per gli allievi speciali ed eccolo all’università!
E scrive, scrive, scrive… con amore per la sua terra, la nostra terra, fa ricerche storiche, linguistiche, folkloristiche, pubblica i suoi elaborati, li fa pervenire ai più illustri esponenti della cultura nazionale e extranazionale, ne ottiene un rientro di consensi che, partendo da lui e dal suo lavoro, si riverberano in tutti i siciliani che alla loro terra sono intimamente legati.
Intrattiene rapporti con i più grandi nomi dell’establishment culturale dei nostri giorni, una affettuosa dimestichezza con la grande Alda Merini, di cui ha recentemente caldeggiato la laurea “honoris causa”, ottenuta con successo e ricevuta con grande emozione da parte della insigne poetessa.
Insomma, sintetizzando al massimo, avendo a che fare con Pippo conviene fornirsi di un robusto fermo che impedisca alla testa di mettersi a girare vertiginosamente e di gambe robuste che lo possano seguire nei suoi spostamenti, impegni, manifestazioni, andirivieni….
Ho voluto usare un piglio scherzoso, poiché sono certa che lo apprezzerà, ma ciò non mi esime da doveroso quanto gradito compito di analizzarne le peculiarità e il peso culturale che riveste e che, ampiamente, merita.
Poeta, scrittore, giornalista, commediografo, persino attore, questo minuto ennese-siracusano non cessa di sorprendere anche con una “verve” che i molti intoppi regalatigli dalla vita, non sono riusciti a cancellare.
L’ultima sua fatica, dal chilometrico titolo, che mi perdonerà se non ripeto papale papale, compendia un lungo e certosino lavoro di raccolta amorosa e attenta, di quanto rimane ancora vivo delle antiche tradizioni sicule, ottenuto controllando e vagliando documenti scritti o raccolti dalla viva voce degli anziani e di studiosi.
Nenie, filastrocche, scioglilingua, proverbi, manifestazioni in onore di questo o quel santo patrono, che spaziano per tutte le nove provincie della nostra isola e, spesso, si avvicinano nelle loro articolazioni a dimostrazione di una radice comune che unisce un siciliano all’altro al di fuori da sciocchi campanilismi.
Onore, dunque a Pippo La Delfa, che non ha mai perso, né mai perderà un grammo di quella grande passione che lo lega indissolubilmente alla sua origine, di cui va fiero, come fieri dovremmo andare tutti noi.
Certo, è necessario non considerare quest’opera come opera di poesia , in essa, infatti, la poesia sta essenzialmente proprio in questo amore e non nel verso o nella purezza o meno delle frasi, nella precisione ortografica o nella coerenza lessicale.
Per questo ci sono e ci saranno altre occasioni che, personalmente, gli auguro, intanto godiamoci questo bel ritratto della nostra terra, ascoltiamone la musica interiore, lasciamoci conquistare dal suo fascino, abbandoniamoci alle sue suggestioni.
Grazie Pippo. :g1:
Flora Restivo
ERICE (Trapani) 26/02/2009
Scrivere di Pippo La Delfa, significa andarsi ad infilare in un viluppo di iniziative, progetti, realtà, nel movimento di una personalità che ignora stasi e relax, anzi che, a metterlo in queste condizioni, va in crisi!
Pippo, si deve muovere, deve andare di qua e di là, telefonare a Tizio, mettersi d’accordo con Caio, organizzare una o mille manifestazioni, darsi da fare senza tregua, senza troppo tenere da conto se stesso, la sua salute, il calare del suo peso, il sonno che si fa pochino…
Come se non bastasse, studia, con solerzia, il grembiulino nero, un fiocco speciale per gli allievi speciali ed eccolo all’università!
E scrive, scrive, scrive… con amore per la sua terra, la nostra terra, fa ricerche storiche, linguistiche, folkloristiche, pubblica i suoi elaborati, li fa pervenire ai più illustri esponenti della cultura nazionale e extranazionale, ne ottiene un rientro di consensi che, partendo da lui e dal suo lavoro, si riverberano in tutti i siciliani che alla loro terra sono intimamente legati.
Intrattiene rapporti con i più grandi nomi dell’establishment culturale dei nostri giorni, una affettuosa dimestichezza con la grande Alda Merini, di cui ha recentemente caldeggiato la laurea “honoris causa”, ottenuta con successo e ricevuta con grande emozione da parte della insigne poetessa.
Insomma, sintetizzando al massimo, avendo a che fare con Pippo conviene fornirsi di un robusto fermo che impedisca alla testa di mettersi a girare vertiginosamente e di gambe robuste che lo possano seguire nei suoi spostamenti, impegni, manifestazioni, andirivieni….
Ho voluto usare un piglio scherzoso, poiché sono certa che lo apprezzerà, ma ciò non mi esime da doveroso quanto gradito compito di analizzarne le peculiarità e il peso culturale che riveste e che, ampiamente, merita.
Poeta, scrittore, giornalista, commediografo, persino attore, questo minuto ennese-siracusano non cessa di sorprendere anche con una “verve” che i molti intoppi regalatigli dalla vita, non sono riusciti a cancellare.
L’ultima sua fatica, dal chilometrico titolo, che mi perdonerà se non ripeto papale papale, compendia un lungo e certosino lavoro di raccolta amorosa e attenta, di quanto rimane ancora vivo delle antiche tradizioni sicule, ottenuto controllando e vagliando documenti scritti o raccolti dalla viva voce degli anziani e di studiosi.
Nenie, filastrocche, scioglilingua, proverbi, manifestazioni in onore di questo o quel santo patrono, che spaziano per tutte le nove provincie della nostra isola e, spesso, si avvicinano nelle loro articolazioni a dimostrazione di una radice comune che unisce un siciliano all’altro al di fuori da sciocchi campanilismi.
Onore, dunque a Pippo La Delfa, che non ha mai perso, né mai perderà un grammo di quella grande passione che lo lega indissolubilmente alla sua origine, di cui va fiero, come fieri dovremmo andare tutti noi.
Certo, è necessario non considerare quest’opera come opera di poesia , in essa, infatti, la poesia sta essenzialmente proprio in questo amore e non nel verso o nella purezza o meno delle frasi, nella precisione ortografica o nella coerenza lessicale.
Per questo ci sono e ci saranno altre occasioni che, personalmente, gli auguro, intanto godiamoci questo bel ritratto della nostra terra, ascoltiamone la musica interiore, lasciamoci conquistare dal suo fascino, abbandoniamoci alle sue suggestioni.
Grazie Pippo. :g1:
Flora Restivo
Re: Giuseppe La Delfa
Complimenti vivissimi, sia a Pippo che a Flora per la loro coinvolgente e affascinante maniera di scrivere allegramente ...
GRAZIE!
Ho letto, con gran diletto la recensione che la Poetessa
Flora Restivo ha pianificato per l’illustre Artista Siciliano Giuseppe La Delfa.
Concordo in toto con quello che la Poetessa Scrittice afferma su di Lui.
E’Uomo dalle mille risorse Umane e formative,fonte inesauribile di simpatia e di fede.
Ascoltarlo è sinfonia e Bellezza, tutto di Lui trabocca
di Essenza e di Pace.
Le sue poesie immediate,intense: profumano di buono e di pane di casa appena sfornato.
Semplicità e profonda scienza etica, vissuta, e tradotta in versi eccellenti, fregiano la Letteratura Siciliana di un
altro gioiello pregiato.
Grazie Giuseppe!
Grazie alla Poetessa Flora Restivo!
Eleonora
Flora Restivo ha pianificato per l’illustre Artista Siciliano Giuseppe La Delfa.
Concordo in toto con quello che la Poetessa Scrittice afferma su di Lui.
E’Uomo dalle mille risorse Umane e formative,fonte inesauribile di simpatia e di fede.
Ascoltarlo è sinfonia e Bellezza, tutto di Lui trabocca
di Essenza e di Pace.
Le sue poesie immediate,intense: profumano di buono e di pane di casa appena sfornato.
Semplicità e profonda scienza etica, vissuta, e tradotta in versi eccellenti, fregiano la Letteratura Siciliana di un
altro gioiello pregiato.
Grazie Giuseppe!
Grazie alla Poetessa Flora Restivo!
Eleonora
Ospite- Ospite
Convegni nelle scuole sulla cultura siciliana
ARTICOLO RECENSIONE
Agira. Presentato agli studenti
un libro di Giuseppe La Delfa
Nell’ambito del progetto scolastico “Poeti e scrittori” raccontano ,
è stato presentato agli studenti del liceo Martin Luther King di
Agira il libro del nostro collaboratore Giuseppe La Delfa che ha per titolo: “ Nenie, canti , preghiere, invocazioni, orazioni, feste
religiose e proverbi nella Sicilia di ieri e di oggi .
L’incontro con i ragazzi del liceo è iniziato con un minuto di
raccoglimento in memoria della poetessa Alda Merini, già candidata al
premio nobel per la letteratura, per la quale il relatore ha declamato
la struggente, toccante ultima sua poesia a lei dedicata dal titolo
evocativo “Il lamento del mio cuore”.
Il brillante relatore, dopo una dettagliata introduzione sull’origine
e lo sviluppo della poesia dialettale siciliana, che ha visto, da
Cecco Angiolieri in poi, un susseguirsi di eccezionali poeti
dialettali che hanno certamente influenzato la lingua e la letteratura
italiana da Dante ai giorni nostri, allo scopo di suscitare negli
studenti l’amore per la poesia, la cultura e le tradizioni della
nostra terra, ha posto l’accento sulla loro riscoperta anche alla
luce di quest’ultimo pregiato lavoro letterario. In tale contesto, ha
ricordato, non solo per il loro forte legame di amicizia, Ignazio
Buttitta come un autentico ed inspirato rappresentante della
millenaria tradizione dei cantastorie siciliani.
Il poeta La Delfa ha concluso con la lettura di diverse sue poesie,
tra cui ricordiamo la melodiosa e commovente “ A Ignazio Buttitta” ed
i coraggiosi, pungenti canti d’accusa a “stu governu”, a “ sti
malantrini, al “ cainu assassinu” delle poesie A Giuanni Falcuni, A
Paulu Borsellinu e L’assassinu do’ jurici Sariddu Livatinu, tratte
dall’antologia Peddi di villutu. Tra gli ospiti è stato presente il
poeta assorino Pino Tamburella che ha letto, alcune sue poesie tratte
dal volume Il volto della vita.
Pino Sammartino
Agira. Presentato agli studenti
un libro di Giuseppe La Delfa
Nell’ambito del progetto scolastico “Poeti e scrittori” raccontano ,
è stato presentato agli studenti del liceo Martin Luther King di
Agira il libro del nostro collaboratore Giuseppe La Delfa che ha per titolo: “ Nenie, canti , preghiere, invocazioni, orazioni, feste
religiose e proverbi nella Sicilia di ieri e di oggi .
L’incontro con i ragazzi del liceo è iniziato con un minuto di
raccoglimento in memoria della poetessa Alda Merini, già candidata al
premio nobel per la letteratura, per la quale il relatore ha declamato
la struggente, toccante ultima sua poesia a lei dedicata dal titolo
evocativo “Il lamento del mio cuore”.
Il brillante relatore, dopo una dettagliata introduzione sull’origine
e lo sviluppo della poesia dialettale siciliana, che ha visto, da
Cecco Angiolieri in poi, un susseguirsi di eccezionali poeti
dialettali che hanno certamente influenzato la lingua e la letteratura
italiana da Dante ai giorni nostri, allo scopo di suscitare negli
studenti l’amore per la poesia, la cultura e le tradizioni della
nostra terra, ha posto l’accento sulla loro riscoperta anche alla
luce di quest’ultimo pregiato lavoro letterario. In tale contesto, ha
ricordato, non solo per il loro forte legame di amicizia, Ignazio
Buttitta come un autentico ed inspirato rappresentante della
millenaria tradizione dei cantastorie siciliani.
Il poeta La Delfa ha concluso con la lettura di diverse sue poesie,
tra cui ricordiamo la melodiosa e commovente “ A Ignazio Buttitta” ed
i coraggiosi, pungenti canti d’accusa a “stu governu”, a “ sti
malantrini, al “ cainu assassinu” delle poesie A Giuanni Falcuni, A
Paulu Borsellinu e L’assassinu do’ jurici Sariddu Livatinu, tratte
dall’antologia Peddi di villutu. Tra gli ospiti è stato presente il
poeta assorino Pino Tamburella che ha letto, alcune sue poesie tratte
dal volume Il volto della vita.
Pino Sammartino
Re: Giuseppe La Delfa
Pippo La Delfa sarà prossimamente a Messina tra gli intervenuti alla presentazione del libro "... e chiovi" :
rimario siciliano
Un'altra chicca letteraria è in progetto e sarà pronta nel 2010. Un abbraccio Pippo
GIUSEPPE LA DELFA
RIMARIO DELLA LINGUA SICILIANA
Presentazione del prof. Salvatore Camilleri
EDIZIONI Catania 2010
Premessa dell’autore
Dopo l'autorevole scrittore Luigi La Farina , che ha realizzato un Rimario siciliano tra il 1629 e il 1648 e Nino Catania che ha realizzato l'ultimo rimario ormai diventato raro,edito
nel 1938, da allora non vi sono stati altri
autori o scrittori siciliani, che si sono cimentati nella stesura di un nuovo Rimario aggiornato all’idioma di oggi arricchito di nuove parole, con la evidente
eliminazione di quelle arcaiche. Questo lavoro certosino ,ha risvegliato in me la passione di riprendere un progetto precedente maturato quindici anni fa e lasciato in soffitta . Recentemente ,da un colloquio letterario con alcuni autorevoli studiosi, è scaturito il risveglio di questa idea, approvata da subito, con l’entusiasmo di un giovane, ad onor del vero, principalmente, per la simpatica amicizia del carissimo prof. Salvatore Camilleri, che mi ha invogliato e spronato a dare in pasto agli addetti ai lavori, questo strumento utile e di aiuto per tanti pricipianti poeti , parolieri della nostra terra e a tanti giovani studenti, che si accingono a studiare la lingua siciliana.
Giuseppe La Delfa
:g1: :g1:
GIUSEPPE LA DELFA
RIMARIO DELLA LINGUA SICILIANA
Presentazione del prof. Salvatore Camilleri
EDIZIONI Catania 2010
Premessa dell’autore
Dopo l'autorevole scrittore Luigi La Farina , che ha realizzato un Rimario siciliano tra il 1629 e il 1648 e Nino Catania che ha realizzato l'ultimo rimario ormai diventato raro,edito
nel 1938, da allora non vi sono stati altri
autori o scrittori siciliani, che si sono cimentati nella stesura di un nuovo Rimario aggiornato all’idioma di oggi arricchito di nuove parole, con la evidente
eliminazione di quelle arcaiche. Questo lavoro certosino ,ha risvegliato in me la passione di riprendere un progetto precedente maturato quindici anni fa e lasciato in soffitta . Recentemente ,da un colloquio letterario con alcuni autorevoli studiosi, è scaturito il risveglio di questa idea, approvata da subito, con l’entusiasmo di un giovane, ad onor del vero, principalmente, per la simpatica amicizia del carissimo prof. Salvatore Camilleri, che mi ha invogliato e spronato a dare in pasto agli addetti ai lavori, questo strumento utile e di aiuto per tanti pricipianti poeti , parolieri della nostra terra e a tanti giovani studenti, che si accingono a studiare la lingua siciliana.
Giuseppe La Delfa
:g1: :g1:
Ultima modifica di Giuseppe La Delfa il Sab 19 Dic 2009 - 7:26 - modificato 1 volta.
rimario siciliano
prefazione
Un rimario siciliano all'alba del nuovo millennio potrebbe sembrare in prima battuta, un fatto anacronistico , ma smentito da fatti concreti, infatti esistono oggi innumerevoli poeti dialettali in ogni angolo della sicilia , che sicuramente apprezzeranno questo strumento di lavoro utili ai bisognosi di una rima mancante.
la gloriosa e nobile storia della poesia siciliana si perde nella notte dei tempi . Federici II è stato il nostro precursore e il grande sommo poeta Dante Alighieri ha attinto al nostro lessico ricco di musicalità e di cadenza.
La bellezza della rima e la linearità del verso fanno svanire ogni timore rivedenziale verso altre parlate dialettali della penisola.
l'autore
Giuseppe LA DELFA
Un rimario siciliano all'alba del nuovo millennio potrebbe sembrare in prima battuta, un fatto anacronistico , ma smentito da fatti concreti, infatti esistono oggi innumerevoli poeti dialettali in ogni angolo della sicilia , che sicuramente apprezzeranno questo strumento di lavoro utili ai bisognosi di una rima mancante.
la gloriosa e nobile storia della poesia siciliana si perde nella notte dei tempi . Federici II è stato il nostro precursore e il grande sommo poeta Dante Alighieri ha attinto al nostro lessico ricco di musicalità e di cadenza.
La bellezza della rima e la linearità del verso fanno svanire ogni timore rivedenziale verso altre parlate dialettali della penisola.
l'autore
Giuseppe LA DELFA
rimario siciliano
Cari forumisti, spero che questa fatica letteraria abbia successo , fra le nuove generazioni . L'editore è fiducioso perchè a Catania in questo periodo storico vi sono innumerevoli scuole e compagnie di teatro dialettali, che sono affamati di sapere e della lingua parlata dai nostri padri. Dal contesto attuale ne sono onorato e gli sforzi sicuramente saranno ricompensati.
Pippo
Pippo
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